Lucchese, che passione: è l’ora della verità

5 luglio 2018 | 16:00
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Lucchese, che passione: è l’ora della verità

Ancora ore di passione per la Lucchese ed i suoi tifosi. Per ore nel primo pomeriggio di oggi, infatti, il presidente Lorenzo Grassini ed il dg Fabrizio Lucchesi sono rimasti chiusi nello studio del commercialista Vannucci, a San Concordio, per tentare di trovare la quadratura del cerchio rispetto all’ultima, fatidica, scadenza prevista per domani (6 luglio). Dopo le promesse rimaste inespresse, dopo i 4 punti di penalizzazioni già inferti al club, infatti, c’è da versare tutto quanto proprio in prossimità dei titoli di coda. Grassini, entro la mezzanotte di domani, dovrà ripianare il deficit di 461 mila euro (ricostruendo poi il capitale sociale), pagare i contributi e gli stipendi. E tra voci incontrollate e rassicurazioni la situazione non è ancora definitiva. Una cosa è certa: è l’ultima chiamata. Nel frattempo, tra momenti convulsi e supporters che incrociano le dita, arriva anche la nota ufficiale del club che tende a rassicurare spiegando che tutta la documentazione necessaria sarà “allegata domani”: “Oggi Lorenzo Grassini ha ripetutamente dialogato con il dottor Benigni, interfacciandosi indirettamente anche con il dottor Romani, sindaco revisore, al fine di predisporre quanto necessario per il completamento della documentazione necessaria alla Lega ed alla Covisoc, che dovrà essere presentata domani entro e non oltre le 24”. “Alla documentazione – spiega la società -, sarà inoltre allegata la certificazione relativa al ripianamento della situazione debitoria pregressa ed alla ricapitalizzazione relativa, proprio come da normativa vigente. Le informazioni emerse negli ultimi giorni e nelle ultime ore sugli organi di stampa e video televisivi locali, relativi ad una presunta conferenza stampa in data odierna o ad eventuali scadenze della Lega previste per oggi, sono completamente prive di alcun fondamento. Alla fine di questo iter verrà indetta una conferenza stampa ufficiale, preannunciata come di consueto dall’ufficio comunicazione della società”.

Certo, lo spettro dell’ennesimo mancato adempimento si staglia sullo sfondo e, con esso, il dramma potenziale di una Lucchese costretta ad uscire dal calcio professionistico, ancora una volta. La speranza collettiva di questi giorni, del resto, cela una rabbia sopita soltanto dall’esigenza di un lieto fine per il club. Sicuramente, però, i proclami e le promesse non mantenute non sono andate giù a tutte le componenti che ruotano intorno alla società. E’ il caso, ad esempio, di Lucca United. Oggi, infatti, giunge anche il duro commento del presidente Stefano Galligani: “Siamo in attesa, – afferma – e come tifoso e presidente ricordo che abbiamo accordato sempre la nostra fiducia, perché ritenevamo fossero state fornite ampie garanzie. Questa credibilità, purtroppo, si è bruciata la scorsa settimana con i mancati pagamenti e le promesse fatte a vuoto. Il mio non può che essere un giudizio duro e negativo, ma certo auspico che tutto si concluda per il meglio. In ogni caso, ognuno risponderà delle proprie azioni. Sicuramente – prosegue – non erano queste le premesse, perché una società seria non crea queste difficoltà. Poi c’è la parola non mantenuta: Grassini garantì pubblicamente che avrebbe pagato il 4 luglio, ma non l’ha fatto. Inoltre – conclude – mi sembra che si stia cercando di ridimensionare il fatto dei 4 punti di penalizzazione. Grassini ci ha abituato ad aspettare sempre domani, ma domani è davvero l’ultimo giorno utile”. Non resta dunque che attendere: difficile pensare che la situazione possa sbloccarsi già in serata, complice il fatto che i bonifici da effettuare – tra dipendenti e calciatori – saranno davvero molti. Si preannuncia, dunque, l’ennesimo finale al cardiopalma per la Lucchese, nella speranza che il film sbandierato fin dai primi giorni dell’era Grassini non si trasformi in horror.