Lucchese, Langella: “Nessun calcolo con Entella”

16 febbraio 2019 | 12:17
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Lucchese, Langella: “Nessun calcolo con Entella”

Alla vigilia della complicata sfida interna contro l’Entella, in casa Lucchese parla Langella, vice di Giancarlo Favarin. Un discorso che si riannoda cominciando dalla sconfitta ad Arzachena: “Non siamo abituati a fare tre partite a settimana e non avendo ricambi in ruoli decisivi siamo andati in difficoltà. E’ ovvio però che non dovevamo sbagliare atteggiamento: in quel modo non ci salviamo”. In fila, peraltro, ci sono altri tre match consecutivi in sette giorni (Entella, Cuneo e Juventus Under 23). “Per questo – afferma Langella – dobbiamo fare delle rotazioni. Di per sé mancheranno già Mauri e Martinelli, per squalifica. L’Entella? Sono una vera corazzata”.
Poi sull’aspetto psicologico: “Dopo la sconfitta in Sardegna i ragazzi hanno rivisto subito gli errori, ma è mancato soprattutto lo spirito combattivo che serve a questo livello. E’ stato più un problema mentale che fisico o tecnico. Pensare più al Cuneo che all’Entella? No, niente calcoli, in casa dobbiamo prendere più punti possibile”.

Ma come si contrasta una squadra come l’Entella? “Hanno perso ad Olbia due settimane fa, non sono imbattibili. Soffrono molto i ritmi alti e l’agonismo, perché sono molto tecnici. Hanno dei giocatori che potrebbero essere titolari in B: non possiamo giocare alla pari sotto questo aspetto”.
Tornando alla formazione, domani ci saranno certamente dei cambi per far rifiatare chi ha tirato la carretta fino ad oggi: “Valuteremo tra oggi e domattina, per far riposare chi è in difficoltà, ma ripeto che dobbiamo fare punti a prescindere. Santovito? E’ tra i giovani più pronti a scendere in campo, tra quelli ad oggi meno impiegati. Di Nardo? Lo abbiamo messo dentro per farlo arrivare al top della condizione. Davanti rientra Sorrentino e, in generale, chi ha giocato di meno verrà chiamato in casua. Oggi paghiamo lo sforzo che abbiamo fatto per recuperare il terreno perso, ma non dobbiamo dimenticare che la squadra avrebbe 28 punti. Il modulo? E’ fine a sé stesso, se non ci mettiamo cattiveria non serve a nulla”.
Poi, sul rapporto con Favarin: “E’ nato per caso, a Bisceglie. Siamo stati una settimana a stretto contatto e da quel giorno è venuto fuori un legame bellissimo. Insieme abbiamo vinto due campionati e fatto esperienze importanti. Ovunque siamo stati abbiamo sempre fatto bene”.

Paolo Lazzari