Lucchese, lascia segretaria Marcella Ghilardi

13 giugno 2019 | 13:51
Share0
Lucchese, lascia segretaria Marcella Ghilardi

Di lei rimarranno a lungo nella mente dei tifosi rossoneri le immagini della corsa alla sede della Figc per presentare i documenti per l’iscrizione al campionato in extremis. Marcella Ghilardi da oggi (13 giugno) non è più nella segreteria della Lucchese. E per accomiatarsi ha scritto una lunga lettera a città e tifosi: “Con la morte nel cuore comunico che mi sono vista costretta a  rassegnare le dimissioni dall’incarico che fino ad oggi ho ricoperto all’interno della Lucchese Libertas con la dignità, trasparenza e legalità che la mia etica professionale mi richiede. Ho provveduto negli ultimi giorni ad inviare all’attuale legale rappresentante della proprietà la documentazione necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato”.

L’amarezza per l’assenza negli ultimi mesi della proprietà è evidente: “Nessun esponente della società – dice Ghilardi – si è fatto vivo nemmeno dopo l’epica partita di sabato a Bisceglie, né tantomeno prima per sapere se avevamo i mezzi per affrontarla. Le uniche volte che sono stata contattata dai rappresentanti della società su evidente suggerimento di chi dietro le quinte dirige ancora le danze) è stato per ricevere solleciti a compiere attività che esulavano dal mio ruolo e le mie mansioni e che, comunque, ho svolto solo ed unicamente per il bene e l’attaccamento alla Lucchese Libertas. Nell’ultimo anno tuttavia il mio legame con la città e con il mondo rossonero si è ulteriormente cementificato, ringrazio quindi tutti i tifosi e tutti coloro che gravitano intorno alla Lucchese, perchè mi hanno fatto veramente sentire parte di una famiglia. All’eccezionalità delle emozioni provate in questa stagione ha purtroppo fatto da contraltare una gestione societaria deficitaria ed inadeguata, che ha deriso e offeso un’intera città”.
“Come è noto – prosegue nel racconto – ultimamente sono stata costretta anche a rivolgermi ad un avvocato per tutelarmi, ma già da mesi, a causa della gestione societaria che ricadeva sul quotidiano svolgimento del mio lavoro, il mio stato di salute era fortemente minato: spesso mi sono chiesta se per lavorare fosse normale essere costantemente sottoposta ad attacchi di panico, stress, tachicardia e svenimenti. Tuttavia, per amore della mia professione, per rispetto dei pochissimi colleghi che mi sono rimasti vicini e della squadra, ho deciso di non mollare e di portare in fondo la stagione. Ne è valsa la pena perchè il risultato ottenuto rimarrà scritto nella storia della Lucchese e della città di Lucca. Sono senza stipendio da mesi ma ho affrontato questa impresa, come tutti i membri della squadra e dello staff, solo per il bene della Lucchese e di Lucca, città della quale mi sono follemente innamorata e che porterò sempre nel mio cuore. In questi mesi ho messo da parte tutto quello che riguarda la mia vita privata, ponendo al primo posto il ruolo che ero chiamata a ricoprire, ruolo che sarei entusiasta di poter continuare a svolgere qualora la situazione mutasse completamente con l’allontanamento anche di tutti coloro che hanno fatto il male della società. Mentre scrivo queste righe con l’emozione che mi sopraffa, dentro di me spero sempre che nonostante queste inevitabili dimissioni, la mia persona possa un giorno tornare ad essere prof essionalmente utile alla Lucchese”.
“Approfitto – conclude – per inviare un enorme ringraziamento a mister Favarin, il direttore Obbedio e a tutto lo staff, che in questa stagione mi hanno accolto tra loro facendomi sentire pienamente parte della bellissima famiglia che si era venuta a creare tra di noi. Identico, enorme abbraccio va a tutti i ragazzi della squadra, i quali, ognuno a suo modo mi ha nno lasciato un arricchimento umano ed emotivo che porterò per sempre come bagaglio personale, nel proseguo della mia vita. Mi mancherà il mio ufficio, l’erba del Porta Elisa, le passeggiate sulle Mura, i cori dei tifosi, mi mancherà tutto di Lucca e della sua splendida gente. Mi sento un po’ come quando si perde un amore, un amore forte, sincero, che nella mia mente rimarrà indissolubile, e che in qualche modo spero… ritorni!”.