
L’associazione sportiva Lucchese quest’anno disputa il campionato di Lega Pro girone A e allo stato attuale occupa le zone base della classifica. Per la società Toscana che molto bene fece negli anni scorsi, è un momento difficile legato soprattutto ai problemi societari che l’assillano e che ancora oggi fanno intravedere alla tifoseria lo spettro del fallimento.
In casa dell’AS Lucchese non tira una bella aria, anche se negli ultimi tempi qualche spiraglio positivo si è intravisto. I nuovi vertici societari ancora una volta, si sono autotassati ed hanno aperto il portafoglio e saldato le spettanze dovute ai giocatori e al tecnico Favarin chiamato al capezzale di un team i cui ricordi belli sembrano ormai lontano anni luce.
La città di Lucca e il calcio
La Lucchese calcio che tante sofferenze sta patendo negli ultimi anni specie i suoi tifosi, per decenni è stata una fucina di giovani talenti tra calciatori e allenatori. La terra di Toscana tra l’altro ci ha abituato a sfornare giocatori talentuosi e mister d’alto rango.
Per fare un nome parliamo proprio di Roberto Paci ex ed indimenticato bomber della Lucchese negli anni d’oro della serie B e di allenatori del calibro di Max Allegri, Luciano Spalletti e Maurizio Sarri, tanto per citarne alcuni che oggi hanno una reputazione mondiale nel loro settore.
Adesso, dopo lo stop tanto atteso, vedremo come si svilupperanno le situazioni ancora in sospeso, con il mercato e la gestione del club che restano ancora un’incognita in proiezione futura e che tiene in ansia la sua passionale tifoseria che da sempre nutre un affetto quasi morboso per il club.
Scongiurati altri punti di penalizzazione per la squadra, e dopo la vittoria contro la Pistoiese, la Lucchese calcio mira a salvarsi sperando che fallimento a parte, l’anno prossimo si potrà finalmente ambire ad un ritorno nel cadetteria e soprattutto di rimanerci a lungo. A tale proposito, i tifosi sognano di fare il grande salto in A come è accaduto in passato a Pistoiese, Pisa e Livorno o di recente all’Empoli, tanto per citare storiche realtà del calcio toscano.
Seguire le vicende della Lucchese e magari scommettere su alcune sue vittorie chiave negli scontri diretti che l’attendono e che potrebbero decidere nel bene o nel male le sorti della stagione in corso, è una buona opzione per tutti gli appassionati e non solo per i tifosi della squadra toscana.
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Il nuovo corso della Lucchese
Dopo la sosta per le festività natalizie la Lucchese ha dunque battuto la Pistoiese tirando una boccata di ossigeno puro ideale per la sua scarna classifica. Il team ha infatti ripreso la preparazione ritrovandosi al Porta Elisa dove, tra l’altro, erano presenti una cinquantina di supporters rossoneri che hanno incitato i ragazzi di mister Favarin e contestato i vertici societari attuali.
Al grido di “La Lucchese siamo noi” e come recitava anche lo striscione che apriva il corteo, la contestazione è stata pianificata da tutti i tifosi dei vari settori; infatti, c’erano quelli della Vecchia Curva, di quella Ovest, e della Lucca United.
Inutile sottolinearlo che il bersaglio principale è stato l’ex presidente Moriconi, anche se non sono mancati insulti per il sindaco Tambellini e per alcuni giornalisti locali responsabili secondo la suddetta tifoseria organizzata dello stato in cui la squadra di Lucca si trova allo stato attuale.
AS Lucchese: tra promesse e speranze
Nei giorni scorsi erano circolate voci in merito, ovvero che l’ex numero uno della Pantera era intenzionato a confrontarsi con squadra, allenatore e direttore sportivo. Al momento, comunque, tutto resta in balia degli eventi, con il mercato di rinforzamento invernale che per la Lucchese non è ancora iniziato e nulla di buono in merito si intravede all’orizzonte, a testimonianza che i fondi disponibili nelle casse del club toscano sono decisamente scarsi. A margine va sottolineato che la giornata di campionato successiva alla prima del nuovo anno, ha visto nuovamente uscire sconfitta la squadra di Favarin, anche se l’avversario era decisamente più forte ovvero la Carrarese (3 a 1 il risultato finale) che è una delle più serie candidate se non alla promozione diretta in B, almeno per occupare i posti migliori della griglia dei playoff.