Amore&Vita Prodir, grave l’infortunio di Zullo. Brutte notizie anche per Vivas

14 febbraio 2019 | 15:47
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Amore&Vita Prodir, grave l’infortunio di Zullo. Brutte notizie anche per Vivas

Necrosi alla testa del femore: una notizia a dir poco scioccante per il ciclista Antonio Zullo del team Amore & Vita Prodir di Ivano e Cristina Fanini. E tra le ipotesi in ballo – tentare una cura sperimentale a base di cellule staminali, con la possibilità di far guarire l’osso da solo (margine di riuscita al massimo del sessanta per cento), accompagnata da mesi di stop assoluto per via dei tempi di guarigione lunghissimi, oppure l’inserimento di una protesi -, il ciclista ha optato per quest’ultima. Cattive notizie anche sulle condizioni dello sprinter argentino, Federico Vivas, già a segno nel 2019 di due occasioni, che è caduto nel corso della terza tappa del Doble Bragado, quando era in testa a ben tre classifiche, tra cui quella generale e quella a punti. Per il giovane campione Panamericano in carica, una brutta lussazione alla spalla che lo terrà fuori dalle competizioni almeno per tre settimane. Peccato perchè aveva già dimostrato grandissime doti in questo scoppiettante avvio di stagione e aveva in programma di essere protagonista al Le Samyn, in Belgio, all’inizio di Marzo. Fortunatamente l’infortunio di Vivas non è serio quanto quello di Zullo e si conta di rivederlo al massimo della condizione per la settimana Coppi e Bartali, in programma a fine Marzo.

Antonio Zullo, venticinquenne di Frosinone, ma ormai Toscano di adozione, è stato scoperto e lanciato dal vincitore di un Giro d’Italia e consigliere di A&V (nonché ex atleta di Fanini), Franco Chioccioli. Nel 2017 da under 23, Zullo ha conseguito successi importantissimi come il classico trofeo Sportivi di Briga Novarese ed il trofeo Alta valle del Tevere, ed è stato anche selezionato in nazionale da Davide Cassani, per prendere parte in maglia azzurra tra i professionisti al Tour of the alps (ex Giro del Trentino). Tutti risultati che gli valsero poi il passaggio nel team Amore & Vita Prodir di Ivano e Cristian Fanini. Il giovane ragazzo, nel corso di una gara nel finale di stagione 2017, cadde brutalmente e si fratturò il femore con conseguente intervento chirurgico al fine di ricomporre la testa dell’osso, distaccata completamente dal resto dell’articolazione. Tutto sembrava sotto controllo ma la stagione 2018 ha visto un drastico calo delle prestazioni di questo validissimo atleta. Zullo, infatti, accusava un dolore lancinante ad ogni pedalata e anche a riposo non riusciva ad avere una completa flessione ed uso normale della gamba. Test clinici avevano individuato che le viti che fuoriuscivano, probabilmente per un errore medico, dall’osso, creando una grave infiammazione ai tessuti e non c’era altro da fare se non attendere il tempo necessario alla rimozione delle stesse, cosa che poi gli avrebbe consentito di tornare in sella con tranquillità e di riprendere a gareggiare al cento per cento senza dolori. Nonostante ciò, in casa Amore & Vita, Prodir Zullo è stato accolto a braccia aperte e il team manager, Cristian Fanini, ha rinnovato la fiducia in Zullo per il 2019, certo che una volta rimosse le viti, l’atleta di Pontecorvo sarebbe tornato ai suoi livelli e sarebbe stato molto utile come uomo squadra e spalla di Danilo Celano e Pierpaolo Ficara (con i quali aveva corso alla corte di Franco Chioccioli). Nel mese di dicembre, finalmente, è arrivato il momento del fatidico intervento e tutto sembrava procedere secondo la norma. Tuttavia, passati i normali giorni di degenza, nel momento in cui è ritornato in sella per prepararsi alla nuova stagione (che per lui sarebbe dovuta essere quella del riscatto), Antonio ha sentito di nuovo il dolore riacutizzarsi e peggiorare drasticamente anche rispetto a prima dell’intervento di rimozione delle viti. Nonostante tutte le terapie e la riabilitazione, il dolore è diventato quasi insopportabile, creando problemi all’atleta anche nel camminare. I medici, a questo punto, l’hanno sottoposto ad altri test e proprio all’inizio di questa settima sono arrivati i responsi: si tratta appunto di necrosi alla testa del femore. “Due giorni fa Antonio è venuto da noi insieme a Chioccioli e ci ha dato la scioccante notizia. Pensare che era iscritto al trofeo Laigueglia e tutti eravamo entusiasti perché credevamo che finalmente fosse uscito da questo tunnel – racconta Cristian Fanini -. Queste sono notizie che non vorresti mai sentire, soprattutto perché Antonio è giovane e a prescindere dal ciclismo ha tutta la vita davanti, quindi è davvero dura da accettare. Come team gli staremo vicini e continueremo a tenerlo tesserato almeno fino quando si sarà ristabilito dall’intervento che sarà effettuato a breve spero. Dopo di che starà a lui capire se vorrà continuare a correre o no, da parte nostra lo sosterremo in tutto e cercheremo di essere sempre presenti in questo difficile e delicato cammino”, conclude il team manager.