Revoca concessione, il Real Academy attende il Tar. E sui campi da padel: “Chiederemo il dissequestro”
Il presidente Claudio Polonia torna a fare il punto e il dg lancia un appello: “Lasciateci lavorare in pace e fateci giocare a calcio”. I genitori chiedono un incontro con il Comune
“Abbiamo il diritto di giocare a calcio, che trovino il modo di farcelo fare. Ci devono lasciare lavorare in pace“. È questo l’appello lanciato alle istituzioni dal direttore generale del Real Academy, Antonio Bongiorni, che desidera chiudere al più presto la querelle tra la società biancorossa – a cui è stata revocata la concessione degli impianti di San Cassiano a Vico – e il comune di Lucca per tornare finalmente a parlare di calcio.
Un appello a cui si accodano anche i genitori dei giovani tesserati del Real Academy, che nel frattempo hanno anche formato il comitato genitori impianto sportivo San Cassiano a Vico. I genitori sono pronti a protocollare una lettera in Comune con la richiesta di un incontro per poter spiegare il loro punto di vista sulla vicenda e per chieder certezze sul futuro.
Nel frattempo però si è aperto un altro capitolo della polemica con botta e risposta a distanza tra Real Academy e Comune. Questa sera (26 settembre), infatti, la società ha convocato una conferenza stampa che ha visto la presenza di molti genitori. Assente, come prevedibile, l’amministrazione comunale, che però era stata invitata a partecipare.
A fare il punto sulla situazione è stato il presidente Claudio Polonia, assistito dal suo avvocato, che ha replicato alle recenti dichiarazioni dell’assessore allo sport Fabio Barsanti.
“Prima di tutto vorrei ribadire che il Tar non ha emesso alcuna sentenza, come erroneamente affermato da qualcuno in questi giorni, ma ha pronunciato un’ordinanza che ha rigettato l’istanza cautelare – afferma il presidente Polonia -. Ho letto le ultime dichiarazioni rilasciate dall’assessore Fabio Barsanti in cui asserisce che al Real Academy potrà essere assegnato uno dei due campi che saranno pronti da qui a un mese dopo i lavori. Innanzitutto vorrei capire se quei campi sono già a norma – con tutte le agibilità del caso – o ci manda in una struttura giusto per toglierci da qui e poi non darci la possibilità di giocare. Fermo restando che noi abbiamo indicato alla Figc San Cassiano come il nostro campo per svolgere le partire casalinghe. Come può l’assessore Barsanti asserire che noi siamo stati una società calcistica che non ha mai cercato un incontro e che ci siamo sempre messi di traverso rispetto ai lavori che abbiamo eseguito? Come si fa a dire che noi abbiamo voluto imporre le decisioni? Io ho innumerevoli Pec che ho inviato al Comune per chiedere dei tavoli tecnici, stessi tavoli tecnici che l’assessore Barsanti nelle ultime ore asserisce di voler fare con le altre società per sanare abusi che non si sa nemmeno chi li ha commessi. Se si possono sanare sugli altri impianti – senza nemmeno sapere chi li ha commessi – perché non mi danno la possibilità a me, così come ho fatto con la richiesta di sanatoria, di sanare gli abusi che io ho commesso su questo impianto? Abusi commessi, tra l’altro, perché non mi hanno mai dato il permesso di realizzare i lavori dopo la mia richiesta. Io mi dovrei ritrovare a pagare una sanatoria non per essere abusivo nel modus operandi, ma per non aver ricevuto nei tempi previsti dalla legge dei permessi che il Comune avrebbe dovuto rilasciarmi”.
Il Real Academy non molla neanche sulla vicenda relativa ai campi da padel: “Domani presenteremo istanza di dissequestro alla Procura per quanto riguarda i campi da padel – annuncia Polonia -. Anche qui c’è stata un’inesattezza: i campi ci sono stati sequestrati per la mancanza della relazione sismica della struttura, ma non è così. E spiego anche il perché: l’ingegner Manuel Petri, che ci ha assistito nella realizzazione del progetto, ha inviato per mail al Genio Civile – antecedentemente alla realizzazione delle strutture – tutte le dichiarazioni e certificazioni che occorrono per poter realizzare un impianto di tale entità. Se il Comune avesse letto la mail con la quale ho trasmesso al richiesta di sanatoria avrebbe trovato anche questa documentazione. Credo quindi che nei tempi della legge riusciremo a tornare in possesso anche dei due campi da padel“.
Adesso il Real Academy attende il giudizio del Tar e, eventualmente, valuterà se fare ricorso al Consiglio di Stato. Intanto le attività al campo di San Cassiano a Vico vanno avanti: “Un’altra data importante è quella del 5 ottobre per noi perché ci sarà la Camera di Consiglio in cui i giudici del Tar andranno ad esprimersi sulla nostra richiesta di accoglimento per quanto riguarda dei motivi aggiunti. Sto parlando della mancata accettazione da parte del Comune della sanatoria che abbiamo richiesto come permesso a costruire. Il motivo della contestazione? Dicono che io, alla data presentata, non ero il legittimo concessionario e quindi non sono la persona autorizzata a poterla presentare. Anche questa però è una cosa non vera. In Italia, infatti, la richiesta di sanatoria la possono presentare due persone: chi ha commesso il reato o chi è il proprietario del bene. In questa caso il reato, è sotto la luce del sole, l’ho commesso io e automaticamente posso presentare la richiesta di sanatoria”.