Impresa Folgore Piano della Rocca: è in semifinale regionale

Alla fine è arrivata l’impresa. La Folgore Piano della Rocca vince clamorosamente al Gino Bozzi di Firenze contro i campioni regionali del San Frediano e va in semifinale regionale.
L’impresa è arrivata, nel modo più rocambolesco e inaspettato possibile, al termine di una partita sconsigliata ai deboli di cuore. La Folgore Piano della Rocca espugna il Gino Bozzi di Firenze vincendo 3-2 e si qualifica (in virtù della regola del valore doppio dei gol segnati in trasferta) per le semifinali del campionato regionale Aics, eliminando i padroni di casa e campioni uscenti del San Frediano Calcio. Dopo aver perso 1-0 in casa all’andata, la squadra borghigiana aveva un solo risultato possibile per passare il turno: la vittoria. Facile a dirsi, meno a farsi al cospetto di una formazione completa in tutti i reparti, fortissima tecnicamente e dotata di una organizzazione di gioco davvero rara da ammirare a questi livelli. Sotto 2-0 a 20 minuti dalla fine, i ragazzi di mister Graziano Solignani sono stati bravi a non mollare, a crederci fino in fondo al contrario dei fiorentini, forse un po’ presuntuosi nel considerare la pratica – qualificazione ormai archiviata.
Prima il 2-1 siglato da Egzon Zeinaj su calcio di rigore, poi – a 10 minuti dal termine – il pareggio a firma di Alessandro Nassimbeni con un gran tiro da oltre 25 metri forte e angolato che ha sorpreso il portiere locale. Infine, al terzo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, la zampata dell’intramontabile bomber Mirko Donati – 12 stagioni e un centinaio di gol con la casacca della Folgore – abile ad avventarsi per primo su un pallone vagante in area di rigore e a bruciare portiere e difensore con un tocco preciso sotto misura che ha scatenato il delirio della panchina gialloverde, rovesciatasi tutta in campo per sommergere di abbracci l’autore del gol valso una storica qualificazione. In semifinale, a febbraio, la Folgore se la vedrà con i pistoiesi del Chiesina Uzzanese; un’altra montagna da scalare, ma dopo un’impresa del genere a questo punto nessun obiettivo appare precluso.