Pugilistica Lucchese, Di Santoro e Gatti perdono a Livorno



Due sconfitte che bruciano
È stato un fine settimana povero di soddisfazioni per la Pugilistica Lucchese, che ieri (11 dicembre) ha portato in trasferta sul ring di Livorno due dei suoi atleti: l’élite 2a serie Matteo Di Santoro (69 chili) e l’élite 1a serie Alessandro Gatti (64 chili).
Sfida particolarmente difficile per Di Santoro, che per affrontare Simone Moriconi (Livorno Boxe Salvemini), avversario molto più esperto sulla carta, con più del doppio dei suoi incontri, è dovuto arrivare ai 71 chili, per incontrarsi a metà strada sul peso con l’avversario abituato a combattere nella categoria superiore.
Il lucchese non è però parso appesantito, né è sembrato subire la differenza di peso, risultando anzi molto più incisivo nei colpi rispetto all’avversario. Ma sebbene il livornese abbia evidentemente accusato i pugni di Di Santoro, questi non sono bastati a far volgere il match in favore del lucchese. Moriconi risponde all’esplosività e alla potenza con l’astuzia e la tecnica, cercando di gestire l’avversario con combinazioni meno efficaci, ma più frequenti. Al termine del match il verdetto viene dato sul filo di lana, e il livornese, per quanto segnato in volto, viene decretato il vincitore. Dopo la lettura l’annuncio del risultato però si è potuto vedere un bel gesto di sportività, con Moriconi e il suo secondo che sono andati all’angolo della Pugilistica Lucchese per affermare che, secondo loro, il verdetto avrebbe dovuto premiare Di Santoro.
Molto discusso anche il verdetto del match di Gatti, opposto a Weslati Ghaith (Spes Fortitude), giovane promessa entrata di recente nel panorama pugilistico italiano con ottimi risultati. Ad alimentare la controversia è stata l’assegnazione della prima ripresa, aggiudicata a detta della maggioranza dei giudici dal livornese di adozione, mentre agli occhi di altri e del Maestro Giulio Monselesan sarebbe dovuta andare senza ombra di dubbio al lucchese. Nessuna incertezza invece nell’assegnazione delle seguenti riprese. Gatti porta a casa ottimamente la seconda ripresa, con il suo solito pugilato scoppiettante, mentre a metà della terza subisce un calo eccessivo. A corto di energie conclude il terzo round in rimessa, subendo gli attacchi dell’avversario senza riuscire a reagire efficacemente, e perdendo agli occhi dei giudici quanto fatto di buono fino a quel momento. Il verdetto è una sconfitta piuttosto indigesta alla squadra lucchese soprattutto perché frutto di due letture del match, o quantomeno della prima ripresa, molto distanti.