Lucchese, si va verso il fallimento. Ma la squadra concluderà regolarmente il campionato

La speranza è l’ultima a morire. Ma le notizie delle ultime ore non sono certo confortanti per le sorti della Lucchese.

Dopo l’ennesima attesa delusa, senza che sia apparso nessun accredito di stipendi attesi ormai da dicembre (per le mensilità fino ad ottobre) dai tesserati rossoneri il tempo della pazienza è finito. A fine allenamento si è deciso di firmare l’istanza di fallimento della società rossonera.

Anche la nuova proprietà, quella con in testa Benedetto Mancini, la terza in poche settimane, non ha ancora onorato gli impegni primari, quelli che, oltre a far respirare giocatori e staff, permetterebbero di evitare ulteriori penalizzazioni.

Al momento, però, il fronte del campo, pur nell’attesa degli ormai certi playout, sembra in secondo piano rispetto alla necessità di salvare una società senza timone e che, se non interverranno novità, è destinata al fallimento.

Sottotraccia, per trovare una soluzione che eviti il fallimento, sta lavorando sia il revisore dei conti Liban Varetti, sia lo stesso Comune di Lucca, seppure nella veste di ‘facilitatore’ dell’ingresso di imprenditori solidi alla guida della società, con tutta probabilità dopo l’apertura della procedura di fallimento.

Le prossime ore, i prossimi giorni, saranno fatti di telefonate, incontri frenetici, dialoghi con la Lega e con l’Associazione Italiana Calciatori, per capire come garantire, innanzitutto, la regolare conclusione del campionato (questo non sarebbe essere in dubbio), la disputa, se così sarà, dei playout e, in ultimo, la salvezza della società in qualunque categoria conquistata sulla base del campo.