Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)

2 dicembre 2018 | 13:00
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Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)
Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)
Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)
Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)
Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)
Lucchese, pareggio in extremis contro Olbia (1-1)

Lucchese – Olbia 1-1
LUCCHESE: Falcone, Zanini (75′ Zanini), Martinelli, Gabbia, Favale, Mauri (83′ Strechie), Greselin (61′ Lombardo), Provenzano, De Feo, Sorrentino (61′ Jovanovic), Bortolussi. A disp.: Aiolfi, Madrigali, Lombardo, Cardore, Bernardini, Santovito, Jovanovic, Palmese, De Vito, Strechie, Isufaj, Bacci. All.: Favarin
OLBIA: Marson, Pinna, Bellodi, Iotti, Cotale, Vallocchia (85′ Martiniello), Muroni (75′ Tetteh), Calamai, Ragatzu, Ceter (75′ Biancu), Ogunseye (85′ Piredda). A disp.: Crosta, Pitzalis, Piredda, Pisano, Cusumano, Tetteh, Biancu, Vergara, Van Der Want, Martiniello. All.: Carboni
ARBITRO: Kumara di Verona (Pintaudi di Pesaro e Micalizzi di Palermo)
RETI: 32′ Ragatzu, 95′ De Feo
NOTE: Ammoniti Gabbia, Ogunseye, Piredda, Marson, De Feo

Un film vietato ai deboli di cuore: contro l’Olbia la Lucchese rischia di incamerare la terza sconfitta consecutiva al Porta Elisa con una prestazione evanescente, ma la riprende al 95’ con la rete di De Feo.
Formazioni speculari: 4-3-3 per entrambe, sintomo della medesima filosofia propositiva.
Primo affondo Lucchese al 5’, con Bortolussi che sfonda a sinistra e Sorrentino che gira di testa sull’esterno della rete. C’è anche l’Olbia però, pericolosa in ripartenza – come era atteso – grazie al talento dell’ex Cagliari Ragatzu ed alle sponde dei giganteschi Ceter e Ogunseye. I rossoneri non stanno a guardare: Provenzano pesca Sorrentino con il contagiri, ma la difesa sarda chiude l’attaccante lanciato a rete. Ancora Lucchese pericolosa un minuto dopo, con il palo esterno colto da Bortolussi in estirada su cross di Zanini.
Brivido per la Lucchese al 20’, quando Vallocchia riesce a sfondare in area e lascia partire un diagonale di sinistro sul quale Falcone si supera. Momento di confusione, adesso, per i ragazzi di Favarin, che faticano a trovare le misure giuste tra i reparti: il tecnico di Marina di Massa si sgola a più riprese dalla panchina. Fase di difficoltà spezzata dal break costruito da De Feo e Mauri, con la conclusione centrale di quest’ultimo. Lucchese che ora monta un forcing, ma le velleità rossonere si spengono sempre negli ultimi sedici metri. Poi, in quello che è il momento migliore, ecco il vantaggio Olbia: Ragatzu borseggia un pallone al limite e lascia partire un sinistro chirurgico (palo – gol). Gli uomini di Favarin reagiscono subito con un bolide di Greselin, contrato, ma rischiano di capitolare nuovamente quando Mauri perde banalmente un pallone al limite dell’area ospite e Ceter si allunga troppo il pallone, solo davanti a Falcone, dopo essersi fatto tutto il campo.
Ripresa all’insegna del gioco spezzatino: l’Olbia trasforma ogni occasione in una perdita di tempo ed i falli in mezzo al campo si moltiplicano. Prima vera chance soltanto al 60’, con la botta di Zanini su punizione dal limite, deviata in angolo dalla barriera. Dentro Jovanovic per Sorrentino e Lombardo per uno spento Greselin: Favarin prova così a cambiare inerzia alla partita. Lucchese lenta, compassata ed estremamente prevedibile in questa porzione di gara: il perfetto manuale per non recuperare il risultato. E l’Olbia, messa bene in campo, rischia sempre di far male ripartendo, come quando Ceter scappa a Favale, al 65’, mettendo in mezzo per il provvidenziale intervento di Gabbia. Timido sussulto con la girata di testa di Jovanovic su cross di Favale, ma la mira è sballata. L’Olbia risponde con il destro da fuori di Muroni, fuori di due metri. Serve una scossa, ma non arriva: nel mucchio anche Isufaj per Zanini. La musica però non cambia, condita da errori a ripetizione in fase di impostazione (Mauri che sembra continuare a giocare nell’ormai celebre salotto) e sterilità assoluta in fase offensiva. A 7’ dal termine anche Favarin si accorge della “giornata no” di Mauri ed inserisce Strechie (quattro le sostituzioni per l’Olbia). Rossoneri che provano a pareggiarla con la combinazione tra i due esterni – Lombardo e Favale – ma il colpo di testa di quest’ultimo si alza sopra la traversa di un metro. L’Olbia tiene palla lontano dall’area e la sceneggiatura dell’ennesima sconfitta interna sembra già scritta. Almeno fino al 95’, quando De Feo risolve una mischia in area scaraventando un sinistro esplosivo verso la porta di Marson, con la palla che prima sbatte contro la traversa e poi entra in rete. Via la maglietta per il numero 28 rossonero, che si fa tutto il campo inseguito dai suoi compagni per sfogare rabbia e tensione tra i tifosi della ovest. Un mezzo miracolo sportivo, per quel che si era visto in campo: per salvarsi servirà molto più di così.
Le interviste. Dopo il pareggio all’ultimo respiro contro l’Olbia, in sala stampa parla l’autore del pareggio, GianMarco De Feo: “Oggi non siamo stati molto brillanti, ma queste sono partite che possono farci rinascere. L’importante è dimostrare che siamo sempre vivi, anche quando gira male. Il mio gol? Era mezz’ora che aspettavo quella palla, ma non arrivava mai, è stato bravo Jovanovic a fare la sponda. La sfuriata di Favarin della scorsa settimana? Il mister ha ragione, i dettagli fanno la differenza. Pensavamo di avere l’atteggiamento giusto, poi entri in campo ed ogni gara è diversa. Ora ci aspettano tre partite difficilissime, ma contro le grandi sappiamo dare il meglio. La fisicità dell’Olbia? Sono molto forti in tutti i reparti, ci hanno messo in difficoltà, ma il vero ago della bilancia rimaniamo noi. Il gol subito? E’ passata tra le gambe di uno dei nostri ed era angolatissima, Falcone ci ha salvato in diverse occasioni”.
Poi è il turno di Favarin: “Quello di oggi è un grande punto, contro una grande squadra. Ci hanno messo in difficoltà, abbiamo mosso la palla meno velocemente delle altre volte. Però ci abbiamo creduto sempre. Cambiare giocatori? Sono li stessi di qualche settimana fa, quando venivano battezzati come fenomeni, la gente non pensa che abbiamo 11 punti in meno in classifica. Loro hanno preso 3-4 imbucate e da quel momento hanno abbassato il vertice della squadra di una decina di metri. Hanno gestito male qualche ripartenza, ma i difensori hanno fatto bene: il loro attacco potrebbe essere titolare in serie B. Mauri? Non è più brillante come qualche settimana fa, ma è l’unico che ci può dare un po’ di equilibrio, per me ha giocato meglio oggi di domenica scorsa. Noi molli in campo? Oggi non c’era la possibilità di mangiare l’erba, anche perché ci hanno lasciato 70 metri di campo, erano tutti dietro ad aspettarci per ripartire. Strechie? Sta bene, deve ricominciare a giocare con più continuità per riprendere il ritmo. E’ uscito perché Mauri ha fatto delle gare importanti, ma prima o poi toccherà a lui. Jovanovic? Già domenica a Novara potrebbe essere titolare. A dicembre giocheremo ogni tre giorni e tutti sanno che devono farsi trovare pronti”.

Paolo Lazzari

Le foto di Andrea Simi