Il Tau nella storia dopo il successo a Livorno. Cristiani: “Una vittoria unica dopo una cavalcata incredibile”

Il portiere Di Biagio non tradisce emozioni, il bomber Riccardo Benedetti: “Il gol più importante della mia carriera”
Stati d’animo opposti al termine della partita a Livorno che ha decretato la storica promozione in serie D della squadra.
Da una parte ci sono le minacce degli ultrà di Livorno ai giocatori, dall’altra arrivano in lontananza i canti di gioia e le grida festose dagli spogliatoi del Tau. Sono passate le 20, la frangia più accesa del tifo labronico chiede un confronto con i propri giocatori. Il primo a mettere la faccia è Igor Protti, tarda a uscire invece dallo spogliatoio il Tau. Pietro Cristiani in sala stampa resta impegnato con i media livornesi.
Il primo a parlare è il portiere Di Biagio, protagonista del match per il calcio di rigore parato a Vantaggiato: “È il mio primo rigore parato – dice – Sapevo dove in genere Vantaggiato tira i rigori e speravo che avrebbe indirizzato il tiro lì. È andata bene. Ma non è stata la parata più difficile della partita. C’è stata la traversa nel primo tempo di Gelsi, il pericolo più grosso che abbiamo corso. Il resto l’ho avuto tutto sotto controllo. È chiaro che parare un rigore del genere in uno stadio del genere sotto la curva nord ha tutto un altro sapore”.

“Questa è una delle tante immagini belle di quest’annata – dice ancora il portiere – Non ho avuto né ansia né paura a giocare in uno stadio del genere, sono stato tranquillo per tutta la partita. Permettetemi una cosa, voglio mandare un ringraziamento a mia madre. Sono strafelice”.
Riccardo Benedetti ha realizzato il 12esimo gol in stagione, uno dei quali ha spianato la porta della serie D: “Ci vuole un briciolo di fortuna in occasioni del genere – dice raccontando il gol – La palla mi si è alzata, ho visto la possibilità di calciare ed ho cercato l’angolo alto. Non era facile perché la mia cavalcata è partita da oltre la nostra metà campo. Al momento in cui ho superato il difensore ci ho creduto ed è andata bene. Poi ho avuto anche la palla del raddoppio, ma sono sincero, non sono riuscito a chiuderla bene anche perché mi sono presi i crampi e non avevo la velocità e lo scatto che avevo avuto nel primo tempo e il difensore è riuscito a recuperare. Per noi la gara di mercoledì si era fatta sentire sulle gambe. Loro avevano avuto il tempo e il modo di preparare la partita. Se loro stavano meglio di noi fisicamente noi abbiamo giocato questa partita con le gambe e con la testa. È il gol più importante della mia carriera da quando gioco nel Tau”.
Mister Pietro Cristiani è uno degli ultimi a salire sul pullman del ritorno: “È una vittoria unica, rimarrà questa cavalcata incredibile che abbiamo fatto. Dopo il 3-1 della gara di andata a Lucca tutti ci davano per spacciati. Noi abbiamo fatto un patto nello spogliatoio, non eravamo quelli e dovevamo dimostrarlo. Lo abbiamo dimostrato nelle seguenti partite. Noi siamo venuti qui per giocare una partita a viso aperto, ma all’inizio il Livorno ci ha messo in grande difficoltà. Noi abbiamo sofferto e compensato con il cuore, il sacrificio e la testa. A quel punto potevamo confidare su un’arma in più: la velocità in contropiede di Benedetti. Siamo strafelici, abbiamo scritto una pagina di storia del calcio ad Altopascio”.