Un contestato rigore al 90′ condanna la Lucchese: il derby è del Grosseto (2-1)

3 febbraio 2021 | 14:40
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Un contestato rigore al 90′ condanna la Lucchese: il derby è del Grosseto (2-1)

Un altro stop alla corsa per la salvezza. Non basta il gol di Panariello, altra pessima prestazione di De Vito

Grosseto – Lucchese 2-1
GROSSETO (4-3-1-2): Barosi; Raimo, Gorelli, Polidori (35′ st Kalaj), Campeol; Piccoli (20′ st Stijepovic), Vrdoljak; Sicurella (20′ st Cretella), Galligani (35′ st Merola), Moscati (25′ Boccardi). A disp.: Comparini, Chiorra, Giannò, Cretella, Ciolli, Gafà, Simeoni, Scaffidi. All. Magrini

LUCCHESE (3-5-2): Biggeri; Panariello, De Vito (45′ st Marcheggiani), Solcia; Panati, Nannelli, Meucci (39′ st Kosovan), Sbrissa (1′ st Cruciani), Adamoli (1′ st Zennaro); Bianchi, Petrovic. A disp.: Pozzer, Cellamare, Bartolomei, Scalzi, Caccetta, Galardi. All. Lopez

ARBITRO: Luca Zucchetti di Foligno (Rizzotto di Roma 2 e Tinello di Rovigo)

MARCATORI: 20′ pt Moscati, 17′ st Panariello, 45′ st rig. Cretella

NOTE: Ammoniti: 35′ pt Polidori, 15′ st Campeol, 48′ st Vrdoljak

Un rigore (discusso) al 90′ condanna i rossoneri alla seconda sconfitta consecutiva. Finisce 2-1 allo stadio Carlo Zecchini il derby tra Grosseto e Lucchese(foto della partita d’andata al Porta Elisa). Un brutto ko sul finale per i rossoneri, che non riescono a reagire dopo la netta sconfitta casalinga con il Novara. Una partita dominata a larghi tratti dai padroni di casa, passati in vantaggio nel primo tempo dopo un brutto errore di De Vito.

Nel secondo tempo la Lucchese ha riagguantato la partita all’improvviso con Panariello, sfiorando anche il raddoppio con la clamorosa traversa di Cruciani da centrocampo. Poi è arrivata la beffa su calcio di rigore su un fallo di mano molto discusso dai rossoneri.

Un altro stop alla scalata salvezza dei ragazzi di Lopez: la Lucchese resta all’ultimo posto con 16 punti (ben 39 i gol subiti).

La cronaca

Una possibilità per il riscatto immediato dopo la brutta sconfitta interna con il Novara. La Lucchese vuole lasciarsi alle spalle la pessima prestazione di domenica e riprendere il cammino per la salvezza: davanti c’è il Grosseto, in un derby infrasettimanale da non fallire.

Tanti i cambi di formazioni per mister Lopez rispetto agli undici scesi in campo contro il Novara. Piccola emergenza in difesa per i rossoneri (oggi in maglia gialla), che devono fare a meno degli infortunati Papini e Dumancic: dentro Panariello. Adamoli, Sbrissa e bomber Bianchi tornano titolari dal primo minuto nel 3-5-2 di Lopez: il numero 9 farà coppia con Petrovic, con Marcheggiani che parte dalla panchina. Il Grosseto di Magrini risponde con un 4-3-1-2 con Sicurella alle spalle di Galligani e Moscati.

Inizio di gara con tanti errori e imprecisioni in campo, con il primo quarto d’ora di derby che se ne va senza occasioni da rete e nel segno dell’equilibrio. La Lucchese continua a farsi male da sola e a regalare gol: al 20’ De Vito si fa soffiare clamorosamente il pallone davanti all’area, Galligani ne approfitta, punta Panariello sul centro-destra e serve un pallone al centro per Moscati, che con un sinistro al volo non perdona per il gol del vantaggio del Grosseto. Un altro brutto per De Vito dopo la gara disastrosa con il Novara.

La Lucchese accusa il colpo: i padroni di casa sfiorano il raddoppio con Polidori e Sersanti, Biggeri tiene incollato il risultato sull’1-0. I rossoneri attaccano ma non riescono mai a rendersi pericolosi, il Grosseto si difende bene e riparte in contropiede mettendo spesso in difficoltà i ragazzi di Lopez. Al 45’ doppia chance per Polidori, che da corner sfiora due volte il raddoppio, prima di piede e dopo con un colpo di testa che finisce di poco sopra la traversa. È l’ultimo squillo del primo tempo: le squadre rientrano negli spogliatoi con il Grosseto meritatamente in vantaggio 1-0.

Mister Lopez prova a cambiare la partita con due cambi immediati ad inizio ripresa: fuori Adamoli e Sbrissa, dentro Zennaro e Cruciani. Il copione della partita resta lo stesso: al 7’ il colpo di testa di Piccoli, dagli sviluppi di un corner, sfiora il 2-0. Ma la Lucchese non molla: al 17’ Cruciani pennella in area un calcio di punizione, Meucci effettua una sponda in mezzo dove c’è tutto solo Panariello, che da due passi non fallisce il gol del pareggio. Un gol all’improvviso galvanizza i rossoneri: passano pochi istanti e Bianchi sfiora il gol del vantaggio a seguito di una giocata di classe pura a limite dell’area. L’attaccante porta a spasso l’intera difesa del Grosseto, ma la sua conclusione è facile preda del portiere avversario.

È tutta un’altra Lucchese: al 24’ Cruciani sfiora il gol dell’anno colpendo una clamorosa traversa da centrocampo. Il Grosseto risponde al 33’ con il protagonista della partita di andata, Boccardi, ma il suo tiro da posizione pericolosa viene parato da Biggeri. Al 35’, però, il portiere rossonero rischia di combinarla grossa: Biggeri si fa sfuggire di mano il pallone in uscita alta da corner, ma sul pallone vagante in area il Grosseto non ne approfitta calciando fuori.

Il Grosseto spinge alla ricerca del gol del vantaggio: al 37’ Biggeri, ancora una volta protagonista, salva la porta rossonera con un doppio intervento. Beffa sul finale della Lucchese: al 44′ l’arbitro fischia un calcio di rigore per un fallo di mano in area di Petrovic tra le proteste dei rossoneri. Dal dischetto si presenta Cretella, che batte Biggeri segnando il pesante gol del 2-1. Lopez getta nella mischia Marcheggiani, ma il risultato non cambia: il Grosseto vince il derby.

Dopo il 90′

Deluso mister Lopez a fine gara: “Ci siamo trovati a rincorrere, come spesso è accaduto, per un errore evitabile. Quando siamo riusciti a trovare il pareggio, abbiamo costruito diverse opportunità anche per passare in vantaggio. Purtroppo nel finale siamo stati beffati da un calcio di rigore figlio di una punizione molto dubbia, proprio sotto la nostra panchina. Oggi eravamo in piena emergenza difensiva, con assenze pesanti che ci hanno notevolmente ed evidentemente penalizzato. Conosciamo l’importanza di quello che ci stiamo giocando e l’unica strada che abbiamo per ottenerla è il lavoro quotidiano sul campo”.