Aquila Sant’Anna, anche il calciatore professionista Haoudi Hamza alla festa dei cent’anni

17 giugno 2022 | 09:40
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Aquila Sant’Anna, anche il calciatore professionista Haoudi Hamza alla festa dei cent’anni

Appuntamento al centro parrocchiale di via Fratelli Cervi. Per l’occasione il volume di Citarella che ripercorre la storia del club dal 1922 ai giorni nostri

Un tuffo nel passato, per poi vivere con maggiore entusiasmo e senso di appartenenza quello che sarà il futuro. È quanto farà l’Unione Sportiva Aquila Sant’Anna sabato prossimo (18 giugno) quando alle 18,30 all’auditorium del centro parrocchiale di via Fratelli Cervi festeggerà i primi 100 di vita attraverso la presentazione del volume (Editore Tralerighe libri) che ripercorre la storia del club dal 1922 ai giorni nostri.

“È un volume che non vuole essere un excursus di statistiche, numeri e classifiche ma che vuole raccontare la storia della società anche attraverso le persone, le loro storie, i loro caratteri. Storie di presidenti, calciatori, allenatori, custodi, ma anche tifosi e genitori e quei giovani ragazzi che troppo presto sono passati a miglior vita”. Queste le parole di Michele Citarella, autore delle 200 pagine ricche di foto e documenti e di tante interviste che ricordano vittorie epiche, episodi curiosi e ritraggono profili di presidenti, custodi, allenatori e di quanti hanno prestato il loro impegno e il loro tempo libero alla causa della società.

Con quale causa nacque la società in quello che all’epoca era un suburbio agricolo è ben chiaro nelle prime pagine del volume. Citarella: “Lo scopo con cui una quindicina di capifamiglia dettero mandato a cinque membri del quartiere di fondare la società era quello di aiutare l’educazione dei fanciulli, in particolare gli orfani della prima guerra mondiale”. Questo scopo dell’educazione giovanile ritorna anche nel 1950, quando la società, mai estinta ma di cui non si hanno notizie di partecipazione ai campionati dal 1942, fu di fatto ricostruita grazie all’impegno del “maestrino” Mario Poli, personaggio che resterà nel club e attivo nel quartiere fino alla sua scomparsa nel 2009. Anche adesso, con trecento tesserati tra scuola calcio, giovanili e dilettanti, l’interesse della società è rimasto intatto, pur in un contesto diverso e certamente più complesso”.

Quali i maggiori successi della società? “In sede sono ancora esposte coppe vinte negli anni del Maestrino, ovvero Cinquanta e Sessanta. Fausto Tacconi, Giovanni Magnelli, Gianpiero Lippi, Fabrizio Ricci, Gianpaolo Matteucci seppero regalare successi nel settore giovanile nei decenni Ottanta – Novanta (Fabrizio Ricci, Adriano Matteelli, Sandro Mansi, Enrico Dell’Osso, il dottor Malfatti, Irio Casini e “Bagai” i più vincenti) cui negli anni Novanta si affiancarono anche le vittorie con i dilettanti grazie a mister Andrea Mareschi. Storiche poi la vittoria del campionato di seconda categoria nell’aprile 2003 sotto la guida di Stefano Fracassi, che iniziò ad allenare proprio grazie ad un intuito riuscito di Lippi. Quella promozione in prima categoria ottenuta da Fracassi che fu valorizzata l’anno dopo dalla salvezza palpitante ottenuta da Paolo Del Barga. Vietato però pensare che si parli solo dei vincenti: tanti calciatori e tecnici sono ricordati anche per averci provato come Alessandro Marchi, Alessandro Moretti, Duilio Cappellini, Paolo Pieri, Mirko Magnelli, Roberto Genovali, Fabio Betti, Maurizio Landucci, Maurizio Gentile e tanti altri del settore giovanile”.

Nel libro non si trascura l’attualità. Citarella: “La società vanta due squadre regionali e una struttura solida. Le persone attive quotidianamente stanno facendo il massimo. Gabriele Bacci e Renato Roffi sono i tecnici vincitori nelle ultime due stagioni. Il mondo è però più complesso rispetto ai decenni scorsi e anche per fare sociale ed educare attraverso il calcio c’è bisogno di competenze, risorse umane e strutture. Per l’Aquila Sant’Anna come per altri club, il futuro si decide soprattutto su impianti e risorse umane, di cui c’è fortemente bisogno”.

La presentazione del volume vedrà i saluti delle istituzioni amministrative e del calcio e poi un riconoscimento ad Haoudi Hamza, calciatore cresciuto umanamente e calcisticamente a Sant’Anna per poi spiccare il volo nel professionismo, con l’ultima stagione giocata nel Frosinone di Fabio Grosso.