
Potrebbe essere un gennaio 2020 decisivo per la carriera di Daniele Rugani. Il difensore lucchese sembra finito ai margini del progetto Juventus e nemmeno l’arrivo del vecchio mentore Sarri in panchina gli ha permesso di giocare con più costanza rispetto alle ultime stagioni. E a giugno ci sono gli Europei da conquistare. Che sia arrivato il momento di tentare una nuova avventura lontano da Torino? Le pretendenti non mancano.
Tre gare giocate in stagione da titolare, una col Genoa in campionato e due in Champions contro Lokomotiv Mosca e Bayer Leverkusen sono decisamente poche per un giocatore che mira a ritagliarsi un posto tra i convocati di Mancini ai prossimi Europei. Sono questi i numeri, impietosi, di Daniele Rugani, finito al quinto posto nelle gerarchie di Sarri tra i difensori della Juventus. Eppure il ragazzo ha fatto vedere di poter essere ancora utile alla causa bianconera. Soprattutto contro i tedeschi ha messo in mostra tutte le sue doti, quella puntualità nelle chiusure e quella lucidità nel far ripartire l’azione che avevano convinto la Vecchia Signora ad acquistarlo dall’Empoli e a puntare su di lui nel momento in cui Chiellini, Bonucci e Barzagli avessero appeso le scarpette al chiodo.
Non tutto, però, è andato come previsto. Nelle 90 partite giocate a Torino, Rugani è stato solo a sprazzi il giocatore che aveva fatto innamorare tutti e nonostante i 7 gol segnati non è riuscito a entrare in pianta stabile nell’undici titolare. E in una Juventus che resta tra le più accreditate di Oddschecker per la vittoria dello Scudetto 2019/2020, ma che ha bisogno di innesti di qualità in mediana per tentare l’assalto alla Champions, vero obiettivo stagionale, il lucchese potrebbe essere il primo indiziato a essere ceduto per ottenere le risorse necessarie da reinvestire in un top player di centrocampo.
La possibilità di vedere Rugani lontano dalla Juventus è quindi tutt’altro che impensabile. Rimasto in bianconero a causa del grave infortunio di Giorgio Chiellini dopo essere stato vicinissimo alla Roma, il toscano non è mai stato così distante dai colori bianconeri. Il tecnico ha iniziato a preferirgli il giovane Demiral come primo rimpiazzo dei titolari e tra pochi mesi rientrerà anche il capitano. La valutazione rimane fissata intorno ai 35-40 milioni, ma le pretendenti non mancano.
Nella scorsa estate il nome di Rugani era stato accostato a diverse piazze. Per l’ex Empoli si erano fatte avanti Arsenal, Wolverhampton e Roma, squadre, soprattutto le inglesi, che potrebbero tornare alla carica in questa sessione. In più si è aperta anche un’altra pista, quella che lo vorrebbe al Milan di Stefano Pioli. I rossoneri non sono molto soddisfatti di Musacchio e visti anche i problemi di recupero di Caldara, sono alla ricerca di un centrale da promuovere subito tra i titolari. L’obiettivo numero 1 resta il compagno Demiral ma le ultime ottime prestazioni del turco hanno convinto la dirigenza bianconera a sacrificare proprio l’azzurro per fare cassa. Al momento si tratta solo di voci: il Diavolo è sotto la lente di ingrandimento della UEFA per il fair play finanziario e Maldini e Boban dovrebbero trovare la formula economica giusta per non incorrere in ulteriori sanzioni.
Negli ultimi giorni è rimbalzata anche un’altra indiscrezione, quella che vorrebbe Rugani e lo stesso Demiral coinvolti nella trattativa per portare Ivan Rakitić in bianconero. Il 31enne croato sta trovando poco spazio nel Barcellona versione 2019/2020 e ha già dichiarato di essere pronto a tentare una nuova avventura se continuerà a trovare così poco spazio. Frasi che sono piaciute moltissimo alla dirigenza della Juve che per il vice campione del mondo sarebbe pronta a mettere sul piatto proprio i cartellini dei due difensori e un conguaglio economico. Un’offerta che sembra stimolare molto gli spagnoli, alla ricerca di centrali in grado di far rifiatare Gerard Piqué e di rimpiazzarlo nelle prossime stagioni. Fin qui Lenglet non è stato all’altezza e i due giovani bianconeri potrebbero rappresentare il presente e il futuro della retroguardia blaugrana.