
Non è un estate qualunque per il calcio internazionale. Nonostante sia un anno dispari. Perché anche il pallone è diventato globalizzato e contemporaneamente quest’anno ci sono in contemporanea tre competizioni continentali. Naturale che la maggiore attrattività resti alla Copa America: nazionali storiche, tre delle quali (Uruguay, Brasile, Argentina) hanno vinto campionati del mondo. E in campo grandissimi campioni più o meno affermati e soprattutto interessanti per il mercato delle società di serie A. Tanti gli osservatori sui campi di gioco del Brasile per ‘pescare il jolly’, magari ancora non a valutazioni stratosferiche.
I quarti di finale, in programma fra stanotte e sabato, sono tutti suggestivi: Brasile – Paraguay, Venezuela – Argentina, Colombia – Cile e Uruguay – Perù. I verdetti sembrerebbero già scritti in tre delle sfide su quattro, la maggiore suggestione arriva dal match dei bicampioni uscenti del Cile contro la Colombia di un James Rodriguez pronto ad approdare nel campionato italiano con la maglia del Napoli. L’appuntamento, per l’Italia, è all’una di notte fra venerdì e sabato.
Ma suggestioni e curiosità non mancano anche dalle altre due competizioni in corso. Innanzitutto la Gold Cup per il centroamerica. Prima volta con formula allargata che ha permesso così di conoscere realtà quasi mai citate in competizioni di rilievo. Due le novità di questa edizione 2019: Haiti e, soprattutto, Curacao. Quest’ultima è una delle Antille Olandesi, ha una popolazione di 150mila abitanti e nessuna o poca tradizione calcistica, se non locale. Eppure nel suo girone ha eliminato Honduras ed El Salvador, squadre che vantano presenze ai campionati del mondo. La favola, probabilmente, si interromperà contro la corazzata Usa (si gioca alle 2 di notte fra domenica e lunedì, ora italiana ma tanto basta per vivere un vero sogno. Per Haiti molto ha fatto un girone non irresistibile, ma a stupire è l’averlo chiuso a punteggio pieno grazie alle vittorie su Costarica, Bermuda e Nicaragua. A proposito delle Bermuda, a parte una splendida divisa di colore rosa c’è da sottolineare la prima vittoria in Gold Cup, contro il Nicaragua, che permette di entrare nella storia.
Sulla Coppa d’Africa molto ancora da valutare: si è chiusa la prima giornata delle qualificazioni ed è appena iniziata la seconda. Anche qui la formula allargata ha permesso ad alcune squadre meno blasonate di affacciarsi alla manifestazione. Due su tutte hanno, finora, stupito: Uganda e Madagascar, entrambe a 4 punti dopo due match. Sorprendente anche il pari d’esordio per il Benin contro un Ghana che schiera sempre grossi calibri protagonisti nei campionati europei. Da ‘paura’ e tutto da seguire il gruppo D con Costa d’Avorio e Marocco che, per ora, hanno messo la testa avanti su Namibia e Sudafrica.
Ma sarà un’estate ricca di divertimento ‘pallonaro’. E per i club, intanto, è già cominiciata la lunga fase delle qualificazioni per Champions League ed Europa League.
Enrico Pace