Lucchese, saltata una nuova trattiva per salvare il club. Dietro c’era ancora il Racing City Group: “Condizioni economiche eccessivamente onerose”

13 marzo 2025 | 16:06
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Lucchese, saltata una nuova trattiva per salvare il club. Dietro c’era ancora il Racing City Group: “Condizioni economiche eccessivamente onerose”

Il Ceo Justin Davis: “Così è pressoché impossibile la prosecuzione del progetto sportivo, salvo che Bulgarella decida di investire”

È saltata una nuova trattiva per acquistare il 100% delle quote della Lucchese e che aveva l’obiettivo di cercare di salvare il calcio a Lucca. Un lavoro di un gruppo che è andato avanti per mesi e che, dopo alcuni stop, è tornato nel vivo nelle ultime settimane. A portarlo avanti è stato il Racing City Group, la cosiddetta ‘cordata australiana’ che si era avvicinata alla Lucchese nei mesi scorsi, manifestando pubblicamente il proprio interesse verso il club rossonero a fine gennaio.

Dopo un primo stop alla trattiva con Giuseppe Longo (il presidente dimissionario che, secondo il Racing City Group, non ha più risposto dopo un incontro in un hotel a Napoli), la holding calcistica si è attivata nuovamente: prima ha messo a disposizione un pullman con austista per affrontare tutte le trasferte (da Pescara in poi ndr) – opzione bloccata a causa dell’avvento di una nuova trattiva per la cessione del club da parte della Slt Associati -; poi ha fatto un nuovo tentativo per acquisire il cento per cento delle quote del club.

Il gruppo, dopo aver ricevuto i dati finanziari, ha appurato che non era possibile concludere l’affare (si parla di un debito di circa 3 milioni di euro  ndr).

La ‘cordata australiana’ fa il punto della trattiva attraverso una nota: “Il Racing City Group comunica che attraverso i suoi delegati – l’avvocato Tiziana Schipani e il dottor Ettore Serra – ha cercato in queste ultime settimane di verificare tutte le possibili strategie per poter acquisire la totalità delle quotedella Lucchese Calcio dagli attuali proprietari. Purtroppo, nonostante gli sforzi ed il lavoro diretto a tale scopo, le condizioni economiche si sono rilevate eccessivamente onerose da rendere pressoché impossibile la prosecuzione del progetto sportivo così come inteso per il Racing City Group, salvo che il vecchio proprietario Andrea Bulgarella decida di riprendere parte delle quote con noi del club. Le passate gestioni hanno portato le attuali passività che necessitano di una profonda ristrutturazione. Riteniamo che insieme, attraverso liquidità e competenza calcistica, si possa risanare il club”.

“Esprimiamo profonda stima per tutti coloro che attualmente stanno lavorando nelle condizioni difficilissime che conosciamo, dai calciatori fino allo staff – prosegue la nota firmata dal Ceo del gruppo, Justin Davis -. In questo momento possiamo solo comunicare la nostra vicinanza alle maestranze e soprattutto ai tifosi che non hanno smesso di credere in una rinascita che noi ci auspichiamo. Rinnoviamo, come già preannunciato alla nuova proprietà un paio di settimane fa, la nostra disponibilità a sostenere i costi per le prossime trasferte come segno tangibile di sostegno”.

Altra fumata nera, quindi, tra Racing City Group e Lucchese e c’è la sensazione che questa fosse la carta su cui puntava anche il direttore generale Riccardo Veli. Il dg, infatti, nel post partita tra Carpi e Lucchese aveva dichiarato l’interesse di “gruppo di imprenditori che stanno facendo calcio in Italia e in Spagna” e che da lì a giorni ci sarebbe potuto essere un nuovo passaggio societario.

Saltata quest’ultima trattativa, adesso la situazione in casa Lucchese è sempre più delicata. Il tempo passa e in assenza di aggiornamenti il revisore Liban Varetti sarà presto costretto a portare i libri contabili in tribunale. Lucca spera ancora nell’arrivo di soggetti che siano in grado di salvare il club.

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“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Così, citando Antonello Venditti, si può riassumere la storia tra il Racing City Group e la Lucchese. Un corteggiamento che dura da oltre tre mesi: la cosiddetta ‘cordata australiana’, guidata dal Ceo Justin Davis e dal fondatore Morris Pagniello, si era fatta avanti già a gennaio, prima della decisione di Ray Lo Faso e del gruppo Bulgarella, datata 14 gennaio, di cedere il 100% delle quote della Lucchese “ad una cordata di società lombarde capitanata dall’avvocato Giuseppe Longo, la sola ad aver dato evidenza concreta di garanzie utili al rispetto delle obbligazioni”.

La società in questione era la Sanbabila srl (con 10mila euro di capitale sociale). Il Racing City Group non si è arreso al primo stop e si è attivato nuovamente per acquisire il club. Il Ceo, Justin Davies, ha ufficializzato pubblicamente l’interesse verso la Pantera con una chiara storia su Instagram risalente alo scorso 23 gennaio: “È tempo di salvare Lucchese 1905”. E sotto la scritta due foto: una riguardante il successo in Coppa Italia durante la stagione 1988-1989, l’altra raffigurante il vecchio logo della Lucchese.

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Da qui il Racing City Group ha accelerato e il 24 gennaio ha inviato i propri emissari al Porta Elisa per consolidare la trattativa con Longo e acquisire la società. Il primo incontro è stato attraverso il portavoce del gruppo, Ettore Serra, l’ex proprietario del Chieti, in occasione del match contro l’Ascoli.

La trattiva tra Racing City Group e Lucchese – nonostante le goffe smentite della società rossonera – sono entrate nel vivo nella giornata del 26 gennaio. Lo stesso giorno il fondatore Morris Pagniello ha incontrato il presidente Longo all’hotel Excelsior di Napoli, con il Ceo Justin Davis che si è unito in videoconferenza dall’Australia. Dal Racing City Group trapelava ottimismo su una buona riuscita della trattiva, poi è arrivato l’improvviso stop con Longo che non ha inviato l’accordo di riservatezza.

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La ‘cordata australiana’, dopo aver presentato un’offerta ufficiale per l’acquisizione del club per poi ritirarla ufficialmente lo scorso 29 gennaio dopo non aver più ricevuto nessuna risposta da Longo, si è avvicinata nuovamente alla Pantera dopo aver appreso della complicata situazione che sta attraversando tra stipendi non pagati da ottobre e la totale incertezza sul futuro.

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Dopo la trasferta di Sestri Levante dello scorso 23 febbraio (in cui una Lucchese da applausi è tornata a casa con un buon pareggio), è arrivata un’importante proposta di aiuto dall’Australia: il Racing City Group, infatti, aveva messo a disposizione della Lucchese un pullman con un autista per affrontare tutte le trasferte fino alla fine della stagione. I vertici del gruppo si erano anche messi in contatto con lo staff rossonero, comunicando la loro intenzione di aiutare il club.

L’offerta di aiuto era stata comunicata ufficialmente anche alla Slt Associati di Stefano Sampietro (la società che ha acquistato la Lucchese per 1.640 euro). Era tutto pronto, compreso il comunicato stampa, ma anche questa volta il Racing City Group è stato bloccato dalla società rossonera. Il motivo? La presenza di altre trattive per la cessione del club.

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Nonostante l’ennesimo stop, l’impegno del Racing City Group è andato avanti e la ‘cordata australiana’ ha fatto un nuovo tentativo per salvare il club e acquisire il 100% delle quote della società rossonera. Il gruppo, dopo aver ricevuto i dati finanziari (che nel corso di questi mesi si sono aggravati a causa del mancato pagamento di stipendi e contributi e la successiva penalizzazione di 6 punti in classifica), ha appurato che non era possibile concludere l’affare. I motivi sono di natura economica: la Lucchese, infatti, attualmente ha un debito che si aggira intorno ai 3 milioni di euro.

Da Lucca all’Australia, dall’Australia a Lucca: un progetto in memoria di Umberto Polizzi

L’interessamento del Racing City Group nei confronti della Lucchese parte quindi da lontano, con il Ceo, Justin Davis, che più volte ha pubblicato storie su Instagram sulla Pantera. Lo stesso Davis, in contatto con Lucca in Diretta, aveva anche rivelato i motivi di questo interesse nei confronti della Lucchese: “Il papà del mio migliore amico è nato a Lucca ma ha vissuto in Australia ed è mancato di recente e questo per me sarebbe un bel progetto in sua memoria”. Un progetto, quindi, in memoria di Umberto Polizzi, nato a Lucca ed emigrato in Australia.

Lo scorso 23 febbraio, dopo la fine della partita tra Sestri Levante e Lucchese, Justin Davis, che ha seguito la gara dall’Australia, ha postato una nuova storia con i giocatori rossoneri sotto il settore ospiti e la scritta: “Grazie a tutti i tifosi che continuano a dimostrarmi quanto sia grande la loro passione per la squadra”. E poi un’altra con un collage di foto e il commento: “350 appassionati tifosi rossoneri hanno seguito la squadra nella trasferta contro il Sestri Levante, dimostrando ancora una volta che la Lucchese appartiene davvero ai suoi tifosi”.

Il Racing City Group ha provato per oltre 3 mesi a chiudere l’affare, ma il matrimonio con la Lucchese deve essere ancora rimandato.