Lucchese venduta alla Sanbabila: la nuova società annuncia le prime mosse tra le polemiche. La città teme un nuovo fallimento

16 gennaio 2025 | 17:54
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Lucchese venduta alla Sanbabila: la nuova società annuncia le prime mosse tra le polemiche. La città teme un nuovo fallimento

Il presidente Giuseppe Longo: “La prossima settimana sarò a Lucca. Stiamo valutando l’ingresso di nuove realtà per rafforzare la compagine sociale”

Sono ormai passati due giorni dal comunicato ufficiale della Lucchese 1905 in cui il gruppo Bulgarella ha annunciato la vendita della società ad “una cordata di società lombarde capitanata dall’avvocato Giuseppe Longo“.

Una decisione che ha lasciato di stucco la città: non tanto per la decisione di cedere il club (la volontà di vendere la Lucchese era ormai stata dichiarata da tempo a causa delle condizioni di salute del presidente Andrea Bulgarella), quello che non ci si aspettava era una così decisa accelerata sulla trattiva. Non solo: a lasciare tanti dubbi, perplessità e preoccupazioni in città sono anche le modalità con cui questa cessione è stata annunciata. Il comunicato, infatti, dice poco o nulla sulla nuova proprietà, che è rimasta per ore (e per tanti versi resta tuttora) avvolta nel mistero.

È ufficiale: il Gruppo Bulgarella ha ceduto la Lucchese a una cordata di società lombarde

Il Gruppo Bulgarella, oltretutto, non avrebbe nemmeno informato l’amministrazione comunale: “Riteniamo grave – si legge nella nota di Palazzo Orsetti – che il Comune di Lucca non sia stato informato né coinvolto nelle ultime fasi del processo di cessione della società, nonostante il reiterato impegno e la piena disponibilità ad affiancare e supportare la Lucchese 1905 in questo delicato momento. Abbiamo appreso dell’esito della trattativa esclusivamente attraverso gli organi di stampa, un fatto che riteniamo inadeguato, considerando l’importanza che questa società riveste per il tessuto sportivo e sociale della città”.

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La Lucchese, dopo il brutto ko contro la Spal, è stata ufficialmente ceduta alla Sanbabila srl (costituita nel 2010 e operativa dal 2022) con sede a Milano, con capitale sociale versato di 10mila e con al vertice l’avvocato partenopeo Giuseppe Longo (membro dell’ufficio legale dell’Arcidiocesi di Napoli, esperto in diritto civile e commerciale e consulte legale del Napoli dal 2002 al 2004), il nuovo presidente della Pantera. La nuova società ha già annunciato anche le primissime mosse: fuori il direttore generale Luigi Conte, al suo posto l’avvocato Riccardo Veli (già accostato ad alcune società come la Reggina, l’Alessandria e il Legnano). Nell giornata di oggi (16 gennaio) è stato annunciato anche Umberto Bruno, che entra a far parte dello staff rossonero come collaboratore di tutta l’area tecnica.

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Tutte notizie, quest’ultime, che continuano a creare forti dubbi in città. La paura è soprattutto una: un nuovo fallimento della Lucchese. Per cercare di avere le prime risposte si dovrà aspettare il 22 gennaio. La nuova società, infatti, ha scelto quella data per presentarsi alla stampa: “Durante l’evento – si legge sul comunicato – verranno illustrati i punti cardine del programma della Lucchese 1905, che includono gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, le strategie di crescita e sviluppo, la nuova struttura organizzativa e le prospettive di mercato”. Le domande sono tante, tantissime: la nuova compagine societaria avrà la forza per fare fronte alle scadenza del 16 febbraio (si parla di circa 700mila euro cash) e rinforzare la squadra con il mercato invernale (cosa più che necessaria)? Senza dimenticare i circa 2 milioni di debiti.

In serata il presidente Giuseppe Longo è intervenuto in diretta su NoiTv: “Tutte le società sportive sono un  patrimonio della città. I presidenti passano – così come gli allenatori, i calciatori e le proprietà -, ma la squadra resta. Dobbiamo assumere l’impegno di trattare la Lucchese come se fosse un monumento di questa città, con tutto il rispetto possibile e immaginabile. La prossima settimana sarò a Lucca per gettare le basi del programma da mettere in campo. In questo momento stiamo valutando l’ingresso di nuove realtà all’interno della società per rafforzare la compagine sociale. Noi siamo anche dovuti intervenire in urgenza, anche a causa delle condizioni di salute del presidente (Bulgarella ndr). A breve avvieremo anche un ampliamento della compagine sociale con forze economiche che ci sosterranno. Il nuovo stadio Porta Elisa? Ci sono altre priorità in questo momento. Se ho detto che abbiamo pronto un nuovo allenatore? No, non l’ho mia dichiarato”.

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I dubbi restano e le proteste sono iniziate. Nel frattempo però c’è un’altra importante gara da affrontare per cercare di uscire dai bassifondi della classifica: sabato (18 gennaio), alle 18,30, la Lucchese farà tappa a Rimini. Il tutto in un clima surreale e di assoluta incertezza anche sul futuro dell’allenatore, Giorgio Gorgone.

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La situazione resta a dir poco delicata: un’intera città attende chiare risposte.