La Lucchese, con l’uomo in più, si fa recuperare dalla Fermana tra i fischi del Porta Elisa

La Pantera, in superiorità numerica dal 23′ del primo tempo, subisce l’1-1 al 39′ della ripresa e nel finale rischia anche il ko
Lucchese – Fermana 1-1
LUCCHESE (4-3-3): Cucchietti; Quirini, Tiritiello, Benassai, Visconti (28′ st Alagna); Mastalli (13′ st D’Alena), Franco, Di Quinzio (13′ st Romero); Rizzo Pinna, Panico; Fabbrini (28′ st Bruzzaniti). A disp.: Coletta, Galletti, Ferro, Bachini, Bianchimano, D’Ancona, Merletti, Pirola, Ravasio, De Maria. All. Maraia
FERMANA (4-3-3): Borghetto; Gkertsos (33′ st Graziano), Parodi, Pellizzari, De Nuzzo; Scorza (33′ st Spedalieri), Pinzi (33′ st Maggio), Misuraca; Romeo, Tulissi (1′ st Busatto), Neglia (36′ pt Eleuteri). A disp.: De Matteis, Nardi, Vessella, Carosso, Nannelli, Pampano. All. Protti
ARBITRO: Simone Gauzolino di Torino (Romano di Isernia, Jorgji di Albano Laziale)
RETI: 10′ st Panico, 39′ st Spedalieri
NOTE: Ammoniti: 16′ pt Scorza, 22′ pt Di Quinzio, 35′ pt Neglia, 42′ pt Mastalli, 48′ pt Gkertsos, 15′ st Panico, 37′ st Quirini, Bruzzaniti, 43′ st Romeo. Al 23′ pt espulso De Nuzzo. Recupero: 3′ pt; 5′ st. Al Porta Elisa 1.097 presenti
Un’altra giornata da dimenticare. La Lucchese, con l’uomo in più per cica 80 minuti di gioco, si è fatta recuperare dalla Fermana allo scadere della ripresa portando a casa solo un pareggio. La Pantera non ha imparato dai propri errori: proprio come contro l’Ancona, i rossoneri, nonostante la superiorità numerica e quattro attaccanti in campo, una volta passati in vantaggio hanno rinunciato a giocare e sono stati puniti. Difficile, quindi, parlare di beffa. E questa volta dal Porta Elisa sono arrivati anche i fischi e una contestazione a fine gara che si è prolungata anche fuori dallo stadio con un faccia a faccia tra tifosi e società. Eloquente il messaggio urlato dalla Curva Ovest: “Fate ridere!”. Il tutto davanti agli occhi del nuovo patron Andrea Bulgarella, che ha assistito così ad un’altra bruta prestazione.

Una partita che, tra l’altro, sembrava in tasca: con l’uomo in più dal primo tempo per l’espulsione diretta di De Nuzzo, la Lucchese era passata in vantaggio al decimo della ripresa con la rete di Panico. La Pantera però non ha “ammazzato” la gara e – dopo aver scherzato con il fuoco – al 39’ è stata punita da Spedalieri che di testa ha siglato l’1-1 su assist di Maggio da calcio di punizione. Nel finale la Lucchese ha rischiato addirittura di perdere la partita, con l’arbitro che ha graziato i rossoneri non concedendo un calcio di rigore alla Fermana (intervento in area di Alagna su Maggio) nei minuti di recupero. Mister Ivan Maraia, nel mirino dei tifosi, non abbandona la nave e a fine gara individua il problema della Lucchese: “Siamo una squadra fragile. Non abbiamo forza mentale e psicologica“.
La Lucchese sale a 46 punti e adesso i playoff sono a rischio. Le ultime quattro gare, infatti, saranno molto dure: Cesena, Entella, Carrarese e Olbia.
La cronaca
Tornare ai tre punti e blindare la zona playoff in una partita in cui è vietato sbagliare. È questo l’obiettivo della Lucchese che, dopo il ko 2-0 nella trasferta di Gubbio, torna allo stadio Porta Elisa per affrontare la Fermana. A cinque giornate dal termine, la Pantera non può più permettersi passi falsi e guai a sottovalutare la partita: la Fermana non è ancora matematicamente salva, ma con l’undicesimo posto e 39 punti in classifica (a -5 dal Rimini e -6 dalla Lucchese) può ancora ambire ad entrare nei playoff. I marchigiani non vincono dal lontano 12 febbraio (2-1 a Fermo contro l’Ancona), ma anche i rossoneri non centrano i tre punti da più di un mese (dal 3-0 sulla Vis Pesaro del 19 febbraio).
Mister Ivan Maraia ne cambia quattro rispetto agli undici scesi in campo con il Gubbio: nel solito 4-3-3, in porta ancora fiducia a Cucchietti (ancora panchina per capitan Coletta) con Tiritiello-Benassai al centro della difesa e Quirini-Vissconti (che torna titolare) sulle corsie laterali. A centrocampo l’allenatore rossonero deve fare a meno di Tumbarello e punta su Di Quinzio. Franco (alla regia) e Mastalli (braccetto) completano la mediana. In attacco torna Panico dopo la squalifica. Rizzo Pinna e Fabbrini completano il tridente. Bruzzaniti recupera ma parte dalla panchina. Pronti a subentrare anche Romero e Bianchimano. La Fermana di mister Protti risponde con un 4-3-3 con il tridente formato da Romeo, Tulissi e Neglia.
Prima del fischio d’inizio i ragazzi e le ragazze dell’Allegra Brigata e della squadra di calcio El Nino col Sorriso, sono stati ospiti della Lucchese 1905. “Si tratta di due associazioni del territorio che aderiscono allo Special Olympics Italia, un programma internazionale di allenamento e competizioni sportive per varie discipline a livello locale, provinciale, regionale, nazionale – si legge sul comunicato della società rossonera -. I ragazzi, le ragazze ed i loro accompagnatori hanno raggiunto il centro del campo, dove sono stati accolti dal presidente della Lucchese Alessandro Vichi, da Mario Santoro e da Bruno Russo. Tutti insieme hanno posato per una foto ricordo”.
Inizio gara con ritmi bassi al Porta Elisa con i primi dieci minuti che se ne vanno senza emozioni. La tipica prima fase di studio si ‘interrompe’ al 12’ con la prima occasione pericolosa per la Lucchese: la punizione di Di Qunzio, dal limite dell’area, viene messa in corner da un buon intervento di Borghetto. La partita si accende: al 16’ Romeo, servito tutto solo al centro dell’area da Tulissi, calcia alto a botta sicura divorandosi l’1-0 per la Fermana. Si salva la Lucchese. Al 23’ cambia la gara: la Fermana, infatti, resta in dieci per l’espulsione diretta di De Nuzzo per un intervento rude su Franco. Il rosso, però, sembra un po’ troppo severo. Gli ospiti passano al 4-4-1 e la Pantera, con l’uomo in più, si butta in avanti a caccia del gol del vantaggio: al 29’ Mastalli, pescato tutto solo all’interno dell’area, spreca l’1-1 con un colpo di testa a botta sicura che praticamente centra il portiere ospite. Poco prima in curva ovest è apparso uno striscione con un chiaro messaggio alla città: “Fuori la politica dallo stadio”.
Anche oggi la porta sembra essere stregata per la Lucchese: al 32’ va in scena un’azione fotocopia a quella di pochi minuti fa con Di Quinzio, dalla sinistra, che serve un bel pallone al centro per Mastalli che questa volta mira l’angolino con il suo colpo di testa. Borghetto dice ancora una volta di no e devia in corner. Al 40’ brivido per i rossoneri con una sorta di traversone dalla destra che balla pericolosamente lungo la linea della porta difesa da Cucchietti, che rischia un’altra frittata facendosi scavalcare dalla sfera forse pensando che fosse uscita. La Pantera attacca, ma non riesce a concretizzare e sfruttare la superiorità numerica: una nervosa (5 cartellini gialli e 1 rosso) prima frazione di gioco termina 0-0.

La Lucchese rientra in campo senza cambi. Il copione della gara non cambia: la Lucchese attacca, la Fermana (con l’uomo in meno) si difende. Al 10’, dopo un forcing offensivo, la Pantera passa meritamente in vantaggio. Tutto parte da un lancio lungo di Di Quinzio che pesca Panico tutto solo sulla sinistra. Il numero 10 scappa verso la porta, scarta un uomo rientrando sul destro e con un piattone a giro trova l’angolino e il gol che vale l’1-0. Al 13’ Maraia opta per un doppio cambio e passa ad una sorta di 4-4-2/4-2-3-1: fuori Mastalli e Di Quinzio, dentro D’Alena e Romero. La Pantera controlla la gara e al 25’ spreca un buon contropiede nato da un’ottima imbucata di Benassai che manda praticamente in porta D’Alena. Il centrocampista rossonero si fa rimontare da un difensore giallo-blu e non riesce a far male alla Fermana.
La partita resta aperta e la Lucchese si espone anche a qualche rischio. Al 28’ altro doppio cambio per mister Maraia: fuori Fabbrini e Visconti tra gli applausi, dentro Bruzzaniti e Alagna. La Lucchese non chiude la gara, scherza troppo con il fuoco, e al 39’ viene punita da Spedalieri che trova il clamoroso 1-1 con un colpo di testa – su assist da calcio di punizione di Maggio – che non lascia scampo a Cucchietti. Male la difesa rossonera nell’occasione, che lascia troppo solo il giocatore ospite. Sul finale la Lucchese rischia addirittura di perdere la gara con l’arbitro che grazia i rossoneri non fischiando un calcio di rigore alla Fermana su contatto molto dubbio tra Alagna e Maggio.
Dopo 5′ minuti di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro: finisce 1-1 tra Lucchese e Fermana tra i fischi del Porta Elisa. Parte anche una contestazione a fine gara: “Fate ridere”, urlano i tifosi. La protesta prosegue fuori dallo stadio con un faccia a faccia con la società.

Dopo il 90′
Vistosamente arrabbiato mister Ivan Maraia a fine gara: “Perché non riusciamo a vincere le partite in vantaggio di un uomo e di un gol? Siamo una squadra fragile. Oggi, avanti 1-0, ho messo anche un altro attaccante: abbiamo giocato con 4 giocatori offensivi. Non ho pensato a difendermi, ci siamo abbassati per fragilità caratteriali. Lo ripeto, la squadra è fragile, una volta in vantaggio aspetta e ‘giocherella’. Gli unici pericoli che potevamo correre erano tramite i calci da fermo e proprio così è arrivato il gol della Fermana. Per questo metto il Bachini di turno, per i colpi di testa, e a volte è meglio mettere un difensore in più e vincere 1-0. Non mettere il difensore in più ci è costato il risultato. Oggi abbiamo anche rischiato di perderla nel finale”.
“Siamo fragili, ai playoff non possiamo giocare così – prosegue Maraia nel suo sfogo -. Non abbiamo forza mentale e psicologica: forse non sono bravo io a trasmettere ciò ai miei calciatori. I playoff? Siamo ancora in ballo, ma non possono succedere sempre partite come quella di oggi. C’è un problema, non possiamo gestire così queste partite in vantaggio di un gol e di un uomo. In questo momento non stiamo dimostrando di essere da playoff. Il rigore sul finale? Ero in linea e non sono così sicuro che ci sia stato un contatto. Adesso abbiamo un calendario difficile, ma forse è meglio affrontare squadre forti viste le nostre caratteristiche. La contestazione dei tifosi? Fa parte del gioco, siamo dispiaciuti anche noi per la gara di oggi. Ma la squadra è sempre in una posizione positiva, non siamo ultimi in classifica. Oggi però sono molto arrabbiato anche io: potevamo avere una classifica migliore”.