
Una stagione all’insegna del sacrificio, con il cuore da gettare oltre l’ostacolo. Si presenta così la nuova Lucchese 2018/19: lo fa alla presenza della squadra, quasi al completo, e della dirigenza. Per parlare della stagione che sarà ci sono l’amministratore unico Carlo Bini, il ds Antonio Obbedio e mister Giancarlo Favarin.
L’abbrivio lo fornisce la “resurrezione” del club, finito ad un passo dallo scomparire questa estate. “Avevamo già assistito al de profundis della Lucchese – commenta Carlo Bini – da una parte della città, tra cui tifosi e istituzioni. Alla fine hanno vinto il buonsenso e la città. I lucchesi hanno salvato la squadra, adesso aspettiamo altri concittadini per salvare il club”. Nel frattempo, si attende – intorno a fine settembre – la decisione da parte della Lega circa la penalizzazione: al meno 4 già conosciuto potrebbe aggiungersi un ulteriore handicap pesante (fino a 10 punti). Poi, sulla fideiussione: “Fu detto a suo tempo a Grassini e Lucchesi che non andava bene, l’operazione andava fermata subito. Parliamo di un handicap di circa 40mila euro: con la stessa cifra ci potevamo prendere un giocatore”. La scadenza, in questo senso, è fissata per il prossimo 28 settembre.
Uno scenario intriso di difficoltà che, comunque, non spaventa mister Favarin: “Ho accettato Lucca a prescindere, pensando poco o nulla alla penalizzazione. Sarà un campionato di sacrificio e sofferenza, ma sono convinto che possiamo fare bene”. Poi, sul modulo: “Adesso stiamo lavorando con il 3-5-2, una base per poi variare in base alle partite che dobbiamo affrontare. In questa annata non ci possiamo permettere di essere una squadra sparagnina: abbiamo bisogno di far punti rapidamente. Per questo sarà necessario rischiare qualcosa in più del dovuto. I protagonisti saranno i ragazzi in campo, sarà necessario fare un campionato importante”.
Poi è il turno di Obbedio, meteora a Viterbo – dove è rimasto 1 mese – e tornato a Lucca quando sembrava impossibile, specialmente alla luce del burrascoso addio (Moriconi minacciò querele, ndr) di qualche mese fa. “La campagna acquisti? C’è ancora da migliorare qualcosa, per dare più alternative al mister, specialmente perché la penalizzazione sarà importante. Per noi – osserva – sarà come fare un campionato di vertice: serviranno circa 50 punti effettivi per salvarsi. Non sarà facile, ma penso che potremo raggiungere l’obiettivo soffrendo. E’ necessario che la squadra si cali subito nella categoria: ci sono i presupposti per centrare l’obiettivo”. Quindi, sull’infortunio di Tavanti: “Si opera domani – afferma – e starà fuori tre mesi. Lo rivedremo da gennaio”.
Quindi, ecco la rosa.
Si comincia dai portieri: Vladimiro Falcone, Stefano Aiolfi e Lorenzo Scatena. Poi è il turno della difesa, con Riccardo Martinelli, Giorgio Palumbo, Saverio Madrigali, Marco De Vito, Gianni Palmese, Riccardo Santovito, Edoardo Ranieri, Giulio Favale, Gabriele Vitola. Mancano all’appello Gabbia, convocato in nazionale, e Tavanti, che verrà operato domani. Per il centrocampo, ecco invece Mariano Bernardini, Marco Castagna, Simone Greselin, Mattia Lombardo, Antonio Cardore, Roberto Strefi, Alessandro Provenzano, Filippo Fazzi, Juan Mauri. Infine il reparto avanzato, con il ritorno di Gianmarco De Feo, Andrea Isufaj, Lorenzo Sorrentino, Mattia Bortolussi, Ivan Jovanovic, Matteo Aufiero e Francesco Baroni.
Paolo Lazzari