Andrea Lanfri ha raggiunto la vetta dell’Everest: è la prima volta per uno scalatore pluriamputato

Obiettivo raggiunto alle 6 di questa mattina ora locale. L’annuncio del sindaco di Capannori, Luca Menesini
Impresa raggiunta per l’atleta paralimpico capannorese Andrea Lanfri. Ha raggiunto la vetta dell’Everest. Accompagnato dalla guida alpina Luca Montanari, l’atleta paralimpico lucchese è arrivato sul tetto del mondo, salendo in cima agli 8848 metri.
Ad annunciarlo il sindaco di Capannori, Luca Menesini: “Alle 6 (ora locale) di oggi (13 maggio, ndr), il nostro Andrea ha compiuto il sogno, un’impresa straordinaria ed è il primo scalatore pluriamputato (a causa della meningite) che raggiunge la cima dell’Everest. Grandissimissimo. Emozione enorme”.
“Dal nostro territorio era partito un grande sostegno alla grande impresa . commenta Menesini – perché Andrea con la sua passione e la sua tenacia è un simbolo di speranza e di fiducia. Ringrazio quindi gli sponsor che hanno reso possibile la straordinaria avventura, che sono: Italiana Assicurazioni, Össur, Grive, Michelotti Ortopedia, Martinelli Assicurazioni, La Sportiva, Ferrino Outdoor, Vibram, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Bonifanti panettoni e colombe, Paper Board Alliance, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Ollo Store, Caffè Bonito, BE4 Innovation, Alambicco Academy, Alpipan, Isolex, Del Debbio SpA”.
“Complimenti ad Andrea Lanfri per lo splendido esempio di coraggio e tenacia che ci ha regalato scalando l’Everest. Fondazione Banca del Monte di Lucca è felice di essere tra le istituzioni che lo hanno accompagnato nella sua eccezionale impresa”, sono le parole di Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
Anche il Panathlon Club di Lucca si congratula con il socio e amico Andrea Lanfri per la nuova straordinaria impresa compiuta alle 6 ore locale, quando in Italia era da poco passata l’una della notte del 13 maggio: “La storia di Andrea – dice – è emblematica e prodigiosa: dalla terribile malattia (meningite fulminante con sepsi meningococcica) che l’ha colpito in modo improvviso e violento nel 2015 alla rinascita e ai successi paralimpici (nel 2017 ha vinto la medaglia d’argento, con la staffetta 4×100 italiana, ai campionati mondiali di Londra) fino al suo ritorno in montagna con arrampicate in parete, effettuate con le protesi, sulle vette più alte e impervie del mondo. Grazie alla sua voglia di lottare e di vincere è diventato un grande atleta, dimostrando che nella vita tutti gli ostacoli, anche quelli apparentemente insormontabili, possono essere affrontati con coraggio e determinazione e quindi superati. Con la forza di volontà e nonostante gli handicap si possono infatti raggiungere tutti i tetti del mondo”.