Lucchese, altro ko a Pistoia: è la nona sconfitta in dodici partite

29 novembre 2020 | 17:13
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Lucchese, altro ko a Pistoia: è la nona sconfitta in dodici partite

La Pistoiese vince 2-0 il derby salvezza: a segno Chinellato e Valiani. Rossoneri sempre più ultimi

Pistoiese – Lucchese 2-0
PISTOIESE (4-3-3): Vivoli; Simonti, Solerio, Romagnoli (1′ st Camilleri), Pierozzi; Spinozzi, Mal (44′ st Tempesti), Cerretelli (20′ st Simonetti); Cesarini (46′ st Rondinella), Chinellato (1′ st Gucci), Valiani. A disp.: Toselli, Llamas Acuna, Salvi, Giordano, Stoppa, Renzi, Tramacere. All.: Riolfo

LUCCHESE (3-5-2): Coletta; Banassi, De Vito (38′ st Ceesay), Dumancic (38′ st Solcia); Papini, Panati (38′ st Convitto), Sbrissa (22′ st Moreo), Meucci, Adamoli; Nannelli, Bianchi. A disp.: Biggeri, Panariello, Lionetti, Cellamare, Signori, Bartolomei, Fazzi, Caccetta. All.: Lopez

ARBITRO: Paride Tremolada di Monza (Orazio di Milano, Rizzotto di Roma 2)

MARCATORI: 29′ pt Chinellato, 36′ st Valiani

NOTE: Ammoniti: 17′ pt Sbrissa, 38′ pt Romagnoli, 8′ st Dumancic, 12′ st Benassi

La Lucchese esce sconfitta per 2-0 nel derby a Pistoia. Un altro pesante ko in chiave salvezza per i ragazzi di Lopez, che dopo un buon avvio di gara hanno pagato caro gli errori difensivi prima di spegnersi definitivamente nel secondo tempo. Con la Pistoiese però si sono visti tutti i limiti tecnici dei rossoneri. La Lucchese resta ultima a 3 punti e incassa la terza sconfitta consecutiva, la nona in dodici gare: sono già 26 i gol subiti. La Pistoiese torna alla vittoria dopo 3 ko consecutivi e allunga a +9 sulla squadra di Lopez: non vinceva dall’8 novembre.

La cronaca

Lucchese a caccia della prima vittoria in campionato nel derby in trasferta con la Pistoiese. Ai rossoneri, dopo il ko interno per 5-4 contro l’Albinoleffe, serve una reazione immediata: con la Pistoiese i punti iniziano ad essere più che pesanti per la salvezza.

Qualche cambio di formazione per mister Lopez: out Solcia, Ceesay e Scalzi, dentro De Vito, Meucci e Panati. Davanti confermata la giovane coppia Nannelli-Bianchi. Dall’altra parte mister Riolfo, al debutto sulla panchina della Pistoiese, schiera un inedito 4-3-3 con il trio d’attacco formato da Cesarini, Chinellato, Valiani.

Anche Pistoiese e Lucchese omaggiano Diego Armando Maradona: le due squadre scendono in campo con Live is life, in ricordo di quel riscaldamento a Monaco in cui il pibe de oro incantò (e continua ad incantare) il mondo, e osservano un minuto di silenzio primo dell’inizio del derby.

Parte forte la Lucchese: dopo appena due minuti Bianchi si gira bene al limite dell’area e lascia partire un sinistro che termina poco lontano dall’incrocio dei pali tra i brividi dei padroni di casa. Al 4’ risponde subito la Pistoiese: Valiani riceve un pallone invitante a centro area da un cross sulla destra di Pierozzi ma calcia male sopra la traversa. Al 10’ la partita si ferma per un minuto: applausi dello stadio Melani che offre un altro tributo a Maradona. Al 12’ rossoneri (oggi in maglia bianca) ancora pericolosi: Nannelli su libera sulla sinistra, mette al centro, ma sul pallone velenoso la difesa della Pistoiese si salva in qualche modo respingendo in corner.

La squadra di Lopez insiste: al 14’ Benassi ci prova da lontano, Vivoli smanaccia e sul tap-in non arriva nessuno. Buon avvio della Lucchese, che adesso deve concretizzare. Al 22’ clamorosa occasione per la Pistoiese con i rossoneri che rischiano la beffa: il tiro di Cesarini dal limite viene deviato e finisce in corner a Coletta battuto. Al 29’ cambia la partita: Valiani sfrutta una dormita di Dumancic da rimessa laterale, salta De Vito e, a tu per tu con Coletta, calcia e trova al centro Chinellato. L’attaccante classe ’91, con un tiro fortunoso da pochi passi dalla linea di porta, segna il gol del vantaggio della Pistoiese.

Doccia fredda per la squadra di Lopez dopo un ottimo inizio di gara. Al 36’ la Lucchese ci prova con il tiro da fuori di Bianchi: Vivoli si allunga all’angolino e salva la porta dei padroni di casa. Il primo tempo termina con la Pistoiese in vantaggio per 1-0.

Ritmi alti in avvio di ripresa. Al 6’ la Lucchese protesta per un calcio di rigore per un contatto dubbio in area, ma per l’arbitro non c’è niente. Al 10’ altro grave errore della Lucchese: i rossoneri regalano un pallone sanguinoso agli avversari ma un intervento alla disperata di Meucci salva la squadra di Lopez. La Pistoiese grazia i rossoneri. Se ne vanno i primi quindici minuti del secondo tempo con una brutta Lucchese, scesa in campo con poca cattiveria: sbaglia troppo e non è mai pericolosa. Al 20’ la Pistoiese sfiora il 2-0 con il tiro da fuori di Spinozzi che termina di poco alto.

Al 22’ Lopez prova a cambiare la partita: fuori Sbrissa, dentro Moreo. Al 28’ Cesarini si divora clamorosamente il gol del 2-0 con un destro facile-facile da dentro l’area su assist di Gucci. Notte fonda in casa Lucchese: al 36’, dopo una bella azione corale, Valiani piazza la palla all’angolino basso per il gol del 2-0 della Pistoiese. Dopo 4 minuti di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro: la Pistoiese vince il derby.

Dopo il 90′

Furioso mister Lopez a fine gara: “Abbiamo fatto molto bene per un’ora mettendo in difficoltà una squadra molto forte come la Pistoiese. Faccio presente che noi veniamo da 5 partite consecutive giocate due volte a settimana e ne avremo altre due. Abbiamo avuto anche 21 giocatori positivi al Covid che non posso far giocare: si sono negativizzati ma non stanno in piedi. Però la Lega ci fa giocare ugualmente: ci fa rispettare il protocollo ma non l’incolumità dei giocatori. Io ne ho 7 fuori, 21 che hanno avuto il Covid e dobbiamo giocare altre due partite. Questa è la Lega, ringraziamo il presidente Ghirelli o chi ha fatto il calendario. Sono molto arrabbiato, non si è pensato all’incolumità dei giocatori. Pensava soltanto dilungare le partite, nessuno avrebbe detto niente. Io comunque devo fare i complimenti i miei ragazzi che hanno dato tutto anche oggi”.

Giovanni Lopez allenatore Lucchese

Noi ci salviamo, non ho nessun dubbio – afferma il mister -. Ma in questo è così: bisognava tenerne conto, ma hanno preferito far finta di niente”.