Sono mister Giorgio Gorgone ed Elia Visconti i chiamati a presentare la partita in programma lunedì (16 settembre) in notturna al Porta Elisa contro il Rimini per la quarta di campionato. 

Un match che arriva dopo il successo di Ferrara che ha galvanizzato l’ambiente.

Gorgone fa subito la conta dei disponibili: “Sicuramente è indisponibile Giacchino per un problema al flessore, Catanese per un virus influenzale e il lungodegente Gucher. Per il resto sono tutti a disposizione, comprese Sasanelli che ci permette di avere un’ulteriore alternativa nel reparto dove abbiamo più abbondanza, l’attacco”.

Il Rimini, per il mister, è squadra da prendere con le molle: “Ha giocato alla grande in Coppa Italia, bene con Pescara e Carpi e ha perso con l’Entella, in un inizio di campionato contro formazioni che al momento hanno qualcosa di più rispetto a loro. Certo, in attacco hanno perso Morra e La Mesta, ma hanno sempre Cernigoj e Parigi, che è un attaccante che molti volevano. In difesa hanno perso Gigli, ma hanno preso De Vitis. Rimangono, insomma, una formazione all’altezza che verrà a Lucca con grande attenzione ed umiltà”.

“Noi – dicono – possiamo contare sull’aspetto emotivo positivo dopo la vittoria di Ferrara. Finita la gara però si azzera tutto e si ricomincia da capo e il risultato non dovrebbe spostare il giudizio interno. Di certo i giocatori hanno avuto sempre lo stesso atteggiamento in tutte e tre le partite”.

“Dal momento in cui ho deciso di restare a Lucca – racconta ancora – ho messo in preventivo le difficoltà che ci sarebbero potute essere. Non ho trasmesso ai giocatori alibi ed ho avuto risposte fantastiche dal gruppo. Ho messo come regola personale interna che chiunque aveva richieste andasse perché volevo giocatori che ci tenessero a restare qui”.

Fra i giocatori parla Elia Visconti: “I risultati portano entusiasmo a noi e ai tifosi – dice – perché sei più libero mentalmente e le giocate ti riescono meglio. Non sentiamo pressioni, lavoriamo tanto e siamo concentrati e penso che si veda anche in campo. Siamo un gruppo sano, dove non si nota la differenza di età fra esperti e giovani”.

Poco trapela, invece, per quanto riguarda la formazione. “Fino all’ultimo – dice – aspetto e vedo. È ovvio che in settimana ho visto e valutato la condizione dei giocatori, più o meno pimpanti, ma poi si decide anche in base all’avversario. In questo senso aspettiamo la rifinitura”.