Lucchese, Dinelli (Pd): “Comune ha fatto tutto il possibile”

23 marzo 2019 | 16:36
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Lucchese, Dinelli (Pd): “Comune ha fatto tutto il possibile”

“Ma il sindaco cosa ci guadagna da questa situazione? Secondo voi non vorrebbe che la Lucchese fosse una società sana in modo tale da non dover affrontare quotidianamente, o quasi, problemi di ogni tipo?”. Inizia così una lunga lettera firmata da Leonardo Dinelli, consigliere comunale del Partito Democratico e presidente della commissione speciale sulla Lucchese. A pochi minuti dalla vittoria dei rossoneri sulla Pro Patria, Dinelli fa alcune riflessioni non solo sulla situazione grottesca delle ultime settimane ma allargando lo sguardo anche agli anni passati.

“Sarà il vento che soffia di questi tempi sul calcio lucchese e su tutto quello che lo circonda ma ad una situazione drammatica, sportivamente parlando, si aggiunge anche la strana dinamica della commissione speciale sulla lucchese – dice Dinelli – dove alcuni componenti dell’opposizione hanno dichiarato di non voler più restare.
Non è certamente questo il motivo per il quale scrivo, ma piuttosto perché vorrei provare a fare una riflessione pacata su quanto sta avvenendo nella Lucchese. Premetto che non conosco in alcun modo quali sviluppi possano avere le sorti della società ma come tutti gli sportivi spero che si risolvano al meglio anche se, almeno al momento, non sembrano esserci le condizioni. Non so perché in questi dieci anni a Lucca non sia stato possibile creare i presupposti affinché questa società potesse avere al suo vertice uomini in grado di portare avanti un programma sportivo degno della storia rossonera. Come sempre le ragioni possono essere le più svariate e le motivazioni anche giustificabili ma quello che più fa male è sapere che a Lucca ci sono tutti i requisiti per fare del buon calcio, forse non di primissimo piano, ma certamente di un livello superiore rispetto all’attuale”.
“Con tutto il rispetto per le società minori che praticano calcio da queste parti – prosegue Dinelli – penso sia a dir poco fastidioso sapere la Lucchese addirittura sotto il livello di alcune di queste realtà. Ovviamente quando parlo della Lucchese mi riferisco anche all’organizzazione dell’intero settore giovanile. E, sempre per chiarezza, non voglio in alcun modo rivolgere le responsabilità ai vari allenatori, preparatori, e persone dello staff che si occupano delle squadre giovanili anzi, a loro vanno chiaramente tutti i complimenti del caso per spirito di dedizione, impegno, passione, sacrificio, nonostante tutto. Continuo a pensare che lo sport (tutto lo sport) sia un veicolo di socializzazione, un mezzo che favorisce un innalzamento della qualità della vita collettiva, grazie al quale un territorio sia in grado di offrire risposte migliori da un punto di vista socio-sanitario”.
“In questo contesto, personalmente risulta difficile pensare che le responsabilità di questo momento (troppo lungo ormai) siano addebitabili oggi a questo sindaco, ieri a quelli precedenti – dice ancora Dinelli – Non lo dico perché sono un consigliere comunale del Pd, ma semplicemente perché mi chiedo: perché Moriconi ha venduto la Lucchese senza accertarsi che i compratori fornissero le necessarie garanzie? Perché il sistema calcio non si interroga sul perché nel 2019 si possano verificare queste situazioni? Possibile che non emerga mai un nome affidabile, serio che voglia davvero investire in questa società? Ecco, solamente per queste semplici e banali riflessioni sono portato a pensare che Tambellini faccia invece tutto il possibile per offrire un destino migliore alla Lucchese. Inoltre non dimentichiamoci mai che è pur sempre una società privata dove i proprietari possono decidere in totale autonomia e a dispetto di chiunque”.
“Voglio terminare con un augurio e un auspicio – dice in ultimo il presidente della commissione speciale – che sia possibile in un modo o nell’altro voltare finalmente pagina e iniziare un percorso diverso fatto con un progetto serio ed importante, un programma articolato e dettagliato, portato avanti da persone capaci in grado di dare una risposta agli sportivi che amano la Lucchese, di regalare una prospettiva una speranza ai molti bimbi che tutte le domeniche vanno sui campi di calcio e infine di fornire le necessarie garanzie alle famiglie che hanno a che fare, a volte loro malgrado, con questo sport complicato. Infine, visto che scrivo dopo la partita Lucchese-Pro Patria vinta 3 a 1, esprimo un personale ringraziamento alla squadra, ai singoli giocatori e a tutto lo staff perché ogni volta scendono in campo onorano al meglio la maglia che indossano dimostrando professionalità, spirito di sacrificio e dedizione, qualità umane che vanno al di là di tutto e di tutti e che non potranno mai, in alcun modo, essere né comprate né vendute”.