Lucchese: storia di una squadra che punta a tornare tra le grandi




Fondata nel 2011, l’Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905 è una società calcistica italiana che rappresenta la città Lucca. La squadra originaria, il Lucca Football Club, nasce nel 1905 dalla volontà di alcuni appassionati di calcio, tra cui Felice Menesini, Vittorio Menesini ed Ernesto Matteucci; nel 2008 viene rifondata come A.S.D. Sporting Lucchese, e nel 2011 nasce l’Fc Lucca.
Le prime difficoltà arrivano negli anni venti, un periodo storico nel quale l’Italia si prepara ad affrontare la prima guerra mondiale; ogni tipo di attività sportiva è sospesa, e dopo il conflitto il Lucca FBC – come molte delle squadre dilettantistiche italiane – non esistono più. Nel 1919 nasce l’Unione Sportiva Lucchese, la quale si pone come erede diretta del Lucca FBC, con l’obbiettivo di approdare nella massima divisione italiana.
Grazie a numerosi talenti locali, la squadra vince la Promozione Toscana 1919-20 ed è promossa in Prima Categoria; nel 1922 partecipa alla prima Coppa Italia, raggiungendo la semifinale (persa contro l’Udinese). Gli anni successivi sono piuttosto difficili a causa della retrocessione in seconda divisione. Nel 1924 l’Unione Sportiva Lucchese si fonde con un’altra squadra di Lucca, la S.S. Ginnastica Lucchese Sportiva Libertas, divenendo così la U.S. Lucchese Libertas. Anno 1929-1930: la Lucchese vince il girone A della Prima Divisione Nord ed è promossa in Serie B.
Il passato più recente
Il 12 marzo 2012 il tribunale fallimentare di Lucca dichiara il fallimento della società per la seconda volta in tre anni. Fortunatamente, nel 2011, l’ex rossonero Bruno Russo riesce a coinvolgere cinque giovani imprenditori e fonda il Football Club Lucca 2011. La squadra è subito iscritta in Eccellenza Toscana e riesce a vincere il girone A, ottenendo la promozione in Serie D con sei giornate di anticipo. Nel giugno dello stesso anno è acquistata al prezzo simbolico di 1 euro dall’imprenditore Lorenzo Grassini, con l’obbiettivo di ripianare tutti i debiti accumulati nei precedenti anni. Le ambizioni sono chiare: Serie B in due, massimo tre anni. Purtroppo, una serie di vicende relative al mancato pagamento di debiti e stipendi costringono la Lega Pro a escludere la Lucchese dal calcio professionistico.
Lo scorso 19 luglio 2018, il presidente Grassini cede gratuitamente le quote della società ad alcuni vecchi soci; essi, dopo aver ricapitalizzato e pagato stipendi e contributi ai dipendenti, presentano ricorso alla FIGC per la riammissione in Serie C. L’esito è positivo: la Lucchese è salva.
Un esempio da seguire è il Napoli, dichiarato fallito nel 2004 e rifondato grazie al sapiente lavoro del presidente Aurelio De Laurentis. Oggi 27 luglio 2018 il Napoli è quotato su Betway a 7,50 per la vittoria dello scudetto 2018-19, mentre la favorita assoluta è la Juventus con 1,45. Inoltre, gli azzurri rinnovano l’impegno di sponsorizzazione con il prestigioso marchio Robe di Kappa, e stipulano una partnership con Amazon Italia per la vendita dei prodotti SSC Napoli ufficiale all’interno dello store online più grande al mondo. Negli ultimi anni, gli azzurri sono cresciuti in maniera esponenziale: nel 2014 hanno vinto la finale di Coppa Italia, qualificandosi dunque per la Champions League. Nel 2017-18 la squadra partenopea si piazza al secondo posto in campionato, avendo combattuto fino all’ultima giornata con la Juventus, la quale aveva obbiettivamente una rosa superiore.
Nella storia della Lucchese vi sono più ombre che luci
Grazie ai numerosi investimenti da parte del Presidente Giuseppe Della Santina, nel 1936 la Lucchese conquista la Serie A; e come se ciò non bastasse, nella stagione di esordio in A la squadra guadagna un impressionante settimo posto. Purtroppo, il sogno dura ben poco, poiché al termine della stagione 1938 si concretizza la retrocessione in B. Dopo alcune stagioni altalenanti, nel 1941-1942, la Lucchese retrocede in Serie C, e successivamente – a causa della seconda guerra mondiale – ed è temporaneamente sciolta. Il campionato di calcio riprende nel 1945 e la Lucchese, forte dei nuovi innesti, riesce a raggiungere la Serie B; nella stagione successiva arriva persino la promozione in A. Il team riesce a rimanere nella massima divisione calcistica per 5 anni, ma dopo alcuni anni, incredibilmente, retrocede fino in IV Serie.
La Lucchese riconquista quindi la Serie C1 nella stagione 1985-1986, e nel 1961 i rossoneri approdano in serie B. Al termine della stagione 1962-1963, però, arriva una nuova retrocessione in Serie C e dopo tre stagioni addirittura in D. Grazie al presidente Egiziano Maestrelli la squadra riesce a raggiungere la Serie C2 e nel 1990 (dopo 27 anni di assenza) la Lucchese ritorna in B e ci rimane 9 anni.
Nel luglio 2005 è acquistata dall’imprenditore italo-siriano Fouzi Hadj, la cui presidenza, certamente, non evoca bei ricordi nei tifosi rossoneri. Anno 2008: la società rischia infatti il fallimento a causa del mancato pagamento di debiti pari a 7 milioni di euro; vista la situazione, il club è escluso da ogni campionato. Il Sindaco di Lucca, per ovviare alla situazione, costituisce una nuova società: A.S.D. Sporting Lucchese, la quale è collocata in Serie D per meriti sportivi. Il 18 novembre 2008 diventa ufficiale il fallimento della Lucchese, e il 10 dicembre la F.I.G.C. cancella la società A.S. Lucchese Libertas dal registro calcistico nazionale. Nel 2009 il Presidente Giuliani riacquista il marchio A.S. Lucchese Libertas 1905, gettando le fondamenta per il rilancio della società.
Riuscirà la Lucchese a tornare nel calcio che conta? Probabilmente sì, ma solo ad alcune condizioni: tempo, pazienza, inventiva e tanto lavoro. La priorità della Lucchese deve essere la ricostruzione della rosa, puntando su giovani di talento; è necessario formare un team che abbia fame di vittorie, affiatato e che possa raggiungere risultati importanti attraverso il bel calcio. Solo in questo modo la Pantera potrà tornare a ruggire.