Da Ancelotti a Ranieri: passerella di campioni del calcio al Trofeo Maestrelli

Un’altra serata di quelle indimenticabili. È quella che si è svolta ieri sera (18 marzo) a Montecatini dove si è svolta la cerimonia del Trofeo Maestrelli, il premio internazionale giunto alla sua 40esima edizione.

Ospiti di eccezione quelli della serata, presentata dai giornalisti Enzo Bucchioni e Barbara Scarpettini, che si è aperta nel migliore dei modi, con il collegamento da Madrid di Carlo Ancelotti, allenatore del Real, che ha ‘quasi’ dato una notizia di mercato, annunciando grande attenzione nei confronti di Nico Paz, cresciuto nel vivaio degli spagnoli, che sta facendo faville al Como.

Con la consueta regia di Fabrizio Giovannini e dei suoi collaboratori durante la cena alle Panteraie di Montecatini Terme, è stata una carrellata di grandissimi personaggi, tutti di spessore internazionale.

Da Alberto Zaccheroni, campione d’Italia con il Milan e allenatore del Giappone più volte vincitore della Coppa d’Asia, fino al vice allenatore della Lazio Fabrizio Del Rosso. Da ‘Puliciclone’ Pulici, bomber del Torino anni Settanta, l’ultimo che si è cucito lo scudetto sul petto (“Nel calcio moderno non c’è nessuno che mi assomiglia”, ha esclamato), allo storico direttore sportivo dell’Empoli Pino Vitale, scopritore di tanti talenti del mondo del calcio.

È stato Renzo Ulivieri con il sindaco di Montecatini Claudio Del Rosso, tifoso laziale, a consegnare il premio intitolato a Tommaso Maestrelli, artefice del primo scudetto della storia della Lazio, nel clou della serata, a Claudio Ranieri, allenatore della Roma, che ha portato i giallorossi a ridosso della qualificazione alla Champions League: “Ho sempre creduto in questo gruppo – ha detto – che aveva perso un po’ di autostima. Loro mi hanno ripagato con una serie di ottime prestazioni, ma non è finita qui. Dobbiamo continuare a credere in quello che poteva apparire come un sogno quando sono arrivato, con la stessa leggerezza con cui sono state affrontate le ultime sfide”.

Premio anche al direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna, che ha esaltato le qualità del difensore Buongiorno, proveniente dal Torino, come sorpresa della stagione, e che si è definito ancora pienamente in corsa per la vittoria finale dello scudetto, nonostante la forza dell’Inter. Riconoscimenti anche all’arbitro internazionale Simone Sozza, al presidente della Pistoiese Sergio Iorio (“Abbiamo un orizzonte di 3-4 anni per far tornare la squadra nella categoria che merita”) e a Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione italiana allenatori. Anche i giornalisti sono stati protagonisti della serata, con Filippo Grassia e Paolo Condò a ricevere l’ambito trofeo per la loro carriera.

Spazio anche ai giovani. Il lucchese Lorenzo Tosto del vivaio dell’Empoli è stato la promessa del calcio individuata per questa 40esima edizione del torneo.

Infine, ma non ultimo per importanza, il premio Emanuela Perinetti, dedicato alla figlia dell’ex ds di Napoli, Roma e Bari Giorgio Perinetti, per sensibilizzare sul tema dei disturbi dell’alimentazione. La prima edizione è andata a Stefano Radice, autore del libro sul Grande Torino ‘Solo il fato li vinse’, che sabato (22 marzo) alle 11 vedrà la sua presentazione a Marina di Pisa.

Un gran galà dove non sono mancati momenti di spettacolo, grazie alle imitazioni di Gianfranco Butinar, che ha ricordato le voci indimenticabili di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ e degli allenatori vecchi e nuovi del calcio italiano, strappando applausi a scena aperta.

Un’altra serata riuscita e l’appuntamento al prossimo anno per la 41esima edizione, sempre all’insegna dei grandissimi nomi del calcio.