Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca

22 novembre 2022 | 13:33
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Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca
Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca
Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca
Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca
Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca
Il baskin e la vela al centro della conviviale del Panathlon Lucca

Le due discipline sportive raccontate dai loro protagonisti

Il baskin e la vela sono stati al centro dell’ultima conviviale del Panathlon international club di Lucca, che si è svolta ieri sera (21 novembre) all’antica trattoria Stefani a San Lorenzo a Vaccoli, alla presenza anche dell’assessore allo sport del comune di Lucca Fabio Barsanti.

Il socio Panathlon Gianluca Orsi, direttore tecnico della società Warriors Lucca Baskin e consigliere nazionale dell’ente italiano sport inclusivi Eisi (ente di promozione paralimpico riconosciuto dal Cip) ha illustrato le peculiarità del baskin, uno sport che fa rima con inclusione e solidarietà. Insieme a lui hanno parlato di questa disciplina, tutta italiana che altri paesi europei stanno esportando, l’allenatore Luca Menchini, la dirigente Linda Orsi e il giocatore Raffaele De Rosa.

Come è stato evidenziato nel corso della presentazione, il baskin – che oggi ha come testimonial d’eccezione il grande cestista Daniel Hackett – è nato in Italia, dal mondo della scuola, creato da un insegnante e da un ingegnere che avevano scopi diversi ma convergenti. Si tratta di un vero e proprio “stile di vita”:  è caratterizzato da un’autentica etica inclusiva ed ha come base l’equità. In campo ci sono sei giocatori anziché i cinque del basket, con ruoli diversificati in base alle “abilità” del giocatore. Si ispira al basket ma ha 10 regole in più e, grazie a strutture e regole particolari,  permette la contemporanea presenza in campo di giocatori con e senza disabilità, che giocano insieme senza alcuna distinzione. Dal punto di vista tecnico alle due classiche aree, se ne aggiungono altre due più piccole, tracciate a metà dei lati lunghi del campo e dette aree laterali. Queste ospitano due canestri di diverse altezze, per un totale complessivo di sei. In particolare l’allenatore Menchini e il giocatore De Rosa hanno descritto gli aspetti tattici ma anche le emozioni che si provano in una partita di baskin e hanno spiegato che in campo si lotta per la vittoria, come in qualsiasi altro sport, ma che alla fine c’è un “terzo tempo” che unisce le due squadre.

Orsi ha approfittato dell’occasione per invitare chiunque voglia conoscere meglio il mondo del baskin, che rappresenta il massimo dell’inclusione, a farsi avanti e a partecipare alle iniziative degli Warriors. Una partita dimostrativa, a cui hanno partecipato alcuni soci del Panathlon, si è svolta tra l’altro nei giorni scorsi nella palestra Matteotti a S.Anna, dove la squadra lucchese si ritrova ogni sabato per gli allenamenti.

Durante la serata c’è stata poi per tutti i presenti la possibilità di ascoltare i suggestivi racconti sulla vela dei soci Panathlon Alessandro Pfanner  e Luciano Galli, insieme al figlio Marco, che, con Domenico Mei, ingegnere esperto e appassionato della disciplina, hanno raccontato le loro esperienze in mare aperto. Hanno fornito nozioni anche su come viene costruita una barca e su come si svolge una regata, che può durare da un’ora fino a 50 giorni. Sono state quindi descritte le caratteristiche principali di questa passione che rappresenta spesso una sfida con se stessi. Il mare e la vela rappresentano una vocazione e permettono di vivere intensamente – è stato sottolineato nel corso della conviviale – tutta una serie di grandi emozioni, anche opposte tra loro. Navigando ci si trova continuamente di fronte a nuove situazioni ed è per questo necessario migliorarsi in maniera costante. L’esperienza in mare insegna anche l’umiltà e aiuta a mantenere la calma:  sangue freddo, organizzazione e capacità di risoluzione dei problemi sono risorse essenziali dei velisti, che in ogni momento devono saper assumere le decisioni più adeguate. Questo senza mettere a rischio la propria vita perché, ad esempio, se le condizioni meteorologiche non sono favorevoli, è meglio restare in porto, perché la sicurezza viene prima di tutto. C’è poi l’aspetto, da non sottovalutare, del lavoro di squadra sulla barca a vela (l’equipaggio – è stato detto – a volte è un aiuto, in altri casi un ostacolo).

Al termine delle due presentazioni il presidente del Panathlon di Lucca Guido Pasquini, insieme al vicepresidente Lucio Nobile, si è complimentato con i soci e gli ospiti, “per queste attività portate avanti con passione e impegno, ed ha consegnato loro alcuni riconoscimenti in ricordo della serata”.

“Questa conviviale – evidenzia il presidente Pasquini – è stata ricca di spunti interessanti. Come Panathlon vogliamo dare il nostro apporto per far sì che una disciplina interessante e istruttiva come il baskin possa avere un sempre maggiore risalto, perché merita di averlo. Per quanto riguarda la vela, la presenza di soci e ospiti con un’esperienza così ricca e variegata ci ha consentito di imparare molto”.