Lucchese, via libera alla cordata di Santoro&Co

27 luglio 2019 | 16:11
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Lucchese, via libera alla cordata di Santoro&Co

Lunedì (29 luglio) alle 15. È questa l’ora X per conoscere il futuro della Lucchese. Poco più di 24 ore dunque per la cordata di imprenditori del territorio facenti capo all’ex responsabile marketing della società rossonera Mario Santoro, di fatto l’unica alternativa rimasta in campo, per salvare il calcio a Lucca. Come spiegato dallo stesso Santoro, dopo il via libera alla costituzione della nuova società arrivato nel tardo pomeriggio direttamente dal sindaco Alessandro Tambellini, il gruppo in queste ore è al lavoro in quella che sembra una vera e propria “missione impossibile”: costituire una nuova società da zero ed iscriverla al campionato in praticamente un giorno e mezzo. Al momento sono infatti da escludere eventuali proroghe alle scadenze. Qualora la cordata non dovesse riuscire in questa impresa, sarebbe la fine del calcio a Lucca, almeno per quest’anno.

“Abbiamo parlato con il sindaco che ci ha dato la sua disponibilità ad appoggiare il nostro progetto – spiega Santoro -. Le coperture ci sono. Adesso siamo al lavoro per costituire una nuova società. Puntiamo ad iscrivere la squadra alla serie D o, se non ce la faremo, all’Eccellenza ma è un corsa contro il tempo. Dobbiamo anche trovare un notaio disposto a lavorare nel fine settimana e non è scontato. Poi lunedì avremo i due passaggi fondamentali: dovremo andare a Firenze e fare tutte le pratiche per affiliare la società alla Federazione e poi iscrivere la squadra al campionato. Allo stesso tempo, dovremo far arrivare a Roma un assegno da 300mila euro entro le 15, altrimenti saremo fuori”.
Qualche giorno fa Santoro aveva “pronosticato” che nessuna delle cordate interessate alla Lucchese sarebbe stata in grado di partecipare al bando del Comune. Su cosa si basava questa sicurezza? “Andiamo a vedere chi erano gli interessati – commenta Santoro – Alla fine Ninni Corda è andato a Foggia, mentre Mariani non ha mai fatto arrivare uno straccio di documento, ha solo detto che c’era. Alla fine l’unico gruppo credibile eravamo noi”.
E adesso? “Adesso non c’è altro da fare che stare a testa bassa e lavorare per cercare di non far morire il calcio a Lucca”. Santoro mantiene il più stretto riserbo in questo momento sugli imprenditori che si starebbero lanciando in questa avventura perché “a Lucca basta una mezza parola per far saltare tutto”. Quello che però l’ex dirigente rossonero ha sempre ribadito è che nel nuovo progetto saranno coinvolti molti nomi che hanno scritto pagine importanti della storia della Lucchese degli ultimi anni. Fra questi sicuramente Bruno Russo, Francesco Monaco e Daniele Deoma. Ma in questo momento chi c’è dietro passa in secondo piano. Sarà anche questa volta una corsa contro il tempo per far rimanere accesa la fiammella rossonera.