In vigore la riforma, nascono le figure di volontario e lavoratore sportivo

5 luglio 2023 | 19:23
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In vigore la riforma, nascono le figure di volontario e lavoratore sportivo

Ogni società sportiva dilettantistica dovrà avere un account in un apposito registro sul quale gestirà tutti gli adempimenti

È entrata in vigore in sordina ma rischia di incidere sulla posizione di molti. È la riforma dello sport, approvata con decreto legislativo 36 del 2021 e successive modifiche. Una riforma nata già ‘zoppa’ sia per la mancanza di alcuni strumenti necessari per il suo funzionamento sia perché alcuni aspetti della riforma potrebbero essere modificati in parlamento con l’approvazione di un nuovo decreto legge atteso per fine mese.

Cerchiamo, però, di orientarci con le novità grazie al Movimento Sportivo Promozionale e al professionista lucchese, Enrico Paganucci.

Una delle principali novità della riforma dello sport è l’attivazione di un account nel registro delle attività sportive (RAS) su registro.sportesalute.eu. Il registro sarà lo strumento principale attraverso il quale le Asd o le Ssd potranno gestire gli adempimenti derivanti dalla applicazione della riforma. Solo attraverso il registro si potrà stampare il certificato che attesti la regolare iscrizione allo stesso.

Nasce, inoltre, la figura del lavoratore sportivo. Le nuove regole si applicano ad atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara che esercitano attività sportiva retribuita a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo. È considerato lavoratore sportivo chi svolge, sempre a fronte di un corrispettivo, le mansioni rientranti fra quelle necessarie allo svolgimento di attività sportiva. Le Federazioni avranno il compito di definire le figure che, nell’ambito della loro attività, potranno acquisire la qualifica di lavoratore sportivo. Il lavoratore dovrà essere tesserato a Federazioni o Eps. I contratti di riferimento per i lavoratori sportivi, se non sono contratti subordinati, saranno i contratti Cococo, collaborazione coordinata e continuativa, con iscrizione alla gestione separata tenuta dall’Inps. Tutti i lavoratori dovranno avere un contratto stipulato in forma scritta le cui peculiarità saranno molto probabilmente riportate in una sezione apposita del Ras. Per le mansioni di carattere amministrativo-gestionale saranno previsti contratti simili ma che non avranno valenza di contratti sportivi. I lavoratori sportivi non subordinati per essere inquadrati come tali con contratto cococo potranno essere impiegati per 18 ore settimanali escluso l’evento sportivo ufficiale. Tale limite dovrebbe essere portato dal nuovo decreto legge in via di approvazine a 24 ore settimanali. Il conteggio delle ore dovrebbe essere fatto su tutto l’arco del rapporto contrattuale, considerando la media di ore lavorate nell’intero periodo. I compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di 15mila euro. Qualora l’ammontare complessivo dei suddetti compensi superi il limite di 15mila euro, concorre a formare il reddito del percipiente solo per la parte eccedente tale importo.

Non potranno essere inquadrati, invece, come lavoratori sportivi receptionist, custodi, manutentori, baristi, addetti alle pulizie e giardinieri, in quanto svolgono attività non direttamente connesse all’attività sportiva. Per questi soggetti dovranno essere predisposti contratti di lavoro ordinari non legati al lavoro sportivo.

Una figura nuova per Asd e Ssd è, però, quella del volontario, cioè colui che svolge un’attività sportiva non retribuita. Dovrà essere istituito un registro dei volontari e gli stessi volontari dovranno essere assicurati dall’ente con polizza Rct. Il volontario può essere rimborsato, anche a fronte di autocertificazione, fino ad un importo massimo di 150 euro mensili per spese di trasferta, vitto ed alloggio per trasferte fatte nell’interesse dell’Asd o Ssd fuori dal proprio comune di residenza. La trasferta dovrà essere autorizzata da apposito verbale del cda. Il volontario dovrà essere tesserato a Federazioni o Eps.

È prevista una fase di transizione da luglio a dicembre 2023 con eventuali correttivi che saranno inseriti nelle circolari esplicative di Sport e Salute