Lucchese, massimo risultato con il minimo sforzo: tre punto con l’Olbia (1-0)

Decide un gol al 38′ del primo tempo di Disanto imbeccato da Rizzo Pinna. Galluresi impalbabili e a rischio ultimo posto
Lucchese – Olbia 1-0
LUCCHESE: Chiorra, Tiritiello, Sabbione (32’st Djibril), Benassai, De Maria, Gucher, Cangianiello, Disanto (32’st Russo), Rizzo Pinna (22’st Alagna), Visconti (32’pt Astrologo), Yeboah. A disp.: Coletta, Berti, Perotta, Toma, Fedato, Leone, Guadagni, Magnaghi. All.: Testini (ff)
OLBIA: Rinaldi, Bellodi, Motolese, Palomba, Montebugnoli, La Rosa, Biancu (20’st Nanni), Zanchetta (43’st Dessena), Arboleda, Ragatzu (36’st Gennari), Bianchimano (36’st Scapin). A disp.: Van Der Want, Zallu, Incerti, Scaringi, Mameli, Fabbri, Guidotti. All.: Gaburro
ARBITRO: Gigliotti di Cosenza (Moroni di Trevoiglio e Celestino di Reggio Calabria – Quarto Uomo Vazzano di Catania)
RETI: 38’pt Disanto
NOTE: Ammoniti Bellodi (44’pt), Tiritiello (25’st), De Maria (28’st), Russo (46’st), Yeboah (49’st)
La Lucchese allunga la striscia con il minimo sforzo. Un gol di Disanto regala i tre punti con l’Olbia, formazione che rimane inguaiata e rischia anche il sorpasso dalla Fermana ultima della classe. Tre punti che chiudono il discorso salvezza e che regalano ai colori rossoneri un finale di stagione che potrebbe regalare sorprese.
Mister Gorgone (ancora squalificato, in panchina c’è Testini) deve fare a meno degli squalificati Tumbarello e Quirini e di Fazzi infortunato. Recuperato Yeboah per l’attacco, intoccabile Rizzo Pinna. Gucher a centrocampo, Tiritiello e Benassai centrali difensivi.
Che non sarà una partita facile lo si capisce dalle condizioni del campo, inzuppato da tutta l’acqua mattutina, soprattutto nel lato destro dell’attacco dei rossoneri. Eppure la Lucchese parte fortissimo e fa capire che non farà prigioneri. Già dopo due lancette di orologio c’è la prima occasione per il vantaggio: primo calcio d’angolo e Benassai ci arriva di testa ma il pallone sfila a lato con il controllo attento di Rinaldi. Passano solo cinque minuti e in un momento di supremazie rossonera è Gucher a provare il bersaglio grosso dalla distanza: anche in questo caso il bersaglio grosso non viene centrato. L’Olbia tenta di chiudersi nel fortino ma le speranze di ripartenza non sono agevolate certo dal campo pesante. È anllora ancora la Lucchese ad avvicinarsi dalle pari di Rinaldi, se si esclude al 12’ un tentativo di tiro a giro della bestia nera Ragatzu, che trova in traiettoria il corpo di Tiritiello. Al quarto d’ora Rinaldi non sembra a suo agio con l’uscita su un cross di Disanto, ma Sabbione sulla seconda palla non si coordina e manda in tribuna. Al 21’ primo guizzo di Rizzo Pinna, ma il tiro è strozzato e frenato dall’acqua e per il numero uno gallurese è tutto facile.
I rossoneri poco dopo la mezz’ora vedono allungare la lista degli assenti: Visconti dopo uno scontro di gioco non ce la fa, al suo posto entra Astrologo. Fortuna e bravura, però, vogliono che subito dopo arrivi il vantaggio dei locali. Manca a dirlo è Rizzo Pizza, servito da Cangianellop, a innescare dalla sinistra un’azione che culmina in un cross sul quale si avventa Disanto che prende il tempo a Montebugnoli e fa 1-0. È il primo gol in rossonero dopo nove presenze: aveva segnato in questa stagione con la maglia della Virtus Entella. Sulle ali dell’entusiasmo i rossoneri spingono alla ricerca del gol della sicurezza ma né Tiritiello di testa su angolo né Rizzo Pinna su punizione raggiungono l’obiettivo.
Ripresa con l’Olbia subito all’arrembaggio che manca poco non premia i padroni di casa. Una ripartenza micidiale si conclude con Yeboah che trova sulla sua traiettoria Arboleda e non riesce neanche a concludere verso Rinaldi e l’occasione sfuma. Poco altro nei primi venti minuti della ripresa: su un calcio d’angolo Sabbione impegna in parata bassa Rinaldi su un pallone su cui non arriva nessuno. Gucher manda invece sopra la traversa il solito tentativo dalla distanza. Sono i cambi a cercare di cambiare qualche equilibrio: Gaburro inserisce l’ex rossonero Nanni al posto di un impalpabile Biancu, Gorgone dà un po’ di riposo a Rizzo Pinna inserendo Alagna. Non spaventa nessuno al 27’ la punizione dal limite di Ragatzu che trova una deviazione della barriera in angolo. Alla mezz’ora c’è il primo possibile colpo del ko per la Lucchese, invece: un diagonale di Yeboah in ripartenza non trova la deviazione vincente di Disanto in scivolata sul palo opposto. È l’ultimo sussulto (salvo un tiro sparacchiato di Alagna largamente a lato a ridosso del recupero) di una gara che sicuramente non restrà negli annali del calcio professionistico. Ma che serve alla Lucchese per allungare la striscia e tornare a vedere la quota playoff come un obiettivo possibile. Venerdì, per continuare a sperare, c’è la sfida con la Virtus Entella.
Prima dell’inizio un minuto di silenzio per ricordare lo storico tifoso Beppe Lorenzini, scomparso in settimana. Ieri (9 marzo) i funerali con cerimonia anche al Porta Elisa.
Dopo il 90′
A parlare negli spogliatoi è l’allenatore Emiliano Testini, ancora in panchina al posto di Gorgone squalificato.
“Vogliamo dedicare la vittoria a Beppe Lorenzini, che è stato un tifoso storico della nostra città – afferma il tecnico – Credo che al di là di tutto, questo sia la cosa più importante e più bella perché ieri la tifoseria l’ha salutato sotto la curva in una maniera meravigliosa. Questa vittoria – sottolinea il mister – è quindi la cosa più importante per salutare un tifoso che ha fatto la storia della nostra città“.
“Per quanto riguarda la vittoria – prosegue Testini – è una vittoria non mia: io sinceramente ho solo sostituito il mister e ho fatto quello che mi compete nel mio ruolo, sostituire l’allenatore. Poi abbiamo vinto, quindi sono doppiamente felice, sicuramente. Le condizioni di Visconti (infortunatosi nel primo tempo, ndr) le valuteremo nei prossimi giorni perché è uscito per una botta, ma non si capisce se è la botta che ha causato la problematica muscolare o se è un problema realmente muscolare dovuto alle tante partite che abbiamo giocato in queste settimane. C’è da dire che oggi, sarete d’accordo con me, non è che il campo permettesse di fare chissà che cosa, era al limite dell’essere praticabile. Era impossibile, ci sono zone dove la palla non rimbalzava assolutamente, specialmente nelle zone laterali, quindi era difficoltoso pensare di fare una partita di un certo tipo”.
“Per quanto riguarda l’Olbia – afferma l’allenatore -, è vero che nel secondo tempo noi non abbiamo fatto grandi cose ma se andiamo nello specifico, le due palle e gol in contropiede le abbiamo avute noi, io non ricordo che Chiorra abbia fatto degli interventi. Sì, hanno giocato delle palle aeree perché comunque il campo non permetteva altro ed è stata una partita sporca. Per quanto riguarda invece il primo tempo credo che la Lucchese ha meritato largamente di andare in vantaggio perché non ricordo che l’Olbia abbia mai superato la metà campo, quindi credo che sotto questo aspetto si debba essere tuti d’accordo”.
“La cosa più importante – conclude – è che i ragazzi debbano guardare partita per partita, perché quando abbiamo ragionato pensando partita per partita siamo riusciti ad avere un trend diverso ma non perché prima non fosse così, abbiamo sempre parlato di numeri e tante volte sui numeri ci siamo scontrati, o meglio qualcuno la pensava diversamente. Io credo che i numeri siano un valore non per i tecnici e la squadra ma per la città, i numeri rappresentano una fotografia di quello che è quel momento, e vuol dire che rappresentano un bene comune di tutti quanti, non di chi sta in panchina o del mister, sono un bene della città. Quindi guardiamo partita per partita e andiamo a giocare a Chiavari: sicuramente siamo in una posizione leggermente diversa, dobbiamo, comunque sia, continuare a giocare e a vivere questi momenti sapendo che il prima possibile dobbiamo raggiungere la salveezza matematica. Poi da quel momento – conclude il mister – cominceremo a ragionare sotto altri aspetti e a riconquistare la gente per motivi diversi, e magari vedremo dove possiamo realmente arrivare”.