Fallimento Lucchese, la fidejussione non era regolare: ecco le motivazioni

1 dicembre 2020 | 18:33
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Fallimento Lucchese, la fidejussione non era regolare: ecco le motivazioni

Depositato il motivi del rigetto del ricorso al collegio di garanzia dello sport

La polizza Cig Pannonia, fidejussione presentata dalla Lucchese per l’iscrizione al campionato di serie C 2018-2019, non era regolare.

Sono state rese note oggi (1 dicembre) le motivazioni con cui il collegio di garanzia dello sport (riunito nella sua seconda sezione, presieduta da Attilio Zimatore e con relatore Angelo Piazza) ha rigettato ad ottobre il ricorso promosso dalla As Lucchese Libertas 1905 Srl presentato in data 7 giugno 2019 contro la decisione della corte federale del 18 febbraio 2019 che aveva ad oggetto la invalidità della fidejussione Cig Pannonia, e comunque il suo tardivo deposito, in sostituzione della precedente emessa da Finworld Spa.

“La polizza depositata – si legge – oltre che tardiva non era conforme alla normativa vigente in quanto il rating risulta certificato dalla società Innolva, la quale non può essere considersta come agenzia di rating globale”. Questo perché “la certificazione di rating da essa prodotta non rispetta i requisiti richiesti dalla normativa in tema di licenze nazionali, svolgendo attività di rating esclusivamente sul mercato italiano”. Inoltre, prosegue la motivazione “dai registri dell’Esma (European Security and Markets Authority) non appare alcun riferimento né al rating Ribes né alla società Innolva”.

Il collegio aveva quindi condannato la Lucchese al pagamento delle spese di lite per 2mila euro. Si conclude con questo atto la vicenda legale e viene confermata, per quanto riguarda la società ora fallita, l’ammenda di 350500 euro a suo tempo inflitta dal tribunale federale.

A rendere note le motivazioni è stato il curatore fallimentare Claudio Del Prete.