Lucchese, l’ex mister Orrico spegne 80 candeline

15 aprile 2020 | 19:27
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Lucchese, l’ex mister Orrico spegne 80 candeline

Una lunga carriera culminata nella serie A e all’Inter

Spegnerà domani (16 aprile) 80 candeline Corrado Orrico uno dei personaggi più genuini presenti nel mondo del calcio. Dopo una lunga carriera, tre volte diverse sulla panchina della Lucchese e lo storico approdo all’Inter, in Serie A, nella stagione 1991-1992, il maestro di Volpara, negli ultimi anni è diventato apprezzato opinionista sportivo in tv.

Bonan “regala” ad Orrico la conferma come opinionista Sky

A ventisei anni allenava la Sarzanese, a ottanta dispensa giudizi tecnico-tattici nel piccolo schermo. Lo vediamo spesso ospite a Sky. Lui che da di calcio e di cultura, un piacere sentirlo parlare in questo mondo. Innovatore nel mondo del calcio, inventò la “gabbia” negli allenamenti per sviluppare il pressing sugli avversari ed il suo credo calcistico fatto di zona ma non solo. e a sviluppare un eccellente modulo a zona, ma non solo. Un grande uomo di cultura Orrico che quando va in tv cita Pasolini, di cui apprezza le poesie, oppure ricorda Gramsci e che all’Inter, con Jürgen Klinsmann discuteva d’arte, con Lothar Matthäus di finanza.

Quell’avventura sulla sponda nerazzurra del Naviglio, dove era stato ingaggiato dal presidente Ernesto Pellegrini stanco del calcio difensivista di Giovanni Trapattoni, non fu però brillante. Culminò con l’eliminazione dalla Coppa Uefa dopo la sconfitta subita da Zenga e compagni dal Boavista. Il suo capolinea all’Inter arrivò invece dopo il ko per 1-0 dall’Atalanta nell’ultimo turno del girone d’andata. Lui, arrivato in estate da Lucca dove aveva proposto calcio spumeggiante, fu costretto a fare i conti con una difesa che non entrò mai nei suoi schemi.

Si dimise e fu sostituito da Luis Suarez. In quell’anno l’Inter non riuscì a centrare la qualificazione in Europa, finendo la stagione in ottava piazza. Continuò ad allenare tra i professionisti, sempre forte delle sue convinzioni. La sua frase tipica dentro lo spogliatoio? “Vi ricordo che siete liberi di fare quello che voglio io”. Auguri Corrà.