Mondiali di calcio amputati, si infrange il sogno dell’Italia di David Bonaventuri: passa l’Uzbekistan

Termina una storica spedizione per il beniamino di Bagni di Lucca, espulso e infortunato: “Onore e merito agli avversari”
Il sogno mondiale di David Bonaventuri e di una storica Italia si infrange ai quarti di finale. La nazionale azzurra di calcio amputati non supera il test contro l’Uzbekistan che, vincendo 5-1, diventa la prima semifinalista della rassegna iridata in Turchia.
Una partita storta per la nazionale e per il beniamino di Bagni di Lucca, il numero 5 azzurro David Bonaventuri: gli uzbechi si rendono subito protagonisti al 3’ del primo tempo con un siluro che li porta in vantaggio per 1-0. Da quel momento in poi una serie di tiri da fermo, una punizione ravvicinata dal limite e due rigori, puniscono la nazionale azzurra che va negli spogliatoi con quattro gol da recuperare e un uomo in meno dopo l’espulsione di David Bonaventuri per fallo di mano sulla linea di porta.
Finisce qui uno storico mondiale di David Bonaventuri, espulso e infortunato. Ma solo applausi per questi storici azzurri: “Nello sport come nella vita è così -ha commentato sui social -. Ci sono giorni in cui si vince, in cui giochiamo bene, in cui non si fanno errori ed in cui si è felici e raggiungiamo gli obbiettivi. Poi ci sono giorni in cui si perde, in cui si gioca male, in cui si fanno errori, in cui siamo delusi e non centriamo gli obiettivi. Oggi abbiamo perso. Ho fatto un errore importante (l’espulsione per fallo di mano) che ha messo in difficoltà tutta la squadra oggi e per le prossime partite. Il dispiacere è molto. Siamo usciti ai quarti di finale della coppa del mondo. Onore e merito agli avversari. Ma capita. È lo sport, è la vita. La vita è fatta di imperfezioni, di imprevisti. Queste sono le regole del gioco, a prescindere dal fatto che vorremmo che fossero diverse. Accettare e apprezzare l’agrodolce (agro oggi, dolce ieri) è il prezzo da pagare per vivere in un mondo quasi sempre imperfetto, ma al tempo stesso ostinatamente bello”.
“Aldilà dell’espulsione, il mio mondiale termina qua, oggi dopo visite ed accettamenti negli ospedali Turchi mi è stato confermato uno strappo al trapezio, che già avevo sollecitato contro l’Angola – prosegue -. Termina il mio mondiale, ma non quello dei miei compagni che si giocheranno i posti dal 5-8. Quindi continuateci a seguirci sulla pagina della Fispes e tifateci ancora! Grazie mille a tutti del sostegno, mi ha fatto molto piacere”.