Dopo New York l’atleta paralimpico Malagoli conquista anche Berlino

27 settembre 2022 | 18:55
Share0
Dopo New York l’atleta paralimpico Malagoli conquista anche Berlino

Domenica il montecarlese ha portato a termine la Bmw Marathon: “È stata dura, sono soddisfatto: quando sai di aver dato tutto devi essere contento”

Quella voglia dentro che, un passo dopo l’altro, innesta la marcia fino a raggiungere il traguardo. E diventare un nuovo punto di partenza. Il montecarlese Emiliano Malagoli guarda sempre avanti, oltre gli ostacoli: primo italiano a correre la maratona di New York nel 2019 con una protesi all’arto inferiore, ieri ha concesso il bis portando a termine i 42,195 chilometri di Berlino.

Un’impresa resa ancora più grande da quel “nonostante tutto” che l’ha fatto penare per oltre metà percorso: “Ho corso i primi 20 chilometri in 2h37’, un ritmo sostenuto, e mi sono assaporato l’atmosfera che si respirava alla Bmw Berlin Marathon. Da lì in poi, però – spiega Emiliano – è stata molto dura a causa di problemi da impatto con il moncone che mi hanno costretto allo stop diverse volte. Ho provato anche a cambiare protesi, ma non c’è stata alternativa alla sofferenza fino alla fine, dovuta anche alla caviglia dell’altra gamba, bloccata da ferri e viti interne. Tagliare il traguardo alla Porta di Brandeburgo è stato meraviglioso”.

Nonostante tutto – appunto – migliorando il crono di New York.

Emiliano Malagoli alla Maratona di BerlinoEmiliano Malagoli alla Maratona di BerlinoEmiliano Malagoli alla Maratona di BerlinoEmiliano Malagoli alla Maratona di Berlino

L’Emiliano stoico non molla mai. E così, in silenzio, trasmette più di ogni parola il crederci sempre e non mollare mai, fino a “contagiare” chi crede di non potercela fare. “È stata dura, sono soddisfatto: quando sai di aver dato tutto, devi essere contento. Ho terminato questa maratona – prosegue Emiliano – con la forza della mente e con il cuore, grazie anche al supporto di chi ha corso al mio fianco: Marco Venturi, responsabile comunicazione di Snep; Claudio Comigni, responsabile Bridgestone Moto per il Sud Europa e Beatrice Massoni, la mia personal trainer. D’altra parte gli obiettivi, nello sport e nella vita di tutti i giorni, si raggiungono con il gioco di squadra”.

“Ma ci tengo a ringraziare tantissimo anche Bmw Group di Berlino – sponsor della maratona – per la splendida organizzazione sul posto e l’opportunità di aver potuto visitare il loro stabilimento: l’occasione mi ha permesso di confrontarmi con dipendenti e vertici Bmw, e con Nyasha Derera, maratoneta e ambasciatore del movimento Special Olympics, sull’importanza dello sport come strumento di inclusione”.

Traguardo nuovo punto di partenza, si diceva: “Se trovo il modo di non soffrire come a New Yorke ieri, mi piacerebbe correre la terza maratona anche per capire con quale tempo potrei concluderla al massimo delle mie potenzialità”.

Sempre a tutta, come accadrà sabato 15 e domenica 16 ottobre a Jerez, in Spagna, per l’ultima tappa del campionato europeo di motociclismo paralimpico, l’European Handy Bridgestone Cup a Jerez in Spagna.

Emiliano ci arriva da primo della classe e così vorrà – con tutti gli scongiuri – tagliare il suo ennesimo traguardo.