Lucchese, Morgia nuovo coordinatore tecnico del settore giovanile. Impianti sportivi, Lo Faso: “Siamo in emergenza”

6 febbraio 2024 | 16:36
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Torna in rossonero dopo ben 44 anni: “Sono molto emozionato, stanotte non ho dormito”

Adesso è ufficiale: dopo 44 anni Massimo Morgia torna alla Lucchese. L’ex giocatore rossonero sarà il coordinatore tecnico del settore giovanile.

La società guidata dal presidente Andrea Bulgarella ha deciso di puntare proprio sull’esperienza di Morgia per far rinascere il settore giovanile rossonero: “Questa è una scelta fortemente voluta dal nostro presidente – ha affermato l’Ad della Lucchese Ray Lo Faso – con l’obiettivo di fare crescere il nostro settore giovanile che è partito dall’anno zero. Serviva esperienza e qualità e quella di Morgia è stata una scelta che è venuta naturale. Sarà il nostro nuovo coordinatore tecnico del settore giovanile per progettare il futuro dei giovani rossoneri. Con mister Morgia adesso possiamo pianificare il futuro alzando il livello tecnico delle squadre che andranno a fare competizioni nazionali”.

Soddisfatto anche Bruno Russo: “La presenza di Morgia, grazie alla sua competenza, per noi è una garanzia. Adesso parte un nuovo corso: sui risultati attualmente siamo in difficoltà, ma stiamo cercando di non essere immischiati in retrocessioni. Va sottolineato che in tutte le squadre giovanili abbiamo giocatori importanti. Faccio due nomi dell’Under 17, che sono il nostro fiore all’occhiello: Carmelo D’Antona (attaccante) e Manuel Moschella (centrocampista), entrambi del 2007, che domani saranno a Coverciano”.

Massimo Morgia non nasconde la propria emozione per il nuovo incarico: “Stanotte non ho dormito – afferma il nuovo coordinatore del settore giovanile rossonero -, sono davvero molto emozionato di tonare alla Lucchese dopo 44 anni. A Lucca devo tutto, quella rossonera la sento come la mia maglia. Qui tante persone mi hanno lasciato tanto, a partire da un amico vero: Alessandro Bianchi. Conosco Andrea Bulgarella dal 1998, allora da avversario: io ero allenatore del Marsala, lui il presidente del Trapani. Da lì è nato un rapporto si stima e di affetto reciproco. Avevo paura a tornare alla Lucchese, lo ammetto, ma adesso mi è passata: non potevo non accettare l’incarico. Per me il settore giovanile è un bene fondamentale e purtroppo negli ultimi anni si sono trasformati. Adesso si punta esageratamente sulla parte tattica, sono diventati più scuole per gli allenatori che per i giocatori. Dobbiamo cercare di riportare il gioco al centro della nostra chiesa, la Lucchese. A Lucca voglio riportare l’insegnamento dei fondamentali del calcio, compresa la cattiveria e la voglia di emergere. Educare i giovani a diventare tifosi di questa squadra. Non vedo l’ora di ricominciare. Cosa ne penso dei campi in sintetico? Sono il paradiso”.

massimo morgia nuovo coordinatore tecnico lucchese

L’amministratore delegato rossonero ha fatto il punto anche sulla situazione degli impianti sportivi, lanciando un chiaro messaggio all’amministrazione comunale: “La situazione dell’Acquedotto? Qui nascerà un centro polivalente, c’è un finanziamento importante, e a breve ci verrà tolto. Siamo in attesa di capire quali spazi avrà la Lucchese. Senza Acquedotto la Lucchese sarà in emergenza sul tema impianti sportivi: attualmente la squadra si allena in campi improvvisati che in alcuni casi non consentono di giocare nemmeno la partita a undici. Ripeto, è una situazione di emergenza. Ci auguriamo che ci possa dare una mano. Speriamo che l’amministrazione comunale sia sensibile a questo tema. Le soluzioni? Al momento non c’è nulla di concreto”. Il settore giovanile della Lucchese, come ricordato da Russo, ha 5 squadre principali (Primavera, U17, U16, U15 e U14) e attualmente ha circa 300 ragazzi in totale. Attualmente le squadre si allenano a Saltocchio (quando possibile), all’Acquedotto, a San Filippo e a Carignano.

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Ray Lo Faso torna a far chiarezza in merito alle voci riguardanti la situazione economica della società: “È bene ribadire un concetto, noi come società abbiamo trovato solo problemi. Non abbiamo trovato una situazione facile anche se non abbiamo mai fatto polemica, come è nel nostro stile. Abbiamo trovato un debito complessivo di circa 4 milioni. Il debito erariale ammontava a oltre un milione e quello commerciale da oltre 800mila euro è stato portato sotto 300mila euro. L’obiettivo è arrivare quasi in parità a fine anno. Poi c’è il tema di Saltocchio: abbiamo dovuto investire altri 350mila euro per avere il campo. Con l’investimento su Saltocchio e su Morgia vogliamo fare una salto in avanti sul settore giovanile. Noi, come società, ci siamo”.