Nuovo stadio Porta Elisa, stop al progetto: “Non è sostenibile”

22 aprile 2024 | 15:04
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L’assessore allo sport Barsanti: “Rilevati numerosi inadempimenti”. Adesso ci sono 10 giorni per le contro-osservazioni, ma si va verso il piano B

“Il progetto del nuovo stadio Porta Elisa non è sostenibile”. Sono queste le parole dell’assessore allo sport Fabio Barsanti che questa mattina (22 aprile) – tramite una conferenza stampa che ha visto anche la presenza del sindaco Mario Pardini e della dirigente del Comune Antonella Giannini – ha di fatto annunciato lo stop al project.

L’intervento – presentato da una Rti formata da Aurora Immobiliare (mandataria), Consorzio Stabile Santa Rita e Lucchese 1905 (mandanti) – è finito sotto la lente di ingrandimento del Comune dallo scorso 21 gennaio, data in cui è arrivato l’ok ad andare avanti con l’iter dopo aver trovato una quadra con la nuova società rossonera.

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Oggi, allo scadere dei 90 giorni per finire l’istruttoria, l’iter è stato stoppato dopo che gli uffici comunali hanno rilevato diverse inadempienze al progetto del nuovo stadio Porta Elisa. I progettisti – che hanno avuto un anno e due mesi per apportare quelle migliorie necessarie per andare avanti e che sono state fatte presenti durante la dichiarazione di pubblico interesse (con l’ok che è arrivato in Consiglio il 26 aprile 2022) – non hanno apportato le modifiche richieste. Un dato è emblematico: sul piano economico, su 11 prescrizioni presentate bene 9 sono risultate inadempienti. In generale, il rapporto tra migliorie non accolte e quelle apportate è di 80 a 20. Di fatto è stato cambiato poco o nulla e qualcuno dovrà dare spiegazioni.

Da qui, ovviamente, è arrivato l’inevitabile stop (almeno momentaneo) al progetto: “La conferenza decisoria non potrà essere convocata – afferma l’assessore Fabio Barsanti -. Il progetto definitivo, infatti, doveva contenere tutti quei miglioramenti richiesti in fase di pubblico interesse. Condizioni che erano necessarie per andare avanti con l’iter. Tra queste c’erano anche quelle relative al piano economico e finanziario. Dalle attente analisi e dall’approfondimento degli uffici comunali – e da una società di consulenza privata per quanto riguardo il piano economico (Iniziativa Cube di Roma, la stessa che le aveva approfondite nel 2022 ndr) – il progetto è stato valutato non sostenibile. Non solo sul piano economico: sono stati rilevati inadempimenti, per esempio, anche dal settore ambiente, lavori pubblici e traffico. Gli inadempimenti, quindi, sono molteplici: c’è la mancanza di una relazione generale del progetto e anche quelle specialistiche; non viene preso in esame il codice degli appalti; non c’è uno studio geologico e archeologico; non c’è la Vas; non c’è uno studio sulle ricadute su piano traffico, sosta e commercio; non c’è nemmeno il parere della sovrintendenza. Insomma, ci sono davvero tante mancanze. Il progetto definitivo è stato presentato senza quei miglioramenti necessari richiesti. Faccio un altro esempio: sul piano parcheggi la logistica non regge. Nel progetto definitivo è previsto che tanti parcheggi della città siano ‘riservati’ durante il giorno del match con le navette per raggiugere lo stadio a carico del Comune. Non solo: gli introiti dei parcheggi, sempre secondo il progetto definitivo, sarebbero dovuti andare alla società”.

Un’altra brutta notizia per i tifosi rossoneri dopo il brutto ko di ieri (21 aprile) della Lucchese nel derby con la Carrarese, con la Pantera che ha detto definitivamente addio ai playoff tra i fischi del Porta Elisa (molti tifosi se ne sono andati via addirittura prima del triplice fischio). Dopo la brutta botta sul piano sportivo (nei prossimi giorni, concluso il campionato, la società dovrà dare spiegazioni e battere un colpo), adesso è arrivata anche quella riguardante il nuovo impianto: “Il pubblico interesse per il progetto del nuovo stadio adesso decade – prosegue l’assessore Barsanti-. La Rti ora ha 10 giorni di tempo per presentare le contro-osservazioni, ma il proponente può chiedere anche una proroga (che comunque non potrà avere un tempo molto lungo ndr). Una cosa è bene dirla: il nuovo stadio, allo stato attuale del progetto, sarebbe un possibile rischio per la città“.

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Riassumendo, questa è la situazione: “Il progetto definitivo depositato dal proponente non adempie alle prescrizioni e ai miglioramenti richiesti al termine della conferenza dei servizi preliminare. Prescrizioni che sono requisito necessario per il pubblico interesse, all’adempimento delle quali esso stesso era condizionato. L’amministrazione, in ogni caso, rimarrà in attesa delle contro-deduzioni del proponente”.

L’amministrazione comunale, qualora il progetto non dovesse andare avanti, virerà su un piano B che prevede il restyling dello stadio Porta Elisa. Il Comune, nel frattempo, interverrà subito sull’impianto per ottenere l’agibilità per la prossima stagione: 350mila euro per le torri faro e 80-90mila euro per l’adeguamento dell’impianto di videosorveglianza.

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“L’amministrazione non resta ferma – afferma Barsanti -, stiamo già lavorando ad un piano B per il restyling dello stadio Porta Elisa. Vogliamo garantire un’agibilità non più provvisoria e tornare ad una capienza massima che possa ambire a categorie superiori. Ci siamo già mossi per mettere mano al Porta Elisa, ma questo è un piano B nel caso in cui non arrivassero le contro-osservazioni e il successivo stop al progetto definitivo. Lucca ha bisogno di uno stadio adeguato”.

Per attuare il piano B, l’amministrazione dovrà interloquire anche con la società Lucchese e l’intervento per il restyling del Porta Elisa probabilmente verrà diviso in diversi lotti. L’amministrazione dovrà andare a caccia di finanziamenti.

Per spiegare meglio la situazione ai tifosi, l’assessore Fabio Barsanti terrà un incontro al museo rossonero probabilmente nel tardo pomeriggio di venerdì (26 aprile).