Impresa Pieve Fosciana: Babboni-gol vale la salvezza, in Prima va il Lammari



Battaglia ai Laghetti, decisa da un gol nella ripresa dopo che i locali avevano controllato alcune fasi del match
Lammari-Pieve Fosciana 0-1 (andata 1-1)
LAMMARI: Decanini; Dianda, Iannello, Borelli, Sheta, Coselli, Risolo, Casini (40’ st Feyzay), Haudi, Lacedra (35’ st Biggi), Marzi (23’ st Posarelli). A disp.: Scatena, Gadio, Dinelli, Guazzelli, Chetoni, Bonini. All. Minichilli
PIEVE FOSCIANA: Casci; Bonini (18’ st Remaschi, 28’ st Bachini), Cavani, Barsanti, Cristiani, Pieri (1’st Pietrazzini), Lucchesi, Barsotti, Bosi, Dini C. (43’ st Turri), Babboni. A disp.: Giannotti, Dini D., Giusti, Angelini, Grilli. All. Contadini
ARBITRO: Giovanni Macca di Pisa (Rullo e Paparozzi di Grosseto)
RETE: 37’ st Babboni
NOTE: Ammoniti: 12’ pt Borelli, 33’ pt Pieri, 47’ pt Haoudi, 27’ st Posarelli, 29’ st Barsotti, 36’ st Babboni. Al 39’ st espulso Haoudi per doppia ammonizione
Pazza partita al campo sportivo “I laghetti”. Il Pieve Fosciana, davanti ad un numeroso e caloroso pubblico di fede bianco-rossa, espugna il campo del Lammari e resta in Promozione. Il gol della salvezza porta la firma di Babboni, che con un tocco al 37’ da bomber vero ha condannato il Lammari alla retrocessione in Prima Categoria.
Tanta delusione per i padroni di casa che, dopo l’1-1 dell’andata, avevano a disposizione due risultati su tre per la salvezza. E invece la Pieve ha ribaltato il pronostico e si gode un altro anno in Promozione.
La cronaca
Novanta minuti per giocarsi una stagione. Clima bollente allo stadio comunale “I laghetti” di Lammari, con i numerosi supporters della Pieve che si fanno sentire all’ingresso in campo delle squadre con una calorosa coreografia bianco-rossa con tanto di fumogeni e fuochi d’artificio.

Passano appena 5 minuti e i padroni di casa si rendono pericolosi con il primo calcio d’angolo calciato da Marzi: Haoudi sfiora soltanto di testa, la Pieve si salva. Tanti errori in mezzo al campo, ma la squadra più pericolosa è il Lammari: al 12’ Lacedra scappa sulla destra e serve un bel pallone al centro per Risolo, che tutto solo calcia di prima verso la porta ma il tiro è troppo debole e centrale. Casci para in qualche modo, si resta sullo 0-0.
Dominio Lammari: al 17’ Haoudi si beve la difesa, entra in area, ma sul più bello il suo tiro viene deviato in corner. Il Pieve Fosciana cresce con il passare dei minuti e al 20’, poco dopo aver reclamato un calcio di rigore, si vede annullare un gol per fuorigioco. Al 31’ ospiti ancora pericolosi con la conclusione velenosa di Dini C., ma Decanini dice di no. Al 35’ occasione clamorosa per la Pieve: prima Bosi, a botta sicura in area, si fa murare da Decanini; poi i bianco-rossi protestano per un contatto dubbio su Bosi, ma per l’arbitro non è calcio di rigore. Sul finale di gara il Lammari si divora clamorosamente il gol del vantaggio addormentandosi due volte in area. La prima frazione di gioco termina a reti bianche.
Parte forte la Pieve nella ripresa alla ricerca del gol salvezza, ma il muro del Lammari regge. Tanti errori e pochi emozioni a Lammari: al 20’ Haoudi controllo bene in area ma sbaglia completamente la conclusione. Sul finale succede di tutto. Al minuto 36′ il Lammari gioca per qualche secondo in dodici uomini, con Lacedra che è rientrato in campo non accorgendosi del cambio. Il giocatore con la numero 10 è uscito quasi immediatamente con mister Minichilli indemoniato dalla panchina e le proteste degli ospiti.
Il Lammari continua ad essere troppo passivo e al 37’ esplode il popolo garfagnino: Bachini salta mezza difesa sulla sinistra e serve un grande assist al centro per Babboni che di sinistro non perdona per il gol dell’1-0 per la Pieve. Blackout Lammari: al 39’ i padroni di casa restano in dieci uomini per l’espulsione di Haoudi. Al 45’ Babboni si divora clamorosamente il gol del ko in contropiede a tu per tu con Decanini, ma è l’ultima occasione del match: la Pieve compie un miracolo e si salva. Giocatori del Lammari a terra tra le lacrime.
Esplode la gioia del popolo bianco-rosso, che si lascia un po’ troppo andare: dopo il triplice fischio, tra i festeggiamenti si accende anche un piccolo “incendio” dietro alla tribuna dei supporters ospiti, con le fiamme che in qualche modo vengono domate.
