C Gold, Bama all’esame della terza della classe Castelfiorentino

Ancora una sfida di alta quota per il Bama Altopascio.
Dopo Agliana (seconda) e Pino Firenze (capolista), i rosablu saranno di scena domenica pomeriggio (27 gennaio) sul campo della terza (in gruppo) Castelfiorentino. Un team quello castellano che è partito sgommando in campionato, collezionando vittorie in serie, fino alla netta sconfitta casalinga contro la corazzata Pino Dragons. Da lì i ragazzi di Betti hanno avuto un giustificabile calo di rendimento caratterizzato da una vittoria all’overtime in casa Don Bosco Livorno e tre sconfitte consecutive contro Lucca, Valdiseve e Agliana. Quest’ultima però con due assenze di rilievo: Verdiani e Delli Carri. Proprio gli stessi giocatori che erano assenti all’andata al PalaBridge di Ponte Buggianese ma che non impedirono ai gialloblu di vincere nettamente contro la Novelli Band.
Il match sarà quindi durissimo per gli altopascesi, anch’essi reduci da una preventivata sconfitta con Firenze. I padroni di casa scenderanno in campo dando il 110 per cento per evitare un altro stop che li farebbe scivolare verso metà classifica. Ci sarà quindi un PalaBetti caldissimo ad attendere Cappa e soci che devono anche loro fare i conti con i propri problemi. In settimana sindromi influenzali come se piovesse in via Marconi, tanto che gli allenamenti si sono trasformati in obbligatori 3 contro 3. Oltre a faccemde virali va aggiunto Orsini, in lento recupero, che ha eeffettuato solo lavoro differenziato. Oltre a lui De Falco, assente con Firenze, fermo ai box per una distrazione muscolare. Niente allenamenti per lui ma solo terapie. DIfficilemnte sarà del roster a Castelfiorentino, se lo sarà niente allenamenti per lui da 12 giorni, quindi condizioni deficitarie a dir poco. Ma la parola d’ordine in casa rosablu é: non piangersi addosso.Gli infortuni e le malattie fanno parte del gioco e la classifica per il momento sorride ancora al Bama che scenderà in campo senza particolari assilli. Gli unici obiettivi saranno quelli di mostrare una solidità difensiva sa sufficienza piena, di prendersi tiri, come al solito, ad ogni minima occasione, e di far battere forte il cuore rosablu. Nothing else matters, cantavano i Metallica negli anni Novanta.