
L’inizio per una neopromossa, assente per 22 anni dalla serie D, che è al terzo posto solitario con 14 punti non non può che lasciare soddisfatti i piemontesi. La continuità per il Fossano è arrivata nelle ultime tre giornate in cui ha totalizzato 7 punti. Gli azzurri sono andati oltre le più rosee previsioni. Per una società che ha sbandierato come obbiettivo la permanenza in categoria il bilancio è più che lusinghiero.
Allenatore
Sulla panchina dei piemontesi siede Fabrizio Viassi, il tecnico artefice del doppio salto dalla Promozione alla serie D. L’allenatore vercellese è specializzato in promozioni avendo vinto quattro campionati d’Eccellenza sulle panchine di Acquanera, Trino, Novese e Fossanp. A queste vittorie si aggiungono anche quelle in Promozione con Casale, Fossano e Trino.
Rosa
Il reparto in cui il sodalizio è maggiormente intervenuto è il centrocampo. In porta dal settore giovanile del Chieri arriva Giacomo Maggiolo. L’unico innesto difensivo è Riccardo d’Ippolito dal settore giovanile del Torino. A metà campo dal Cuneo arrivano Simone Angeli e Marco Cristini, dal Bra Nicola Massucco e Simone Bergesio dirottato nello scorso campionato al Benarzole, l’italo-rumeno Daniel Boloca fino a gennaio 2019 alla Pro Sesto poi trasferitosi al Francavilla, Andrea D’Orazio fino a dicembre 2018 al Bussoleno poi al Milano City, dalla Pro Vercelli con la formula del prestito arriva Pietro Zeni. In attacco i volti nuovi sono Lorenzo Mitta fino a dicembre 2018 al Borgosesia per poi trasferirsi alla Fezzanese e il senegalese Salif Sangare ex Pro Donero.
Cammino
Due seri banchi di prova superati nei primi 180′ di campionato, battendo all’Angelo Pochissimo di Fossano il Prato e uscendo indenne a Chieri il turno successivo, contro due tra le più serie candidate al passaggio di categoria. Poi sono arrivate due sconfitte consecutive lontano dal Piemonte in mezzo alle quali è arrivato il poker di gol al Verbania tra le mura domestiche. Il cammino è ripreso pareggiando con la Caronnese un’altra grande e i sue successi per 2-0 a Vado e in casa con la Lavagnese. Non subisce gol da 299 minuti, dal gol di Diallò della Fezzanese il 28 settembre 2019.
Cifre
Il rendimento è decisamente migliore nelle gare interne dove ha totalizzato 10 punti, mentre fuori casa ne sono arrivati 4. Il bilancio fuori casa è di 2 sconfitte, un pareggio e una vittoria. Per 1-0 è stata battuta al Buon Riposo dal Seravezza Pozzi con gol partita nel primo tempo, mentre al Miro Luperi di Sarzana è uscita sconfitta per 3-1 arrivando al riposo in doppio svantaggio. In pieno recupero su calcio di rigore ha evitato la sconfitta a Chieri nell’unico rigore che si è vista fischiare a favore da inizio campionato. L’unica gara in cui fuori casa è andata in vantaggio per prima ha vinto al Ferruccio Chittolina di Vado Ligure per 2-0 con doppietta del senegalese Saliuf Sangare. 13 i gol segnati dagli azzurri, capo-cannonieri sono Lorenzo Mitta e Riccardo Romani con 4 gol, 2 reti per Giacomo Galvagno e Sagre, a quota uno troviamo Giraudo. Ha avuto un rigore a favore e due contro nella gara d’esordio entrambi trasformati dal pratese Fofana. Non ha subito espulsioni.
Rosa
Portieri: Giorgio Merlano, Alessandro Bosia, Giacomo Maggiolo dal settore giovanile del Chieri.
Difensori: Matteo Bertoglio, Lorenzo Brondino, Enrico Campana, Fabio Coviello, Riccardo D’Ippolito dal settore giovanile del Torino, Federico Galvagno e Samuele Scotto.
Centrocampisti: Simone Angeli ex Cuneo, Simone Bergesio dal Bra nella passata stagione al Benarzole, Daniel Boloca italo-rumeno ex Francavilla alla Pro Sesto fino a gennaio 2019, Marco Cristini ex Cuneo, Andrea D’Orazio fino a dicembre 2018 al Bussoleno poi al Milano City, Samuele Giraudo, Nicola Masucco ex Bra, Riccardo Romani e Pietro Zeni in prestito dalla Pro Vercelli.
Attaccanti: Giacomo Galvagno, Samuele Madeo, Lorenzo Mitta fino a dicembre 2018 al Borgosesia poi alla Fezzanese, Salif Sangare senegalese ex Pro Donero
Arbitro
Luca Piletti di Bergamo è stato designato per la sfida al Porta Elisa e potrà avvalersi dei signori Giuseppe Cucinotta di Brescia e Francesco Marrazzo di Bergamo.