basket femminile |
Basket
/
Sport
/

Un mese per salvare il Basket Le Mura dal baratro. La società: “Servono nuove risorse”

26 aprile 2023 | 14:01
Share0

L’appello del dimissionario presidente Rodolfo Cavallo: “Aspettiamo risposte concrete da parte degli imprenditori lucchesi”

Il basket femminile a Lucca rischia di scomparire. C’è un mese di tempo, infatti, per salvare il Basket Le Mura dal baratro dopo il playout vinto con Moncalieri a termine di una stagione assai travagliata. È questo lo stato d’emergenza illustrato questa mattina (26 aprile) dalla società biancorossa, che ha lanciato l’ennesimo appello agli imprenditori lucchesi. Per ripartire, da vedere se sarà eventualmente dalla serie A1 o A2, serve un gruppo dirigente nuovo e importanti risorse economiche.

Un incontro al Palatagliate molto partecipato quello andato in scena stamattina, ma che ha visto la rumorosa assenza degli imprenditori. Presenti, invece, l’assessore allo sport del comune di Lucca Fabio Barsanti, l’assessore regionale Stefano Baccelli, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Lucca Marcello Bertocchini, il consigliere regionali Vittorio Fantozzi, il presidente di Confcommercio Lucca Rodolfo Pasquini e il rappresentante della Provincia Paolo Benedetti. Il numero uno uscente del club (le sue dimissioni sono arrivate nello scorso mese di gennaio), Rodolfo Cavallo, ha rimarcato quale sia lo stato dell’arte biancorosso. Una storia lunga 17 anni, con tanti trofei, anche sconfitte come del resto insegna il mondo dello sport, ma nei quali Lucca è stata trasportata al centro della pallacanestro italiana. Il club biancorosso, bene ricordarlo, è l’unico team ad aver vinto uno scudetto in uno sport di squadra di tutto il comprensorio lucchese.

A fare il punto sulla delicata situazione è stato il dirigente Massimo Branchetti: “Il Basket Le Mura è percepito all’esterno come una società sportiva tipo la Juventus o il Real Madrid. In realtà, invece, siamo un’associazione dilettantistica, un gruppo di amici che hanno provato a tenere in piedi un’avventura complessa. Siamo più simili alla Pieve San Paolo direi, con tutto il rispetto per la Pieve naturalmente. In questi anni abbiamo sicuramente anche preso decisioni sbagliate e rivedibili. Ci sono stati alti e bassi, ma abbiamo contato unicamente sulle nostre risorse. Non abbiamo mai chiesto un euro di soldi pubblici. In questi anni abbiamo recuperato 9 milioni di euro e non sono pochi. Le difficoltà legate al basket femminile sono innegabili, è un mondo con una fragilità endemica enorme. Quest’anno abbiamo disputato una stagione al di sotto delle aspettative, non ci nascondiamo, ma va anche detto che la nostra giocatrice più pagata si è fatta male subito. Non è stata la nostra stagione migliore, ma la salvezza vale tanto e non è stato un risultato banale. Abbiamo anche fatto un extra investimento per portare a Lucca due giocatrici. Una spesa di circa 30mila euro che ha quindi comportato extra costi”.

Basket Le Mura Lucca è salvo: Moncalieri ko in gara3

Il basket femminile di primissimo livello rischia quindi di scomparire a Lucca e Branchetti lancia l’allarme: “Questo contesto non è più affrontabile, non ce la facciamo ad andare avanti. La prima difficoltà è di natura economica. Non siamo in grado di disputare la serie A1 in questo nuovo contesto. La Gesam, oltretutto, ha avviato un percorso di disimpegno come main-sponsor. Noi non possiamo fare altro che ringraziare per averci sostenuto in tutti questi anni, ma adesso non possiamo più farci conto. Serve un nuovo main-sponsor da 200mila euro. Purtroppo però non c’è rispondenza ed effettivo interesse al Basket Le Mura nell’imprenditoria lucchese. La seconda difficoltà riguarda leenergie interne. Rodolfo Cavallo si è dimesso da tempo, non è più presidente. Tra noi soci c’è stanchezza, mancano le energie per andare avanti. Come terzo fattore c’è il percorso irreversibile avviato dalla Lega: si introduce il professionismo e le società di A1 non possono essere più gestite dalle associazioni sportive. Viene introdotta una logistica più complessa rispetto a quella attuale e i costi aumenteranno del 70%. C’è un altro dato da sottolineare: siamo passati dai 200\300 abbonati negli anni d’oro, fino ai 64 del post vittoria dello scudetto. Un crollo anche dal punto di vista delle entrate e ci prendiamo anche noi le nostre responsabilità. C’è bisogno di cambiare passo e anche io faccio un passo indietro, non c’è più bisogno di me”.

Duro il commento dell’ex presidente Rodolfo Cavallo, che ha lanciato un nuovo appello agli imprenditori lucchesi: “Il Basket Le Mura non interessa a nessuno – afferma -. Nessuno si è fatto vivo per darci una mano in questi 18 anni e questa cosa mi rattrista molto. Sono molto fiero del grande basket offerto in questi anni, di non aver nessun arretrato, del nostro apporto al sociale. Già due anni fa mi ero dimesso, poi mi hanno chiesto di rimanere ed ho accettato. Adesso però mi faccio da parte, ma sono pronto a continuare ad offrire il mio contributo economico. Servono nuove risorse: i costi per disputare un campionato dignitoso in serie A1 sono passati da 450mila euro agli 800mila euro di quest’anno. Il costo della A2? Diciamo sui 260\280mila euro. Io rinnovo l’appello all’imprenditoria lucchese, ma anche oggi nessuno si è presentato. L’unica risposta è arrivata dal presidente della Fondazione Crl, a cui va il mio sentito ringraziamento. Un grazie va anche a tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto in questi anni e a tutti i soci. Adesso però servono risposte, gli imprenditori si devono fare sentire. Aspettiamo un segnale”.

Adesso c’è un mese di tempo per salvare il Basket Le Mura: “Abbiamo bisogno di risorse e di classe dirigente, di nuove energie – affermano i soci -. La città in questi anni non ci ha ascoltato, ma c’è ancora tempo. Noi abbiamo difeso la Serie A1 con le unghie e con i denti. Però adesso o interviene qualcuno o noi non ce la facciamo. E per questo non siamo disposti ad essere attaccati, sarebbe un’enorme ingiustizia. C’è ancora un mese di tempo per salvare il Basket Le Mura: entro fine maggio dobbiamo dare risposte alla Federazione. Lo ripetiamo, per iscriversi in serie A1 o in A2 c’è un mese. Dopodiché il progetto finisce, non ce la facciamo più a portarlo avanti. La gestione è diventata impossibile. Sul piatto, quindi, c’è anche l’ipotesi della chiusura dell’associazione sportiva. Nessuno scappa però, Rodolfo è pronto a dare ancora il proprio contributo economico”.

L’assessore allo sport, Fabio Barsanti, ha ribadito l’impegno del Comune di Lucca al fine di cercare di trovare una soluzione in questo ultimo e delicato mese di tempo: “Il Basket Le Mura è un patrimonio della città. Anche in questo ultimo mese, come amministrazione comunale, vogliamo fare la nostra parte e le proveremo tutte per salvare questo patrimonio sportivo della nostra città”. L’assessore regionale Stefano Baccelli, invece, ha lanciato una proposta per salvare il Basket Le Mura: “Creare una sponsorizzazione cumulativa, una sorta di consorzio, un gioco di squadra da parte delle aziende del distretto cartario”.

La nota della società

“Sulla stagione appena conclusa le aspettative erano altre, ma quando si opera con risorse scarse basta una scelta errata o un imprevisto per condizionare l’intera stagione – affermano -. È il caso dell’infortunio di Agnew che avrebbe dovuto essere la giocatrice di punta per carisma, punti ed esperienza. Per la sua sostituzione la società ha comunque messo in campo un importante sforzo straordinario (oltre 30mila euro) per le due operazioni che hanno consentito di salvare la categoria e confermare Lucca ai vertici del basket italiano. Il futuro non è affrontabile con l’attuale assetto e con l’odierno perimetro di risorse: con la conferenza stampa lanciamo l’ennesima ‘chiamata di responsabilità’ a tutti i possibili interlocutori interessati al progetto: politici, imprenditori, associazioni, appassionati. Se Lucca vuole davvero che l’avventura continui, qualcuno deve farsi avanti”.

“Il contesto è infatti irrimediabilmente mutato: le conseguenze della pandemia, la recessione economica connessa alla guerra in Ucraina e al contesto internazionale, l’inflazione e i rincari delle materie prime sono macro-fattori influenzano tantissimo le capacità di sopravvivenza del club, perché rendono ancora più stretto lo spazio disponibile per le sponsorizzazioni – continuano -. Al contempo la ‘nuova era’ per lo sport femminile, fortemente voluta da Federazione e ministero dello sport, poggia su principi estremamente complessi ed onerosi: l’introduzione del lavoratore sportivo, il professionismo femminile, la trasformazione in società di capitali, gli innumerevoli adempimenti del ‘manuale licenze’ trasformeranno radicalmente il modo di fare basket, privilegiando le società già oggi ben strutturate e spingendo verso realtà maschili femminili. Non è più un movimento sostenibile per le associazioni”.

“Oltre al tema economico, il Basket Le Mura Lucca ha una questione interna: Rodolfo Cavallo per motivi di salute e di età ha già da tempo rassegnato le proprie dimissioni da presidente e come lui molti dei soci sono a fine ciclo. La Serie A1 è stata difesa e garantita ancora per un anno e la società chiude la stagione in linea con il ‘manuale delle licenze’ e senza particolari problemi economici. Ma va rifondata dalle basi: serve un gruppo nuovo che dia il cambio ai soci attuali – concludono – e servono risorse importanti per fronteggiare i maggiori costi strutturali necessari“.