Lucchese, Gorgone: “I cambiamenti in dirigenza? Io sono concentrato sul campo”

Il mister rossonero alla viglia del derby con il Pontedera: “Il 4-3-3? In questo momento è il modulo che dà più solidità”
Centrare la seconda vittoria consecutiva per allontanarsi ulteriormente dalla zona pericolosa della classifica e puntare i playoff. È questo l’obiettivo della Lucchese che, dopo il ritorno alla vittoria al Porta Elisa contro il Rimini di domenica, domani (6 marzo) alle 20,45 tonerà in campo per affrontare il derby contro il Pontedera allo stadio Ettore Mannucci.
L’ambiente rossonero ha subito un terremoto proprio alla vigilia del derby: la società del presidente Bulgarella, insoddisfatta dei risultati della Pantera, ha esonerato il direttore sportivo Alessandro Frara. Si è dimesso, invece, il direttore generale Giuseppe Mangiarano. Domani però c’è una gara importante da giocare e i riflettori devono subito spostarsi sul campo: il Pontedera è in piena zona playoff (al settimo posto con 42 punti, a +7 dalla Lucchese) e nell’ultima partita è tornata alla vittoria (1-0 sulla Vis Pesaro) ed ha interrotto un filotto da 3 sconfitte consecutive.
L’analisi di mister Giorgio Gorgone alla vigilia del derby con il Pontedera. L’allenatore rossonero non sarà in panchina a causa dell’espulsione rimediata nel finale contro il Rimini.
Il 4-3-3 può essere il modulo tattico più consono alla Lucchese? Come utilizzerà tatticamente Gucher nella partita di domani?
“In questo momento è il modulo che dà più solidità, Gucher può fare il regista arretrato o avanzato, vedrò come utilizzarlo domani”.
Tiritiello ha avuto dei momenti di incertezza, non sembra quello della precedente stagione. Lo ha notato anche lei?
“Tiritiello non ha praticamente fatto il ritiro, uno con la sua struttura fisica può averlo pagato anche in seguito, infatti ha avuto altri due infortuni muscolari che lo hanno rallentato di nuovo, ma resta comunque un giocatore importante per noi e lo ha dimostrato”.
Contro il Rimini è arrivato gol da palla inattiva. Pensa che possa essere un’arma in più in questo finale di campionato?
“Concordo, su palla inattiva abbiamo fatto pochissimi gol in rapporto a quanti corner abbiamo battuto. Continuiamo a lavorarci e speriamo che in questo finale di stagione possa essere un’arma importante per noi”.
Come vive questa fase finale di stagione dopo i cambiamenti a livello dirigenziale? Lei era particolarmente legato a Frara.
“Io sono concentrato sul campo, il mio rapporto con Frara va oltre la parte calcistica. Per me resta una persona eccezionale e un professionista esemplare e mi dispiace per quello che è successo, come anche per Mangiarano, siamo stati 8 mesi insieme lavorando a stretto contatto”.