Amore&Vita Prodir, Zullo sarà operato a Bologna: “Tornare a correre è il mio sogno”

21 marzo 2019 | 15:48
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Amore&Vita Prodir, Zullo sarà operato a Bologna: “Tornare a correre è il mio sogno”

Il ciclista Antonio Zullo del team Amore&Vita sarà operato lunedì (25 marzo) all’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. Dopo il grave infortunio di febbraio allo scalatore laziale sarà inserita una protesi al femore sinistro andato in necrosi dopo la rimozione delle viti. L’atleta, che ultimamente non riesce a camminare dai forti dolori, sarà operato dal dottor Dante Dallari.

Antonio Zullo è fiducioso, così come il suo team che spera di rivederlo alle corse entro la fine dell’anno. “Tornare a correre è il mio sogno – ha detto Zullo – so quanto posso valere e smettere in questo modo, a causa di un infortunio, proprio non lo accetto. Ho l’esempio del mio compagno di squadra Pierpaolo Ficara che dopo due incidenti gravissimi è tornato a correre più forte di prima, quindi mi ispirerò molto a lui. E’ vero che ogni caso è differente, però la sua esperienza mi infonde coraggio e mi dà grande motivazione. Adesso penso solo all’operazione, fiducioso che il professor Dallari, tra i migliori nel nostro paese per questi tipi di interventi, possa finalmente rimettermi a posto – continua il ciclista -. Sono già pronto ad impegnarmi ogni giorno per recuperare nel minor tempo possibile. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la mia famiglia, il mio mentore Franco Chioccioli che mi ha seguito in ogni singolo passo di questa drammatica e sfortunatissima avventura e soprattutto il mio team per essermi vicino ancora oggi. Addirittura Ivano Fanini si è mosso personalmente per far si che i tempi di attesa per l’operazione fossero più brevi possibile, ed è anche grazie a questo suo intervento se lunedì finalmente potrò operarmi. Lo ringrazio molto per questo, come ringrazio Giorgio Pagani dei nostri sponsor Prodir e Premec che insieme all’amico e prezioso collaboratore del nostro team, Stefano Del Croce, mi hanno mandato un messaggio di vicinanza e solidarietà che mi ha emozionato profondamente. E adesso sono nelle mani del dottor Dallari, con la speranza che mi faccia tornare presto in bicicletta. Sarei il secondo ciclista al mondo in gruppo con una protesi di questo genere”.