





L’Olimpia Milano si aggiudica l’edizione 2019 del trofeo Lovari: davanti ad un palazzetto delle grandi occasioni, il roster di coach Messina si impone per 87-75 contro i l’Anadolus Efes, con una gara mai in discussione, combattuta davvero solo nel primo quarto. Un’autentica festa per lo sport, che concentra in una serata – quella della finale del trofeo – istantanee di bellezza premute insieme: bambini che giocano a bordo campo, membri di società locali che hanno appena terminato i clinic con le guide di top club, giocate spettacolari e tanta voglia di divertirsi.
L’inizio è targato Efes: i turchi passano subito con la tripla di Tibor Pleiss – tra i migliori dei suoi – ma Aaron White risponde subito con tre punti anche per Milano. L’Efes prova a scappare portandosi sul 16-12 a metà tempo, ma i ragazzi di Messina la riprendono con Rey dalla lunetta ed incorniciano il sorpasso con la tripla di Moraschini, per il vantaggio (22-16) dopo i primi dieci di gara.
L’inerzia non cambia nel secondo quarto. L’Efes – con Ataman che sbraita dalla panchina – prova a rifarsi sotto, ma Milano mantiene la distanza di sicurezza anche grazie alle prestazioni illuminate di Shelvin Mack e White, tra i più pimpanti insieme a Moraschini, anche se la palma di man of the match va senza dubbio al gigantesco Kaleb Tarczewki: tutti suoi i rimbalzi, classe da vendere, punti pesanti. A metà del secondo quarto il parziale racconta la stessa storia: 33-22 Milano, anche per effetto della tripla di un ispirato Vladimir Micov. Peters prova a scuotere i turchi, ma la tripla di Dulkys prima e la spaziale imbeccata di di Rodriguez per Rey poi, anestetizzano le velleità di rimonta: si va all’intervallo lungo sul 45 a 34.
Nel terzo quarto Ataman mischia le carte per provare a sovvertire l’inerzia della gara, ma si scontra contro la serata di grazia di Micov e Tarczewki (suo il punto del 52-36), anche se Saybir prova a rimetterla in carreggiata con una tripla. Nella squadra di Istanbul è soprattutto l’ingresso di Ilyasoglu a scompaginare il mazzo: canestri e assist come se piovesse, per gli applausi convinti del pubblico. L’Olimpia però è un martello e continua ad andare a punti con cadenza chirurgica: capitan Cinciarini sfonda, va a canestro e porta a casa anche un libero che sbatte sul ferro. Sezgun – 8 di fila per lui – prova a ridare ossigeno ai suoi, ma Milano chiude il terzo sul parziale di 69-49.
Un vantaggio netto, che consente di allentare la tensione nell’ultimo quarto, quando due triple di Rebic e quella di Pleiss, insieme al tiro sulla sirena di Dunston accorciano le distanze, anche se Dulkys (tiro da tre anche per lui) e Moraschini ristabiliscono le gerarchie sul parquet. Finisce così: 87-75, con Milano che si aggiudica il Lovari al termine di una prestazione convincente e con la gioia in fondo al cuore del pubblico di Lucca che, per due giorni, si è riempito gli occhi di grande basket.
Paolo Lazzari