Seravezza in paradiso, Amoroso: “Non ci pensavo, ma ci speravo”

9 ottobre 2023 | 08:52
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Seravezza in paradiso, Amoroso: “Non ci pensavo, ma ci speravo”

I due mister nel dopopartita ad Altopascio. Venturi: “Risultato che ci sta stretto dopo un gran primo tempo”

Dopo il derby di serie D parlano i due allenatori.

Il primo a presentarsi ai microfoni è il tecnico del Seravezza Pozzi, Christian Amoroso.

“È un bel successo per come è arrivato. Sono tre punti importantissimi. Abbiamo fatto un primo tempo sopra le righe dove abbiamo giocato solo noi. Il secondo tempo lo stesso. La partita si è messa nel modo che volevamo. Potevamo coprire gli spazi e partire in contropiede”

Loro sono riusciti a riaprirla.
“Un gol che non so come definirlo, fortuito, che ha riaperto la partita. Noi avevamo speso tanto, facevamo fatica a tenere la palla. Loro sulle ali dell’entusiasmo hanno provato a creare qualcosa di importante. Grossi problemi non ne hanno creati. È una vittoria importante che ci dà tanta fiducia, che ci fa crescere da tutti i punti di vista. Lavoriamo così per vincere più partite possibili”

Questa è una squadra votata all’attacco, avete sempre trovato la via del gol.
“Siamo una squadra che propone un buon gioco. Con le assenze che abbiamo, soprattutto quella di Putzolu, non possiamo alzare la palla perché non abbiamo giocatori in grado di tenerla su. Siamo costretti a sviluppare il gioco in un altro modo, i ragazzi si stanno adoperando per farlo. Lo hanno fatto bene, lì davanti abbiamo tanta gamba. Quando gli spazi si aprono con Mugelli, Camarlinghi e Loporcaro abbiamo tanta corsa e tanta qualità e quindi le partite le prepariamo così. Se riusciamo a passare in vantaggio c’è la possibilità di chiudere gli spazi sono gli altri che sono costretti a fare la partita, ci abbassiamo e ripartiamo. I ragazzi hanno giocato bene non solo da un punto di vista tecnico e tattico, ma anche sotto l’aspetto temperamentale. Nel primo tempo abbiamo messo tanta intensità, molta più di loro. Questo in questa categoria finisce per fare la differenza”

Pensava a questo punto della stagione di trovarsi così in alto?
“La classifica è bello guardarla, ma siamo all’inizio. Forse non ci pensavo, ma ci speravo. La società ha allestito una squadra importante, nell’ultimo mese abbiamo avuto delle grosse difficoltà perché stiamo giocando senza alcuni giocatori forti e fondamentali. Chi li ha sostituiti ha sempre fatto bene e questo vuol dire che siamo sulla strada giusta. Vediamo nelle prossime settimane di recuperare tutti: a quel punto vorrà dire che abbiamo qualche cambio in più di qualità e potremo crescere anche da questo punto di vista. Siamo contenti della vittoria, siamo contenti della classifica, non possiamo abbassare l’attenzione, dobbiamo continuare in questo modo per cercare di arrivare il più in alto possibile”

Parte di slancio Simone Venturi, allenatore del Tau Calcio, nell’analizzare la sconfitta con il Seravezza.
“Penso che alla fine la sconfitta sia immeritata per quello che abbiamo prodotto nel secondo tempo. Credo che sia stata determinata dal nostro brutto primo tempo, per l’approccio sbagliato. Siamo stati troppo passivi, lasciando troppo campo a loro. Sapevamo il loro modo di giocare, gli abbiamo lasciato troppi spazi. Questo ci deve servire di lezione principalmente”

Poi?
“Il secondo tempo siamo stati puniti dall’unico errore che abbiamo fatto e abbiamo preso subito il gol. Abbiamo accorciato le distanze su un gol casuale, abbiamo riaperto la partita. Ai punti avremmo meritato il pareggio, abbiamo fatto un grande secondo tempo, anche in dieci con il cuore c’abbiamo provato fino alla fine. Abbiamo colto un palo clamoroso concedendo quasi niente a loro, il risultato è abbastanza stretto. Ai ragazzi a fine partita ho detto che questo ci deve servire da insegnamento, non dobbiamo abbatterci, farci venire strane idee, dobbiamo solo imparare dal brutto di questa partita e capire che non si può prendere nessuno alla leggera. Non siamo una squadra imbattibile ma dobbiamo essere al mille per cento, come avevo detto ieri alla vigilia”

Cosa le insegna di più il primo tempo o la reazione del secondo?
“Ho abbastanza esperienza per capire tante cose. Tutta la settimana avevo sottolineato che era una gara difficile che affrontavamo un Seravezza che oltre ad avere tanta qualità, aveva tanta esperienza. I loro giovani hanno tanti campionati di serie D alle spalle, è una squadra capace di gestire i momenti. Non dovevamo sbagliare l’approccio cosa che, come temevo, è successa. Forse perché ci sono stati troppi bravi e troppe pacche sulle spalle. Noi non possiamo permettere di credere ai complimenti, dobbiamo andare oltre”

Perché’?
“Siamo giovani, siamo inesperti della categoria e di giocare a certi livelli. Dobbiamo imparare da questo. È quello che ho detto subito a fine partita nel cerchio che abbiamo fatto a metà campo perché questo deve rimanere ben impresso questo messaggio. Ho detto loro siamo bravi, siamo giovani, abbiamo qualità ma se non siamo al mille per cento facciamo fatica, dovete imparare da questa partita perché poi nel secondo tempo si è fatto quello che mi aspettavo quello che avevamo proposto nelle altre partite. Ripartiamo dal secondo tempo, con la lezione del primo che ci serve per crescere nel nostro percorso che abbiamo iniziato a luglio”

Domenica andate a Livorno, una gara che da un punto di vista tattico si prepara da sola?
“Non mi preoccupo di quando devi affrontare partite contro il Livorno o il Grosseto. In queste gare le motivazioni vengono da se. Mi sono preoccupato perché venivamo da quattro partite fatte molto bene con risultati meritati. A dire il vero con Montevarchi e il Grosseto meritavamo qualcosa in più e per questo ero preoccupato. Avevo paura che l’approccio non fosse quello giusto purtroppo è stato così. Abbiamo regalato il primo tempo, non c’è da fare drammi e da far succedere cataclismi. C’è solo da imparare siamo giovani e la crescita per i giovani passa sempre dagli errori. Proseguiamo, lavoriamo per arrivare alla partita a Livorno al meglio, in modo da disputare una grande partita”