Hockey Forte dei Marmi, nasce l’area marketing




Percorso di comunicazione 4.0 per la società affidato a Massimo Alparone
L’Hockey Club Forte dei Marmi volta pagina. E intraprende un percorso di comunicazione 4.0. A Forte dei Marmi si lanciano mode, trascorrono le vacanze volti del gossip con un turismo che vede una grandissima percentuale di stranieri. Ma Forte dei Marmi è anche molto conosciuta ed amata nel settore sportivo per la società italiana di hockey su pista che con suoi colori sociali rosso e blu è stata costituita nel lontano 1962.
La formazione rossoblù è la protagonista assoluta negli ultimi anni dell’hockey nazionale ed internazionale, aggiudicandosi tre scudetti consecutivi (2013-2014, 2014-2015, 2015-2016) e vincendo nuovamente nella stagione 2018-2019, disputando ben 6 finali consecutive. Vanta inoltre una Coppa Italia e due Supercoppe. Tra i giocatori che hanno vestito la maglia dell’Hockey Club Forte dei Marmi si annovera anche lo spagnolo Pedro Gil Gómez, considerato uno dei migliori giocatori di tutti i tempi.
Ecco che nel 2020, l’anno per antonomasia della ripartenza, la dirigenza della squadra ha scelto con convinzione di rafforzare la propria brand identity tramite campagne di advertising mirate e di profilazione trasversale.
Per sviluppare le sponsorship ed il rilancio dell’immagine è stato chiamato Massimo Alparone, imprenditore già noto per le sue operazioni di marketing e comunicazione e molto seguito da tante aziende: sarà lui a rivestire il ruolo di nuovo responsabile marketing della storica società sportiva.
“L’istituzione di un’area marketing è un altro importante passo che compie l’Hockey Forte in un’ottica di crescita organizzativa e professionale – esordisce il presidente Piero Tosi – che punta a confermare la società tra le prime in Italia ed in Europa. L’affidamento ad un campione ed un professionista del calibro di Massimo Alparone significa che stiamo puntando alto e di questo non posso che ringraziare il nostro general manager Antonio Agostini”.
“Il mondo cambia e pure lo sport cambia – evidenzia il general manager Agostini – e sicuramente il lockdown ha reso più stringente la necessità di prendere in considerazione modelli diversi per adattarci al cambiamento, capirlo e metterlo a frutto. Ad oggi abbiamo sicuramente compiuto una buona ricerca sponsor ma non abbiamo mai avuto un’area marketing strutturata. L’hockey oggi non è più il semplice risultato sportivo, di cui ci gonfiamo il petto per i traguardi raggiunti, ma è anche la comunicazione di un’immagine e di un messaggio che possa coniugare i concetti di sport-benessere-salute. Inoltre oggi le aziende cercano progetti che siano vere piattaforme di comunicazione e che sviluppino un advertising a 360 gradi, che oggi possiamo definire 4.0. Garantire appeal ad un partner privato non può più limitarsi ai 500 o 1500 spettatori presenti al palazzetto o sulla stampa ma anche attraverso forme diverse che, ovviamente, includono le piattaforme digitali. Ne viene fuori un progetto maturo e allargato, non più limitato alle partite della squadra”.
Come anticipato dal nuovo responsabile marketing Massimo Alparone, “le operazioni non si limiteranno alle partnership ma anche a campagne di coinvolgimento per l’educazione allo sport tramite l’hockey”.
“Una squadra di eccellenza in serie A1 è parte della tradizione, quel concetto a cui Forte dei Marmi è particolarmente legato afferma Alparone – ecco che dovrà essere intrapresa un’operazione che viaggerà su un doppio binario: quello di strategie verticali e trasversali. In sostanza da una parte dovrà essere incrementato l’engagement dei tifosi e degli appassionati a questo sport lanciando al contempo la qualità dei prodotti degli sponsor che decideranno di sostenere la società ma, in parallelo, dovremo utilizzare la squadra e lo stesso territorio di Forte dei Marmi che ad oggi sono un veicolo promozionale fortissimo, per eventi nazionali ed internazionali. Senza contare che dovremo adottare non solo una comunicazione ‘off’ ma anche ‘online’ sui social. Nell’articolato piano di rilancio voglio anche fortemente aumentare la presenza delle famiglie alle partite e avviare programmi di educazione allo sport per i bambini ed occasioni ‘esperienziali’ di avvicinamento all’hockey”.