Obbedio: Lucchese, fatto un capolavoro senza società

4 maggio 2019 | 17:27
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Obbedio: Lucchese, fatto un capolavoro senza società
Obbedio: Lucchese, fatto un capolavoro senza società
Obbedio: Lucchese, fatto un capolavoro senza società
Obbedio: Lucchese, fatto un capolavoro senza società

Lucchese, dopo la fondamentale vittoria contro il Pontedera parla il direttore Obbedio, che insieme all’infortunato Simone Greselin non nasconde la soddisfazione per la conquista dei play out. Un evento che è un “capolavoro”: “Riassumere oggi? Orgoglio, sofferenza, attaccamento alla maglia – ha detto -. Abbiamo giocato senza una società, dando tutto anche a rischio di farsi male, come Greselin. Un capolavoro? L’Arezzo fece qualcosa di simile l’anno scorso, ma aveva una rosa fatta per vincere il campionato. Lo stesso Cuneo ha una rosa ampia, mentre noi contiamo soltanto su 17-18 giocatori. Oggi i complimenti vanno anche ai giocatori della Pro Patria, perchè hanno fatto una gara importante. Ora abbiamo tre giorni di stacco, poi ci mettiamo sotto per preparare questo scontro”. Obbedio ricorda che tutto è partito il 28 dicembre: “Da lì si è creato qualcosa di unico. Ci hanno aiutato molto i tifosi, perché sanno riconoscere il senso di appartenenza e l’attaccamento alla maglia. Per resistere ci sono volute le energie di tutti, ma siamo arrivati fino a qui. Ringraziamo anche quei piccoli imprenditori che ci hanno dato una mano, sono serviti anche loro per arrivare allo spareggio”. Per il direttore l’unica nota stonata è l’esclusione del Pontedera dai play off: “Avrebbero meritato, perché fanno calcio davvero”. Infine i complimenti a Falcone: “Non ne faccio mai ai singoli, ma nella seconda parte della stagione è stato eccezionale”. 

Poi Greselin: “Mi mancava stare qua con i compagni e sono contento di esserci oggi, perché è stata compiuta una prima impresa se pensiamo a tutto quello che è successo quest’anno. Come sto? Va meglio, è passato un mese dall’operazione, anche i medici sono positivi riguardo al recupero. Ho già iniziato la riabilitazione e sono carico”.
Quindi è la volta di mister Langella: “Non moriremo mai – afferma – riparto dallo striscione che ho visto esposto oggi dalla Ovest. Faccio fatica a trovare nuovi aggettivi per questa squadra: abbiamo raggiunto un obiettivo importante, sapendo che senza le penalizzazioni saremo ai play off. Nel primo tempo eravamo un po’ contratti, ma non è facile giocare contro il Pontedera, che meritava i play off più dell’Alessandria. Nella ripresa ci siamo scrollati di dosso il peso di dover vincere per forza e ce l’abbiamo fatta. Come preparare i play off? Sono due aprtite a sé, che non c’entrano nulla con il campionato. Servono grinta e determinazione: chi ne avrà di più si salverà. Preoccupazioni? Noi siamo contati, adesso perderemo anche Gabbia, che andrà in nazionale (potrebbe fare l’andata, non il ritorno, ndr). Il Cuneo ha una rosa importante, ma adesso dobbiamo ricaricare le pile. Falcone? Nel girone di ritorno ha fatto una crescita incredibile, merito va a lui e ad Enzo Biato. Il pubblico? Sono stati eccezionali fino ad adesso: abbiamo ancora bisogno di loro. Se i ragazzi hanno avuto una marcia in più è anche merito loro”.
Poi è il turno del match winner, Mattia Lombardo: “Mancava l’ultimo passo per coronare un sogno e ce l’abbiamo fatta. Non era semplice, ma ce l’abbiamo fatta: sono contentissimo di aver fatto il gol della vittoria. Ogni sera credevo nella possibilità di fare un goal decisivo e per questo ringrazio tutti, dai tifosi ai compagni, fino al mio mental coach. Abbiamo fatto un passo, adesso recuperiamo energie fisiche e mentali. Come abbiamo fatto? E’ il frutto di un grande lavoro, ci siamo compattati ed uniti ancora di più nelle difficoltà. Andiamo ad affrontare la partita con il Cuneo consapevoli dei nostri mezzi, anche perché i punti conquistati sul campo sono chiari. Il rigore? Sapevo già dove calciarlo, era da tempo che mi allenavo per tirarlo così: mi sono isolato perché era una responsabilità importante. Oggi è giusto godere di questa vittoria tutti insieme. Quanto sono cresciuto in questo anno? Molto, sia dentro che fuori dal campo, abbiamo dovuto affrontare delle situazioni che ci hanno fatto crescere come uomini. Rivalsa sul Pontedera? No, ci ho passato sei mesi ed è una società importante, anche se il gol mi ha fatto piacere. Adesso per noi inizia un altro piccolo campionato da affrontare con grande determinazione”.

Paolo Lazzari