Special Olympics, la vicecampionessa Martina: “Un’esperienza fantastica”

La lucchese Martina Petri conquista la medaglia d’argento nel bowling ai giochi mondiali esitivi delle Special Olympics 2019, appena conclusi ad Abu Dhabi. Gli atleti Special olympics italiani in gara erano 115 e hanno conquistato 21 medaglie d’oro, 41 d’argento e 45 di bronzo oltre ai piazzamenti appena fuori dal podio. Oltre a Martina, che ha ottenuto anche un quinto posto nella gara di coppia, anche la lucchese coach della squadra italiana femminile l’Allegra brigata di bowling Patrizia Lorenzoni ha accompagnato in ottime postazioni i suoi allievi, con un oro, tre argento, un bronzo e un quinto posto.
I ragazzi sono stati ringraziati dalla direttrice nazionale di Special olympics Italia, Alessandra Palazzotti. “Avete appena scritto una bella pagina, avete cambiato il finale con il vostro viaggio negli Emirati Arabi, uno straordinario contesto che per la sua cultura e la storia ha rappresentato un’assoluta sfida – ha detto Palazzotti -. Insieme ad altri 6885 atleti provenienti da tutto il mondo avete lanciato un messaggio culturale di inclusione attraverso lo sport senza precedenti. Una call to action a cui l’italia ha risposto fortemente coinvolgendo per la prima volta le massime cariche istituzionali. I premier Conte, la presidente del senato Casellati, il presidente della camera Fico e il ministro Fontana. Poi ancora il Coni, con Malagò, Pancalli e un popolare presentatore tv Paolo Bonolis. La Rai e la carta stampata nazionale hanno dato voce ogni giorno alle vostre storie, siete degli eroi, dei game changers: coloro che non si arrendono alle difficoltà e, se pensano che siano sbagliate, le regole del gioco le cambiano. Avete rivoluzionato le prospettive da cui guardare le persone, avete vinto tante medaglie ad Abu Dhabi, ma soprattutto avete vinto sui dubbi, le perplessità e i pregiudizi di chiunque vi abbia guardato giocare. Il tutto ancora una volta attraverso lo straordinario potere dello sport. Vi invito ora a fare tesoro di questa esperienza appena vissuta. Agli atleti dico di mantenere alte nel tempo l’autonomia e l’autostima raggiunte in questi giorni, siete voi i primi Game Changers di Special Olympics, nel vostro quartiere, nella vostra città, ovunque viviate”. Per la vicecapionessa del mondo Marina, atleta dell’Allegra brigata è stata un’esperienza indimenticabile.
“Un’esperienza fantastica iniziata col volo, verso un paese lontano, da sola senza Brigata ne genitori. Ho trovato sei nuovi compagni di squadra con cui sono mi sono divertita e ci siamo trovati in un paese diverso con altra cultura, altra religione, altra lingua. Mattinate intense ed emozionanti di gare, quando tiravo univo tutte le tattiche che la mia coach responsabile Patrizia Lorenzoni, insieme a Roberto e Pierfrancesco Franchini mi hanno sempre consigliato in questi lunghi 10 anni di allenamento. Ho centrato l’obiettivo con la medaglia d’argento, oro alla Cina Taipei, bronzo all’Oman. La premiazione è stata esaltante, musica carismatica, lo speaker ci ha chiamato in successione e quando ha detto il mio nome mi sono sentita emozionata e orgogliosa di me stessa. La vittoria di questa medaglia la dedico alla mia famiglia e all’Allegra brigata. Il soggiorno è stato perfetto ma un po’ faticoso, sveglia la mattina presto per le gare, pomeriggi per visite al Louvre, Moschea e alla Ferrari. Siamo stati accolti da super campioni, abbiamo gareggiato in un bowling enorme con 48 piste e ogni pista aveva una tribuna da cui i tifosi incitavano i propri idoli da tutto il mondo. Infine sono stata contenta di ritornare in Italia: a Fiumicino ci hanno accolto con rinfresco, bandiere e inno d’Italia”.
Anche la coach lucchese Patrizia Lorenzoni ha commentato l’esperienza. “Mi sono portata a casa tanti abbracci, tanti sorrisi, nuove amicizie, la mia esperienza durante questi Special Olympics ad Abu Dabhi è stata positiva oltre ogni aspettativa. Tempi e logistica per quanto riguarda il mio sport, il bowling, non ha avuto intoppi né problematiche, una macchina ben oliata. I miei compagni d’avventura: sei atleti e un coach che rappresentavano l’Italia nello sport del bowling non potevano essere migliori per qualità sportive e simpatia, regalandomi tantissime emozioni. Special Olympics permette, con la convocazione ad eventi mondiali, di crescere e aumentare la propria autonomia, ogni sport dove la competizione è del solo atleta o in quelle discipline di sport integrato, ognuno fa del suo meglio, per migliorare se stesso o aiutare la squadra, la parola inclusione è fondamentale. L’emozione durante l’entrata allo stadio all’apertura dei giochi è stata palese in mondovisione in salti sorrisi e urla di felicità, ma è esplosa nella stessa maniera e forse ancora con più forza durante la chiusura dei giochi per ogni medaglia conquistata. Insieme ai campioni provenienti da gran parte del mondo hanno esultato i ventimila volontari. Sorridere, entusiasmarmi, emozionarmi, piangere, saltare e urlare per ogni vittoria, ogni medaglia dei miei straordinari atleti, e torno alla mia quotidianità più ricca e so che l’attenzione dell’Allegra brigata è buona e che la strada intrapresa dieci anni fa è quella giusta. Abbiamo 35 atleti, abbiamo 35 campioni, e ognuno di loro vive a pieno il giuramento degli Special olympics ‘Che io possa vincere ma se non ci riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze’. I grazie da dire, e sono molti, sono personali e guardandosi negli occhi”.