Playoff, sfuma in gara3 contro Virtus Siena il sogno playoff del Bama

Altopascio vende cara la pelle ma non basta
Bama Altopascio – Virtus Siena 54-77 (17-25; 34-50; 47-62; 54-77)
BAMA ALTOPASCIO: Creati F.n.e., Ghiaré n.e., Nieri 2, Bini Enabulele 16, Creati M., Tarzan n.e., Salazar 8, Mandroni, Lorenzi 6, Nannipieri 11, Mencherini 11. All. Pistolesi
VIRTUS SIENA: Berardi 2, Paunovic 15, Bartoletti 9, Banchero 11, Dal Maso 10, Bianchi n.e., Ricciardelli n.e., Olleia 7, Costantini 8, Imbrò 2, Calvellini 3, Laffitte 10. All. Lasi
ARBITRI: Natucci e Barbanti
Provare ad avere la meglio contro un team forte, profondo ed in fiducia come la Virtus Siena con un roster falcidiato, senza Filippo Creati, Ghiaré e Tarzan, era una mission impossible. Quando poi al 17’ Marco Creati si è accasciato a terra per un guaio muscolare, seguito dopo da Nannipieri per l’ennesima distorsione, l’unico imperativo è stato non sbracare davanti ai propri tifosi. Infatti il match non c’è mai stato. Attenzione, anche al completo la Pistolesi Band, giunta ai playoff non al top, non avrebbe avuto la benché minima speranza, ma resta il fatto che Bini e soci sono scesi in campo sempre più demoralizzati dalla situazione. 17-25 al primo fischio e poi 3 minuti horror con 6 palle perse consecutive, cosa che ha fatto spazientire anche il pubblico rosablu che ha provato a scuotere gli atleti in campo. 34-50 all’intervallo e pericolo di imbarcata epica dietro l’angolo.
Il Bama però mostra il solito orgoglio e, con una zona 2-3, unita, vivaddio, ad una garra consona ad un match di playoff, provoca problemi alla corazzata senese: parziale di 7 a 1 (42-51) al 24’. Time out di Lasi e nuovo allungo per il + 15 esterno (47-62). Ultimo quarto ed una difesa da manuale degli ospiti costringe gli altopascesi solo a tiri forzati, da distanze siderali o fuori equilibrio. Il gap si dilata e finisce 54 a 77. C’ è tempo per il commovente applauso a Salazar (3 anni in rosablu) che abbandona l’attività. C’è tempo anche per un altro intenso applauso da parte dello splendido pubblico altopascese (numeroso anche stasera) a giocatori e staff tecnico per la buonissima stagione. Una stagione più che positiva, affrontata con la scelta ben precisa di mantenere quasi inalterato il roster che in 2 anni aveva sbaragliato ogni avversario in serie D e C Silver. Positività che non deve essere misurata con il raggiungimento dei playoff, playoff taroccati e allargati dal regolamento, in cui 2 squadre su 3 vi potevano accedere. Un fatto questo che lascia il tempo che trova. Il vero lato superpositivo è stato che il Bama ha venduto sempre, seppur in mezzo ad alti e bassi, cara la pelle. Infatti eccetto le prime 5 di stagione regolare (0-2 con tutte) la franchigia del Tau ha impattato (1-1) con tutte le altre, salvo uno 0-2 con la Mens Sana Siena. 0-2 ampiamente ripagato da un 2-0 con Quarrata e San Giovanni Valdarno. Tradotto in soldoni: i rosablu, escluse le inarrivabili, hanno lottato alla pari con tutti, nonostante un budget nettamente inferiore e nonostante l’handicap, ultradecennale e vergognoso, nonché ormai incancrenito per i noti e tristi motivi, di allenarsi in un impianto e giocare in un altro.