Bama Altopascio, con Legnaia ancora una rimonta fallita

I rosablu pagano ancora un inizio in salita. Non bastano le triple di Lorenzi
Bama Altopascio – Olimpia Legnaia 76-83 (13-31; 34-48; 51-66)
BAMA ALTOPASCIO: Creati F. 8, Ghiaré 3, Creati M., Mencherini 12, Bini Enabulele 16, Nieri 1, Tarzan n.e., Salazar 18, Mandroni n.e., Lorenzi 18, Nannipieri n.e. Mencherini 12. All. Pistolesi
LEGNAIA: Pracchia 2, Merlo 9, Radchenko 3, Baldinotti 3, Giannozzi, Sakellariou 10, Quaglia, Del Secco 6, Cherubini 17, Madderelli n.e., Nikoci 16, Scampone 17. All. Zanardo
Un’altra gara difficile per Altopascio, un altro tentativo di rimonta che stavolta non riesce. Il Bama Altopascio cade in casa con l’Olimpia Legnaia.
Un inizio difficile, stavolta, aggiunge una zavorra pesantissima alle speranze del Bama Altopascio. Poi solito cuore rosablu, solita rimonta, solite triple di Lorenzi (che portano fino al -3 a 4’42” dalla sirena) ma non basta. Vincono, meritatamente, gli ospiti 83 a 76.
La cronaca
Se ogni match del Bama si trasforma in mission impossible sarà dura smuovere quota 18 dalla classifica rosablu. È inaccettabile iniziare il match, contro un avversario zeppo di atleti professionisti e nettamente superiore come l’Olimpia Legnaia, con le stesse concentrazione e intensità di un’amichevole agostana di prima divisione. Anzi, ancora meno. I miracoli, come contro Arezzo, accadono, ma si chiamano, appunto, miracoli.
Questa volta il sangue di James Naismith congelato nell’ampolla non si liquefà, anche se alla fine i tifosi rosablu hanno sperato in un ennesimo finale clamoroso. Pronti via e giocatori persi sul perimetro, nei tagli back door e a rimbalzo, uniti a tre attacchi lenti, confusi e conclusi con passaggi sbagliati trasformano subito una gara da difficile ad impossibile (0-11). Pistolesi, vedendo l’elettroencefalogramma piatto, prima chiede time out poi cambia tutto il reparto perimetrale.
Il Bama quantomeno inizia ad attaccare ad un ritmo consonoalla categoria ma Cherubini, perso in modo criminale svariate volte, punisce con un 5 su 5 dall’arco, imitato da Sakellariou e Scampone (mvp del match). Sono 7 triple su 8 tentativi, unite a comodi tiri in appoggio del chilometrico Nikoci. Il solco diventa crepaccio. 13-31 al primo fischio ed è già aria di scarpe slacciate.
Seconda frazione ed il trio Bini Enabulele, Salazar, Lorenzi ha un sussulto. Ghiaré non ripete la prova super di Spezia ma alza i giri del motore rosablu che, ripetiamo, a basso regime, con giocatori tendenti a tenere troppo il pallone in mano, non può giocare contro chicchessìa. Intervallo sul -14 e, viste le premesse, è già andata di lusso.
Inizio ripresa e, tanto per gradire, c’è subito il +23 gigliato (36-59). I pick and roll di Scampone diventano un rebus nefasto per i rosablu che non cambiano, non raddoppiano né inseguono lasciando tante, troppe, volte spazio alla mano morbida del playmaker di Zanardo, praticamente infallibile in jump. È ui, insieme a Nikoci, con Quaglia non pervenuto, a punire la Pistolesi band. Comunque sia un buon Salazar e un volitivo Bini mantengono gli altopascesi sul -15 (51-66) sulla terza sirena.
Ultima frazione e solito cliché. Il Bama con le spalle al muro getta il cuore in campo e tenta l’all-in con le logotriple di Lorenzi, di cui due di tabellone, unite ad un’altra conclusione dall’arco con lo stesso “mood” da parte di Mencherini. 71-74 a 5’08’’ dalla fine e partita riaperta. Ancora -3 (73-76) con due liberi di Salazar a -3’51” e -4 a -2’58” con un’altra tripla con “aiutino” di Lorenzi (76-80). Merlo e Del Secco fanno uno 0 su 4 ai liberi che alimenta dolci ricordi sulla tribuna altopascese.
Ma gli dei del basket che avevano teleguidato il tabellone per ben tre volte girano le spalle sulla tripla di Salazar, ben costruita a seguito time out di Pistolesi a -1’40”. La palla del -1 gira sul ferro e Legnaia può, meritatamente, allungare.
Nota a margine: altri 4 falli tecnici per i rosablu. Un tiro libero, e quindi un punto. ogni volta per gli avversari che sul momento sembra non incidere ma che nel finale incidono eccome, possono cambiare il volto tattico del match. Oltre a questo il Bama è l’unica squadra del campionato che, dalla panchina o sul campo, incorre sempre in questa penalità.
Giovedì (30 marzo) al Palabridge alle 20,30, primo dei match in or out con Mens Sana Siena. Cercasi approccio serio e dignitoso al match.