Maraia: “Col Fiorenzuola fondamentale vincere in ottica playoff”
L’allenatore rossonero: “Dobbiamo stare attenti anche alla differenza reti”. E su Di Quinzio e Tumbarello: “Non sono al 100%”
Vincere e ribaltare il ko 1-0 all’andata in ottica playoff. È questo l’obiettivo della Lucchese che, dopo il pareggio a reti bianche nel derby con il Pontedera, domani (22 gennaio) tornerà in campo alle 17,30 per affrontare il Fiorenzuola allo stadio Porta Elisa.
Il classico scontro diretto in cui la vittoria vale sei punti: il Fiorenzuola arriva all’appuntamento con 4 sconfitte consecutive (la vittoria manca dal 3 dicembre) e il decimo posto in classifica a -1 dalla Pantera.
Domani la Lucchese giocherà con il lutto al braccio e prima dell’inizio della gara verrà osservato un momento di raccoglimento in memoria di Enrico Scaletta. Il ricordo di mister Ivan Maraia alla vigilia del match di campionato: “Prima di parlare della partita di domani mi vorrei soffermare su quello che è successo in settimana a tutti noi, la scomparsa di Enrico Scaletta. Una scomparsa improvvisa e dolorosa per tutti. Io ho avuto anche la fortuna di conoscerlo a Pontedera: era una persona sempre gentile e positiva che poi ho ritrovato qui grazie allo stretto rapporto con Mario Santoro. È stata una settimana difficile. La cosa che possiamo fare è stringerci intorno alla famiglia. Da parte di tutti noi un abbraccio alla moglie e ai figli in un momento molto triste per loro, ma anche per noi”.
Si passa all’analisi della partita: “Affrontiamo un avversario che arriva da un momento non positivo dal punto di vista dei risultati, ma noi come sempre non ci dobbiamo fare ingannare da questo perché nonostante i risultati il Fiorenzuola ha sempre offerto prestazioni positive – commenta Maraia -. È sempre stata condizionata negativamente da alcuni episodi che poi l’hanno costretta alla sconfitta. È una squadra che ha sempre grande organizzazione, sa quello che deve fare e da parte nostra, come sempre, ci vorrà grande concentrazione e determinazione. Non dimentichiamoci che il Fiorenzuola per alcune settimane è stato prima in classifica e questo fa capire un po’ il valore della squadra. In questo momento forse il loro morale non sarà altissimo e se c’è qualcosa che non va la Luchese dovrà metterlo in evidenza con la stessa organizzazione loro e con la voglia di vincere. Ci vorrà grande attenzione”.
Al Porta Elisa va in scena un partita con i punti che valgono doppio in ottica playoff. Per mister Ivan Maraia sarà importante anche ribaltare il risultato d’andata (la Lucchese è andata ko 1-0 ndr) in ottica differenza reti: “Sì, per squadre come noi che sono in lotta per i playoff è chiaro che nel girone di ritorno avere lo scontro diretto a favore potrebbe risultare determinante alla fine – afferma Maraia -. Diventerebbe fondamentale la vittoria in questa ottica e se possibile anche con uno scarto maggiore rispetto all’andata: ci metterebbe in una posizione di vantaggio nei confronti del Fiorenzuola. Prima però pensiamo a vincere la partita. Con Fiorenzuola e Rimini però, successivamente, bisognerà stare attenti anche alla differenza reti. Un fattore, ripeto, che a fine campionato potrà essere decisivo”.
L’allenatore rossonero fa il punto tra nuovi arrivi e situazione infortuni: “Panico? Sta bene e ogni giorno che passa impariamo a conoscerlo (e viceversa) e lui entra meglio nei nostri meccanismi. I reduci dagli infortuni stanno migliorando la propria condizione. La squadra sta bene, poi è chiaro che abbiamo un centrocampo non al massimo dal punto di vista fisico: Di Quinzio e Tumbarello non sono al 100%, ma chi scenderà in campo domani secondo me svolgerà alla grande il proprio compito”.
Le continue voci su una possibile cessione societaria potrebbero incidere negativamente sulla squadra? “Assolutamente no – afferma Maraia -, lo escludo. Noi dobbiamo pensare al nostro lavoro, a quello che dobbiamo fare e per il resto ci sono i nostri dirigenti bravi, competenti ed esperti. Semmai dovesse succedere qualcosa credo siano aspetti positivi di crescita della nostra società. Però nessuna distrazione, la squadra deve pensare a giocare. Dobbiamo essere tranquilli e pensare al nostro lavoro”.