





Lucchese – Arezzo 0-1
LUCCHESE (3-4-1-2): Falcone; Gabbia, Martinelli, Lombardo; Strechie (53′ Bernardini), Greselin, Provenzano (70′ Castagna), Favale, De Feo (53′ Palumbo), Bortolussi (81’Isufaj), Jovanovic (53′ Sorrentino). A disp.: Aiolfi, Madrigali, Cardore, De Vito, Nieri, Scatena. All.: Favarin
AREZZO (4-3-2-1): Pelagotti; Pelagatti, Luciani, Pinto, Sala, Foglia, Basit, Persano (35’st Brunori), Tassi (78′ Buglio), Bruschi (40′ Belloni), Cutolo. A disp.: Melgrati, Ubirti, Zappella, Varutti, Danese, Borghini, Keqi, Salifu, Tassi. All.: Dal Canto
ARBITRO: Paterna di Teramo (Rinaldi e Daisuke di Roma 1)
RETI: 85′ Buglio
NOTE: Ammoniti Persano, Favale, Gabbia. Espulsi: Castagna al 32’st, Belloni e Bernardini al 49’st
Inizia con un boccone amaro il campionato della Lucchese: 0-1 Arezzo al culmine di una gara dominata nel primo tempo, per poi eclissarsi nella seconda frazione. Eppure, lo si sapeva, la classifica – con quel meno 4 che promette di gonfiarsi tra non molto – non lasciava spazio a interpretazioni: niente passi falsi. E, invece, la Lucchese sprofonda, complice anche l’inferiorità numerica maturata nella ripresa, per la follia del neo entrato Castagna. Favarin si affida ad un 3-4-1-2 arrembante e capace di coprire bene il campo allo stesso tempo. Falcone è confermato con i galloni da titolare, mentre dietro ecco il talento scuola Milan Gabbia, a guidare la difesa insieme all’ex capitano del Prato Martinelli. In mezzo, il già imprescindibile Greselin mentre davanti De Feo – nuovo capitano – agisce alle spalle di Bortolussi e Jovanovic: l’intento, cristallino, è quello di fare la partita.
“Con l’orgoglio di chi non ha mai mollato aggrediamo il campionato” recita la Ovest. E la Lucchese prende in parola i suoi supporters, mettendo giù un primo tempo tutto grinta, corsa e break fulminanti che portano vicino al vantaggio in almeno quattro occasioni. La prima capita sulla testa di Martinelli che – è il 5’ – gira alto di due metri sugli sviluppi di un angolo. Solo Lucchese per tutta la prima mezz’ora: De Feo aziona Bortolussi che dribbla secco in area e mette in mezzo, ma la difesa ospite sbroglia in extremis. L’Arezzo prova a colpire con ripartenze velenose che passano da Cutolo, ma la verità è che nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo viene letteralmente preso a pallonate. Prima la chance colossale per Jovanovic – un’imbucata di De Feo lo mette davanti al portiere – che si lascia ipnotizzare da Pelagotti, svelto a respingere di piede. Poi il De Feo show: in sequenza, botta di controbalzo alta di un metro, sinistro a giro deviato in angolo e girata di testa fuori di un soffio. In mezzo, ecco l’unica vera azione offensiva aretina, con Cutolo che esplode un sinistro incrociato dalla sinistra, neutralizzato in corner da Falcone. Sul finale di frazione c’è ancora spazio per due ruggiti rossoneri: botta di Jovanovic in area murata da Pelagotti e sulla respinta De Feo spara alto.
Inizio col brivido al rientro dagli spogliatoi: Cutolo converge dalla destra e lascia partire un sinistro che quasi quasi incoccia sul secondo palo. L’Arezzo adesso ha un altro piglio e la Lucchese soffre, serrando le fila per tenere botta allo sfogo ospite. Favarin sembra fiutare subito il momento difficile ed inserisce forze fresche: dentro Bernardini e Sorrentino per scelta tecnica (ed anche perché la condizione dei titolari non è ancora al top), oltre a Palumbo che entra per necessità al posto dell’infortunato De Feo. Si slitta così verso un 4-3-1-2, con Provenzano che si sistema alle spalle delle punte. La reazione rossonera è affidata ad un cross di Lombardo che attraversa l’area senza che nessuno riesca a spingerla dentro. Ancora un break rossonero intorno al 20’ della ripresa – in mezzo al ripetuto ma inconcludente possesso Arezzo – con Bernardini che spara alto di poco dal limite. Dentro anche Castagna (al 70’), al posto di un compassato Provenzano: i cambi, fin qui, hanno messo a nudo il divario tecnico tra titolari e riserve. Ed è subito il nuovo entrato a cucire un cross con su scritto “spingere” per Bortolussi, ma Pelagatti toglie la sfera dalla testa dell’attaccante in extremis. Sempre Castagna protagonista, stavolta in negativo, al 77’: rosso diretto per intervento scomposto in mezzo al campo su Tassi e Lucchese infilata in difficoltà gratuita e del tutto inopportuna. Ora la trama si fa a tinte scure: dentro due cambi per Dal Canto e assetto ancora più offensivo per sfondare le linee rossonere. E, di fatti, l’Arezzo passa due minuti dopo: bolide di Belloni respinto da Falcone, dormita dalla difesa e tap in vincente di Buglio. Notte fonda per i ragazzi di Favarin: dentro Isufaj per Bortolussi – si sbatte, ma il contributo offensivo resta rivedibile – ma non cambia più nulla, nemmeno nei 4 minuti di recupero quando, anzi, è l’Arezzo a sfiorare il raddoppio, con Falcone che salva sulle conclusioni di Belloni e Cutolo. Far west nel finale: Bernardini strattona Belloni, che reagisce prendendo per il collo il centrocampista rossonero. Volano spinte che coinvolgono anche la panchina rossonera, fino all’assurda decisione del direttore di gara: rosso per entrambi, anche se Bernardini non ha fatto niente.
Male la prima, dunque: troppo il divario tra titolari e subentrati, condito da un’ingenuità (quella di Castagna) e da un atteggiamento collettivamente remissivo nel secondo tempo. Un copione che dovrà cambiare in fretta, già dalla prossima trasferta di Pistoia.
Dopo il 90′
A fine gara, dopo la sconfitta con l’Arezzo, in sala stampa arriva l’analisi di Favarin: “Per un’ora siamo stati bene in campo, abbiamo avuto la possibilità di andare in vantaggio. Poi abbiamo avuto un calo prevedibile e si è evidenziata la differenza di esperienza, mentalità e condizione. L’espulsione? Ha spostato gli equilibri, senza dubbio. In quel momento stavamo soffrendo e non ci voleva, perché non riuscivamo più a ripartire. In dieci abbiamo avuto problemi a gestire la situazione. La sostituzione di Strechie? Ha subito una contusione nel primo tempo e stava subendo la pressione del loro centrocampo”.
Le foto di Andrea Simi
Paolo Lazzari